
Un nuovo accorato appello ad agire con misure immediate per ridurre il costo della bolletta elettrica arriva questa volta dalle imprese del Sud. A parlare è Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia, che il primo settembre è intervenuto a nome delle otto associazioni confindustriali regionali del Mezzogiorno – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia –. “Il Meridione non può reggere l’onda d’urto dei rincari energetici – ha affermato – qui rischia di saltare l’intero sistema sociale. Famiglie e imprese. Le imprese del Mezzogiorno finora hanno resistito, eroiche, erodendo i propri margini. Ma i rincari incontrollabili dei costi dell’energia, del gas, del carburante, l’ennesima tempesta insomma sarà il colpo di grazia”.
Il drammatico richiamo del presidente Albanese arriva a pochi giorni dall’appello formulato dalle Confindustrie del Nord. La richiesta è la stessa: fermare la corsa del prezzo dell’energia elettrica e impedire che intere filiere produttive vengano distrutte. “Ogni giorno che passa – spiega ancora Albanese – sempre più imprenditori sono costretti a interrompere la produzione perché schiacciati dagli extracosti energetici. E per ogni impresa che si ferma una filiera si indebolisce. È raddoppiato il ricorso alla Cassa integrazione e se finora i rincari hanno colpito le imprese, adesso la spinta inflattiva piegherà violentemente i prezzi al consumo”. Per il presidente di Confindustria Sicilia non c’è più tempo. “Urge il price cap, il tetto al prezzo del gas”, dichiara rilanciando anche il pacchetto di proposte presentato da Confindustria al governo.
La gravità della situazione è stata intanto nuovamente sottolineata dal presidente nazionale Carlo Bonomi, intervenuto la stessa mattina alla radio sul canale Rtl 102.5. “Quello che noi stiamo affrontando è un terremoto economico – ha affermato –, il governo può e deve intervenire, non possiamo aspettare due mesi per l’arrivo del nuovo governo”. “La prima cosa è mettere un tetto al prezzo del gas – ha ribadito Bonomi – è un anno che Confindustria lo sta chiedendo. Se non viene fatto a livello europeo, deve essere fatto a livello nazionale”. Fra gli altri interventi immediati il presidente di Confindustria ha richiamato la sospensione temporanea dei certificati Ets, insieme allo sblocco degli impianti di energia rinnovabile”.