Vedere i rifiuti come un’opportunità. È questo il principio che ha ispirato Boris Tuzza quando nel 2019 ha fondato la ITC, specializzata nel ricondizionamento degli smartphone. Il mercato gli ha dato ragione e in questi anni il fatturato è costantemente cresciuto e per il 2022 si attesterà, secondo le previsioni, a 4 milioni di euro. L’80% arriva dall’estero, ma l’impresa resta ancorata nella provincia di Varese, “nell’ottica di restituire qualcosa al territorio in cui siamo nati”, spiega il Ceo
Ci ha messo tanta grinta e tanta preparazione l’imprenditrice Antonella Capaccioli per far comprendere alla clientela l’importanza di scegliere un prodotto dal basso impatto ambientale. Il primo paese a darle fiducia è stata la Germania e oggi la Pmi toscana ha esteso il suo raggio d’azione a tutta Europa e oltre. Ricerca e sviluppo sono dei must e a breve dovrebbero portare sul mercato una carta adesiva riciclabile
L’iniziativa finanziata dalla Comunità europea tramite il programma Cosme supporta le Pmi del settore turistico di Italia, Francia, Spagna e Cipro che intendono potenziare un’offerta sostenibile. Una sfida importante che 62 imprese, tra cui piccole agenzie di viaggio, alberghi e B&B a conduzione familiare, stanno intraprendendo con grande slancio e determinazione
Favorire l’incontro delle nuove imprese con realtà già consolidate, sia nazionali che internazionali. È l’obiettivo con cui la fondazione partecipa alla 25esima edizione della più importante fiera specializzata nell’economia circolare dell’area euro-mediterranea. Fondamentale il ruolo della formazione; su questo versante Fondimpresa ha lanciato l’Avviso 4/2022
L’azienda varesina produttrice di macchinari per l’industria chimica, dell’oil & gas, ma anche alimentare e della gomma, ha dato vita a un nuovo fertilizzante organico-minerale a base di scarti di arance in grado di combattere la desertificazione delle terre. Una scoperta che le ha permesso di ottenere un finanziamento dall’Unione europea del valore di oltre 1,7 milioni di euro
L’azienda di Cavriago lavorerà con il partner francese per sviluppare un progetto sui polimeri espansi finalizzato ad alleggerire i prodotti e ottenere quindi una riduzione dell’impronta carbonica. Diversi gli investimenti fatti dall’azienda reggiana nell’ultimo anno per ottimizzare la qualità dei prodotti anche in ottica di sostenibilità
Verifica e attesta le buone pratiche delle aziende nei settori del packaging, agroalimentare, turistico e molti altri. È la squadra messa in piedi da Angelo Maugeri, Ad dell’impresa siciliana attiva nel campo della certificazione dal 1992. Tra i progetti futuri quello di supportare gli agricoltori nel recupero energetico delle biomasse. La sensibilità è cresciuta e “hanno voglia di essere coinvolti in qualcosa di nuovo, in grado di contribuire a preservare l’ambiente”
Tradurre i principi di economia circolare in azioni concrete come, ad esempio, il recupero dei prodotti di scarto può non essere semplice. Il progetto INSIGHT, cofinanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione europea, lancia un corso per acquisire competenze specialistiche. Si parte il 25 ottobre e la formazione è gratuita
Da anni il calzaturificio di Camponogara è fornitore di alcuni brand di lusso. Adesso però ha scelto di entrare in campo con un proprio marchio, Amarossa, nel quale applicare fedelmente i principi dell’economia circolare. E poiché ogni scarpa è fatta di almeno venti materiali diversi, il titolare della Pmi Alberto Masenadore spiega che il primo compito è sceglierli riciclabili e facili da disassemblare
Sviluppare tecnologie green da applicare nei settori più vari e ripensare la progettazione dei beni per facilitare il loro aggiornamento e riuso. Sono alcune delle sfide cui è chiamata l’industria per ridurre il proprio impatto ambientale. Il nostro Paese, insieme con la Germania, è tra i più virtuosi in Europa, ma il cambiamento deve essere ampio e condiviso a livello globale. Una riflessione tratta dall’ultimo numero della Rivista di Politica Economica