
Con l’obiettivo di portare nuovamente sul mercato Italmoto – 8 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 9 dipendenti –, marchio storico di motocicli nato nei primi anni Cinquanta a Bologna, nel 2019 due realtà industriali operative nel settore hanno deciso di unire le forze per non disperdere un patrimonio che rischiava di andare definitivamente perduto. E così le preziose competenze tecniche, figlie della smisurata passione per le due ruote maturate nel dopoguerra nella gloriosa Motor Valley dell’Emilia-Romagna sono state trasferite a Caserta, andando ad arricchire un progetto che sta già dando tangibili risultati.
“Il nostro è un processo di sviluppo che, in sostanza, si prefigge di sfruttare tutto il buono di quanto ereditato, cercando poi di integrare al meglio tradizione ed innovazione – spiega il direttore del marketing di Italmoto, Ludovica Negri (nella foto in alto) –. Nei primi mesi di questa storia ci siamo trovati davanti l’esplosione del mercato della bicicletta, una crescita esponenziale della domanda in parte dovuta agli effetti del Covid-19 che, assieme al successivo bonus mobilità, ha dato ulteriore sprint al ritorno in pista del brand dopo tanto tempo. In altre parole, ci siamo trovati nel posto giusto al momento giusto”.
Capace di sfornare nel corso del 2023 la bellezza di 14mila veicoli, principalmente bici elettriche ma anche moto e scooter (questi ultimi non venduti sul mercato europeo) dai motori endotermici, da poco Italmoto ha lanciato il suo prodotto più innovativo. Quella Trionfale, bicicletta 100% made in Italy progettata sfruttando le spiccate conoscenze motociclistiche dei designer della Pmi campana.

TRIONFALE, L’ULTIMO MODELLO DI BICI ELETTRICA NATA IN CASA ITALMOTO
“Devo dire che a prima vista Trionfale sembra tutto tranne una bici. Questo perché è una biposto con telaio a culla tipico delle moto e in più ha pure un porta-numero o porta-targa laterale, come si vedeva nei tempi passati”. Insomma, un’idea futuristica che viene da tempi lontani, in grado di regalare agli appassionati delle due ruote un’esperienza di guida fuori dal comune, garantendo, attraverso il motore da 250W, 500W o 750W, la batteria da 48V 145 Ah, il cambio a sette rapporti, le ruote Fat da 24 pollici almeno 80 chilometri di autonomia verso l’ufficio come in vacanza.
“Ci abbiamo investito parecchio puntando molto anche su un disegno accattivante, il tutto con l’aiuto dei macchinari di nuovissima generazione che abbiamo acquistato per il nostro stabilimento qui a Caserta – sottolinea Negri –. Inoltre, a fine anno lanceremo uno scooter dal design veramente particolare e che potrà contare su un telaio fatto in casa”.
Attenta a rendere ogni giorno più sostenibile la propria attività, la Pmi campana, attraverso l’uso dei pannelli fotovoltaici, è ormai quasi completamente indipendente per quanto riguarda l’utilizzo di energia. “Abbiamo pure alcune colonnine esterne per i mezzi plug-in e riusciamo a ridurre in modo sempre più performante tempi e consumi con le nostre macchine robotizzate”, chiarisce il direttore marketing di Italmoto, azienda che, soprattutto in prospettiva, guarda con interesse anche ai mercati esteri. “Per ora il fatturato è composto al 90% da commesse italiane, mentre la parte restante viene da richieste che arrivano dal Middle East, Dubai, Qatar, Egitto, Giordania, Oman, Malesia e Giappone”.
In tutto questo Italmoto si è ritagliata pure un ruolo da terzista nel settore della grande distribuzione per quanto riguarda la creativity nel campo delle biciclette. “Arrivano da noi in azienda con un budget preciso e, appena delineati i contorni del progetto, ci mettiamo al lavoro per creare un modello piacevole, in una quantità definita, e adatto alla clientela che vogliono far avvicinare al mondo delle due ruote. Non tutte le imprese decidono di scegliere in prima persona i vari colori: in certe occasioni si affidano al nostro gusto. Qui a Caserta vengono stabiliti anche i pezzi della componentistica tecnica, i cui prezzi debbono rientrare nella cifra stanziata per il lavoro richiesto. Dopo di che assembliamo e inscatoliamo il prodotto con il loro packaging brandizzato per poi consegnarlo al reparto logistica del cliente. Italmoto, in sostanza, dà a queste aziende bici già pronte per essere vendute nei negozi. Non devono fare altro che spedirle al singolo punto affiliato e, in caso, chiederci assistenza e i ricambi”.
Per il futuro prossimo, Italmoto sta lavorando su ulteriori migliorie per i prodotti già in catalogo, oltre che alla realizzazione di propri power train, motori, batterie e di quella centralina di cui già dispone, ma sulla quale si sta facendo una nuova implementazione. “In più ad inizio 2024 abbiamo creato cento esemplari di Trionfale dotati di inserti in titanio, compreso il porta-numero posto di lato. Inizieremo a consegnarla nel corso di aprile prossimo e sarà venduta allo stesso prezzo di mercato del modello standard”, conclude Ludovica Negri.