Le Pmi spesso non dispongono delle risorse tecniche ed economiche per tutelare la propria sicurezza informatica. L’IA viene loro in aiuto, a patto di investire anche in programmi di formazione per i propri dipendenti. È uno degli aspetti esaminati nell’ultimo numero della Rivista di Politica Economica, dove si parla anche del nuovo progetto PACY sviluppato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma pensando alle Pmi
Rischio? Opportunità? I due estremi convivono ogni volta che si affronta questo tema, quasi a riproporre un novello scontro fra apocalittici e integrati. In realtà l’IA è una materia molto complessa, ricca di aspetti inediti mai affrontati prima. La Rivista di Politica Economica le dedica un numero monografico, di cui parliamo con Stefano Manzocchi, prorettore per la ricerca e la terza missione all’Università Luiss Guido Carli e direttore della pubblicazione
Operativo da appena sette anni, il gruppo che ha dato vita a questa piccola realtà di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, si è fatto già apprezzare con le proprie soluzioni digitali anche in ambiti molto sfidanti come quello del nuovo ponte Genova San Giorgio. Michele Sasso, fondatore e titolare, ci racconta gli inizi – tutto è partito dal mondo dei videogiochi – e il modus operandi maturato in questi anni, fatto di grande ascolto del cliente e delle sue esigenze
Per Francesca Maria Montemagno, Ad Smartive, è indispensabile affrontare il tema in modo franco, cercando di analizzare resistenza e difficoltà. Si scoprirà per esempio che sono le Generazioni Z e Millennial le più timorose rispetto al cambiamento. E in un momento in cui le novità tecnologiche sono all’ordine del giorno, la manager suggerisce di concentrarsi su etica, competenza e innovazione
Costruire una road map digitale oggi è fondamentale per ogni azienda, ma il processo deve essere condiviso e partecipato dai collaboratori. Serve una forma mentis disponibile all’innovazione e al cambiamento, ma pensare che questa sia soltanto appannaggio delle generazioni più giovani sarebbe un errore. Il digitale può essere una leva per incoraggiare il mentoring reciproco e favorire lo scambio di conoscenze
Bilancio positivo per l’undicesima edizione della manifestazione promossa da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, che per due giorni ha visto imprenditori, esperti, docenti e giovani universitari confrontarsi sui temi dell’innovazione. Sei i riconoscimenti assegnati ad altrettante imprese, oltre a un premio speciale deciso dai voti del pubblico
Oltre metà delle aziende identifica nell’assenza di competenze digitali il principale ostacolo all’adozione dell’IA. È uno degli aspetti emersi dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio 4.Manager presentato a ottobre. Ne torniamo a parlare con Stefano Cuzzilla, presidente di 4.Manager, per il quale occorre un mix bilanciato di know how tecnico e visione strategica anche per le figure apicali
L’entusiasmo dei giovani, l’esperienza dei fondatori. In comune la preparazione e il know how necessari per affrontare i molti cambiamenti del settore informatico. Da Perugia Elisa e Gabriele Maiettini e Giulia Barcaccia (nella foto) ci raccontano le complessità di prendere in mano le redini di un’impresa da sempre guidata dalla voglia di innovare. E a proposito dell’impatto dell’Intelligenza artificiale sui posti di lavoro, secondo Elisa, per chi usa un buon grado di creatività non c’è da temere
Sono tanti i fattori che hanno contribuito all’evoluzione di questa azienda di Provaglio d’Iseo specializzata nella produzione di big bags per l’industria e l’edilizia: gli investimenti in innovazione, l’introduzione dell’e-commerce, una generazione imprenditoriale formatasi anche all’estero. E con le risorse raccolte grazie alla quotazione in Borsa – ultimo step portato a termine – la Pmi lombarda si prepara ad acquisire altre imprese, come ci racconta il presidente Luigi Franceschetti
Attiva nel campo dei sistemi informativi territoriali (SIT) e geografici (GIS), la Pmi sarda fornisce soluzioni con particolare attenzione al telerilevamento e all’elaborazione di immagini satellitari. Grazie all’aggiudicazione di diversi bandi di gara nel settore della robotica, l’azienda ha assunto nuove persone. Un ambiente giovane e dinamico “tanto che facciamo una grande fatica a mandarli in ferie”, ci conferma il fondatore Michele Boella