Il 28 giugno i presidenti e i direttori generali provenienti dai 42 membri di BusinessEurope si sono riuniti a Budapest, ospiti della federazione ungherese Mgyosz – BusinessHungary. I rappresentanti delle imprese europee hanno condiviso con il governo dell’Ungheria la Dichiarazione di Budapest, che contiene le priorità dell’industria per la presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione europea, che sarà in carica fino alla fine dell’anno.
Nel corso del vertice i partecipanti, tra cui il vice presidente di Confindustria per l’Unione europea Stefan Pan, hanno incontrato Tamás Sulyok, presidente dell’Ungheria, e hanno anche scambiato opinioni con Màrton Nagy, ministro dell’Economia nazionale, ed Enrico Letta, autore del recente rapporto sul futuro del Mercato Unico.
Il documento sottoscritto si concentra su tre priorità per i prossimi tre mesi:
- Una migliore regolamentazione (Better Regulation) in un Mercato unico europeo ben integrato;
- Un’autonomia strategica aperta per diventare più forti senza voltare le spalle al mondo;
- Una strategia industriale ambiziosa per un futuro resiliente.
In merito alla prima, i presidenti di BusinessEurope chiedono che le barriere ancora esistenti alla libera circolazione che ostacolano la crescita vengano rimosse, al fine di approfondire e modernizzare ulteriormente il mercato interno europeo, dando maggiore libertà allo sviluppo delle attività economiche e migliorando la produttività.
Per questo, i firmatari invitano a preparare una strategia orizzontale completa per il Mercato unico, dando seguito alla relazione Letta e alle recenti conclusioni del Consiglio sul Mercato unico europeo, sottolineando che il rispetto dello Stato di diritto in tutti gli Stati membri è un prerequisito per il suo funzionamento.
L’invito è che durante la prossima presidenza ungherese dell’Unione europea, i leader di tutte le istituzioni dell’Ue lavorino insieme per garantire una minore e migliore regolamentazione, per evitare di minare la competitività globale delle imprese europee.
Circa la seconda priorità, con solo il 6% della popolazione mondiale e sapendo che l’85% della crescita economica dei prossimi anni sarà generata al di fuori dell’Ue, i presidenti chiedono all’Ue di non voltare le spalle al mondo, riuscendo a coniugare autonomia strategica e apertura verso l’esterno. In particolare, poi, chiedono grande attenzione e unità nel sostenere fermamente il commercio basato sulle regole.
Riguardo infine il terzo aspetto, per aprire la strada a un futuro resiliente, migliorare la competitività e decarbonizzare senza deindustrializzare, BusinessEurope chiede che l’Unione europea integri il Green Deal con un’ambiziosa strategia industriale nel contesto di un nuovo Patto per la competitività (New Competitiveness Deal). Gli imprenditori esortano inoltre ad assicurare che le imprese abbiano i mezzi per investire e attrarre maggiori investimenti diretti esteri, creando un quadro che sblocchi le risorse di investimento pubbliche e private necessarie per garantire il successo della doppia transizione e migliorare ulteriormente le interconnessioni e le infrastrutture dell’Ue.
“È giunto il momento di concretizzare il nuovo Patto europeo per la competitività, per garantire che l’Unione europea rimanga la patria di aziende di successo in grado di creare posti di lavoro di qualità, nell’ambito di una transizione verde e digitale economicamente positiva – ha dichiarato Fredrik Persson, presidente di BusinessEurope –. Il mercato unico è una risorsa cruciale per l’industria europea nella competizione globale. I leader dell’Ue dovrebbero sfruttare lo slancio creato dalla relazione Letta per rilanciare il nostro mercato unico e migliorare la produttività”.
La Dichiarazione di Budapest integrale è disponibile in inglese sul sito di BusinessEurope.
(in alto, i presidenti e i vice presidenti delle federazioni nazionali che compongono BusinessEurope.
Credits Sàndor Palota, Mgyosz – BusinessHungary)