Sono già più di mille le imprese che hanno partecipato al ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e PMI: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub, e partito nel febbraio del 2023. A queste si aggiungono quelle che oggi hanno preso parte all’appuntamento organizzato a Cosenza, presso l’associazione territoriale, in collaborazione con il Comitato Piccola Industria di Unindustria Calabria. L’obiettivo è fare il punto sul grado di digitalizzazione delle imprese calabresi, delle quali solo il 53% ha raggiunto almeno un livello base, secondo i dati diffusi dall’Istat.
In leggera crescita il mercato del digitale nella regione, che – come si legge nel comunicato stampa – nel 2022 ha raggiunto circa 1,09 miliardi, con un aumento dello 0,3% rispetto al 2021 (dati Anitec-Assinform). Tale crescita, seppur contenuta, è stata la quarta più alta tra le regioni del Mezzogiorno (dietro a Molise, Campania e Puglia e davanti a Sardegna, Sicilia, Basilicata e Abruzzo).
Nel dibattito sull’Intelligenza artificiale, gli Stati Uniti detengono saldamente il primato nell’attrattività dei talenti di alto livello. Anche la Cina ha fatto molti passi avanti e nel paese asiatico si formano molti dei migliori ricercatori al mondo, la stragrande maggioranza dei quali resta a lavorare nei confini nazionali. L’Europa – si legge sempre nella nota diffusa al termine dell’evento – resta indietro “sia come numero di talenti (12% del totale nel 2022), sia come capacità di trattenerli: solo il 70% circa rimane nel continente, contro più dell’80% degli Stati Uniti”.
Il problema delle competenze, e della formazione in questo settore, resta quindi come uno dei nodi principali da sciogliere.
Dalle analisi di Anitec-Assinform, in Italia il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2022 ha raggiunto un volume di circa 435 milioni di euro (+32,4%) ed è previsto che raggiunga i 1.200 milioni nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 28,9%, ma rispetto agli altri paesi “resta meno sviluppato rispetto agli altri paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’IA”, prosegue la nota.
Parlando dell’importanza delle infrastrutture fisiche e intervenendo sulla situazione specifica della regione, il presidente di Piccola Industria Giovanni Baroni ha affermato che “i progressi sulla connettività veloce, nonostante siano al centro del Pnrr, procedono con insufficiente rapidità. Guardando alla Calabria constatiamo come alcune zone produttive, già scarsamente collegate fisicamente, abbiano enormi problemi anche nella connettività digitale”. “Dal punto di vista dell’IA, inoltre, come Europa continuiamo a essere tanto in prima linea in termini regolatori quanto timidi in termini industriali”, ha aggiunto Baroni, per il quale occorre “agire sia dal punto di vista della domanda – come facciamo in questo ciclo di incontri – che dal punto di vista dell’offerta. È essenziale, infatti garantire che la sua adozione avvenga in modo responsabile, rispettando i principi di trasparenza, equità e responsabilità”.
Il presidente di Anitec-Assinform Marco Gay ha ribadito il ruolo del sistema associativo di Confindustria, il cui compito è “creare un effetto ‘spillover’, partire dai punti di forza del territorio, come il Digital Innovation Hub, l’Università della Calabria qui a Cosenza o come le aziende che abbiamo ascoltato, per contagiare e rinnovare il sistema produttivo del territorio”, si legge nella nota stampa.
“Sono lieto che il roadshow sull’Intelligenza artificiale faccia tappa a Cosenza – ha commentato il presidente Comitato Piccola Industria Calabria Daniele Diano – perché il territorio ospita una delle università più avanzate del nostro Paese sul tema e la presenza del professore Gianluigi Greco, in qualità di accademico espressione dell’ateneo e coordinatore della task force del Governo sull’IA ne è ulteriore conferma”.
“Siamo di fronte ad un’evoluzione epocale per l’innovazione già oggi realizzata e per le potenzialità che sono ancora da esplorare – ha aggiunto Diano –. Per le Pmi calabresi potrà rappresentare un modo per colmare il divario con le imprese del resto del Paese. I rischi connessi all’innovazione non devono trasformarsi in un alibi per un eccesso normativo da parte della Commissione europea. È giusto regolamentare, ma non dobbiamo porre ostacoli inutili all’innovazione. Il rischio è quello di essere estromessi dalla competizione globale sull’IA”.
Infine, per il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante, “l’impatto sulla società e sui sistemi economici e industriali dell’IA è estremamente rilevante. Le aziende possono trarre da questa tecnologia un vero e proprio slancio organizzativo, che permette loro di competere ed essere ancora più efficienti. È opportuno cercare di individuare i migliori percorsi di adozione, affiancando le imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, nel soppesare rischi e opportunità. Confrontarci con esperti ed ascoltare le esperienze dirette da parte di chi già utilizza con efficacia l’IA in azienda non potrà che aumentare il nostro grado di consapevolezza verso questa tematica”.