Specializzata nelle verniciature industriali e, più nello specifico, in quelle decorazioni effetto legno con tecnologia polvere su polvere che l’hanno fatta conoscere un po’ dappertutto, DFV – 70 milioni di euro di fatturato nel 2023 a fronte di 430 dipendenti (115 milioni e 700 dipendenti come Gruppo) – da cinquant’anni continua a portare sul mercato soluzioni innovative in grado di regalare un aspetto più caldo e visivamente più godibile a profilati e laminati in alluminio.
Di base a Surano, in provincia di Lecce, ma con ormai propaggini commerciali in Brasile, dove ha da poco acquisito un secondo stabilimento, Australia e, per quanto riguarda il nostro Paese, le città di Agrigento, Bari e Venezia, la Pmi pugliese nel tempo si è distinta nei processi di transizione verso un nuovo tipo di verniciatura industriale.
“Tornato dalla Svizzera dove aveva passato i precedenti sedici anni, mio padre ha deciso di avviare una carpenteria prima di passare nel 1997 ad un’attività più concretamente centrata sulla verniciatura dell’alluminio – spiega il presidente esecutivo di DFV, Luciano De Francesco (nella foto in alto) –. Visto poi che questo genere di business andava bene, decise di allargare i confini geografici dell’impegno aziendale, ma mai facendo un passo ulteriore in avanti prima di aver consolidato ciò da cui si era partiti. Progetto che ha avuto successo anche per decisioni prese nel solco di una logistica avanzata, mossa decisiva per poterci muovere al meglio in uscita dal nostro territorio”.
Questa dinamicità complessiva è risultata fondamentale per rimescolare proattivamente le carte nel settore di competenza, provando in sostanza a dare una mano alla clientela attraverso l’uso di una serie di accorgimenti al tempo estremamente innovativi. “Siamo stati tra i primi in Italia nel 2003 ad introdurre il controllo online dei processi interni all’impresa, cosa sfruttabile pure dai clienti. Inoltre, quando la verniciatura era ancora solo conto terzi e parecchio statica, abbiamo iniziato a ritirare e portare i materiali ai committenti, novità a cui si è in seguito dovuta adeguare anche la concorrenza e il mercato in genere. Sforzi gestionali assolutamente necessari per non farsi travolgere, soprattutto negli anni passati, dai problemi economici che hanno costretto alla chiusura molte piccole attività e non solo qui in zona”.
Avendo investito molto ultimamente, come detto, nel campo della logistica, DFV si è impegnata nel cercare di rendere sempre meno complesso il lavoro all’interno delle aziende che continuano a dare fiducia alla Pmi con quartier generale a Surano. “Ci siamo per prima cosa preoccupati, considerate le sempre crescenti complessità che si stanno generando nel settore, di creare una serie di grandi magazzini integrati da tecnologia automatica o semiautomatica – chiarisce De Francesco –. L’implementazione di queste idee è seguita al processo di accrescimento progressivo del nostro know how nelle tecniche di decorazione dell’alluminio utilizzando esclusivamente le vernici, il tutto con l’obiettivo di dare un effetto legno più colorato e al passo con i tempi ad un materiale che, fino agli anni ‘80-’90, non era certo ricordato come il più bello da vedere. Una tecnologia, quella brevettata in nostro possesso, che ora ci consente di decorare ambienti residenziali, comprese le persiane oppure le schermature solari”.
Nel frattempo, DFV sta facendo arrivare sul mercato un’ulteriore tecnica, legata all’uso del digitale e in grado di rendere gli interventi adatti anche all’arredo interno di pareti e soffitti. “E non solo nel residenziale, visto che quest’ultima tecnologia è assolutamente utilizzabile pure nei negozi, negli uffici pubblici e oltre che negli aeroporti. Applicazioni capaci di abbellire gli spazi interni ed esterni, ma che non impattano sul rischio incendio”.
In più, l’azienda pugliese mette molta attenzione sul grado di sostenibilità green di tutta la filiera di fornitura, decidendo perciò di utilizzare materiali che abbiano caratteristiche compatibili con la tutela dell’ambiente circostante. “Anche se le varie vernici di cui ci serviamo hanno sostanzialmente poca differenza tra loro in termini di emissioni di anidride carbonica, lo sforzo per trovare soluzioni sempre meno impattanti resta massimo – sottolinea il presidente esecutivo di DFV –. Disponiamo poi di camion di ultima generazione, ricicliamo gli imballaggi, abbiamo un impianto fotovoltaico di circa quattro mega che ci consente di autoprodurre la metà dell’energia elettrica necessaria all’azienda e, da quattro anni, non usiamo più il cromo esavalente per trattare l’alluminio. Interventi che ci hanno messo nella condizione di ridurre del 30% le emissioni totali”.
Non avendo, infine, problemi nel reperire dipendenti qualificati, se non nella sede di Venezia, DFV nell’immediato futuro si propone di fare altri passi nell’ottica di dare ancora maggiore profondità alla propria offerta industriale. “Oltre ad una nuova linea di produzione per profilati in alluminio, progetto per noi estremamente intrigante, ai primi gennaio dell’anno prossimo contiamo di far partire il secondo stabilimento brasiliano. In più siamo pronti a sviluppare una ulteriore tecnologia per decorare con un effetto ancora più realistico i profilati d’alluminio, mentre vogliamo provare a limitare sempre di più il nostro impatto ambientale”, conclude Luciano De Francesco.