
Un progetto per Electrolux, lo sviluppo di una piattaforma per la gestione delle attività di post-vendita per le imprese, lo studio di soluzioni per gli eventi fieristici. Sono molte le iniziative messe in campo dalla startup varesina Xplo. Tra presente e futuro. Accelerare la progettazione e lo sviluppo di prodotto con visualizzazioni olografiche, migliorare l’attività di manutenzione con istruzioni guidate, supportare sul campo e in tempo reale i clienti dall’altra parte del globo: ormai tutto ciò non è più fantascienza, ma applicazioni industriali che si possono realizzare grazie alla realtà aumentata. Una tecnologia avanzata al centro delle attività di Xplo, startup varesina, con sede a Lonate Pozzolo, fondata da due giovani imprenditori ed ex studenti laureati alla LIUC – Università Cattaneo, Matteo Vavassori e Simone Sotgiu.
L’ispirazione da oltreoceano

MATTEO VAVASSORI
I protagonisti di questa idea d’impresa hanno iniziato il loro percorso tra i banchi dell’ateneo. All’ultimo anno della triennale in ingegneria gestionale, e con una tesi da scrivere, i due startupper varesini sono partiti per l’America partecipando ad una delle Tech Mission organizzate dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Tema della missione di quell’anno: andare alla scoperta delle ultime tecnologie sviluppate nella West Coast e in Silicon Valley. “Il nostro percorso è cominciato nel 2017 – spiega Matteo Vavassori, uno dei fondatori di Xplo – durante un viaggio fatto mentre eravamo ancora degli studenti”.
È durante questa esperienza ispiratrice oltreoceano che i due giovani si appassionano ai temi dell’industria 4.0. Realtà aumentata e Internet of Things (Internet delle cose) sono le due strade che li portano non solo alla tesi di laurea, ma anche verso il loro percorso aziendale. “Il nostro obiettivo iniziale era quello di accompagnare le Pmi italiane verso la trasformazione digitale – racconta Simone Sotgiu, l’altro fondatore della startup –. In particolare, il nostro punto di inizio è stato quello di sviluppare soluzioni digitali che potessero davvero supportare le aziende nelle attività di tutti i giorni: dalla progettazione alla produzione, fino al servizio di post-vendita”.

SIMONE SOTGIU
Le due tecnologie su cui gli startupper, giorno dopo giorno, hanno spinto e continuano a spingere, sono appunto la realtà aumentata e l’IoT. “Per noi queste tecnologie sono due facce della stessa medaglia – continuano i neoimprenditori –. In mezzo c’è il digitale”.
Ma cosa si intende esattamente per realtà aumentata? E per IoT? “La realtà aumentata permette di rendere tangibili nel mondo reale informazioni provenienti dal mondo digitale, sovrapponendo alla realtà, per esempio, modelli 3D, dati di funzionamento, istruzioni di manutenzione. L’IoT, invece, fa l’esatto opposto, ovvero, permette di trasportare qualcosa di fisico in digitale, raccogliendo i dati di funzionamento rilevati dal campo. La combinazione di questi due aspetti consente di creare una rappresentazione digitale di prodotti, impianti industriali e processi che abilita nuovi scenari e modelli di business”.
La collaborazione con Electrolux
Il progetto più importante realizzato da Xplo riguarda l’ambito della realtà aumentata: “Abbiamo ideato per Electrolux, azienda specializzata nella produzione di elettrodomestici, una soluzione in grado di accelerare il processo di prototipazione, visualizzare i risultati di simulazioni ingegneristiche direttamente sul prodotto fisico e migliorare la comunicazione sia tra reparti che con i fornitori”, spiega Vavassori. Un’ideazione che ha coinvolto circa 60 persone, che hanno testato il software per capire come rendere questa tecnologia utile e di supporto per tutti. Due anni di collaborazione e tre progetti per portare all’interno di Electrolux la realtà aumentata, con il fine di migliorarne le prestazioni industriali.
Le prossime sfide
Tra i progetti futuri, che come in ogni buona startup che si rispetti non possono mancare, ci sono mille idee tutte da sviluppare. Una di queste, a cui Xplo sta lavorando da mesi, riguarda la creazione di una piattaforma per la gestione delle attività di post-vendita per le imprese: un portale unico di facile accesso per il cliente che gli permetta di ordinare ricambi, visualizzare documentazione tecnica e richiedere assistenza. “Questa soluzione non solo aiuterebbe il cliente ad ottenere una risoluzione più rapida dei problemi, ma consentirebbe anche al produttore di semplificare e gestire al meglio il supporto offrendo un elevato livello di servizio”, chiarisce Sotgiu.
Uno degli aspetti di valore di questa soluzione è dato dalla diretta integrazione con i sistemi aziendali di gestione e progettazione. Questa integrazione è resa possibile grazie all’esperienza di SIT, co-fondatore di Xplo e società che si occupa di servizi alle imprese nell’ambito della progettazione 3D con oltre 30 anni di esperienza nel settore.
Sono tanti i miglioramenti che possono essere apportati all’azienda grazie alla realtà aumentata. Uno degli ambiti che vede la messa a terra di questa tecnologia è quello “fieristico” e degli “showroom”: la realtà aumentata migliora l’impatto visivo e offre la possibilità di aggiungere animazioni, immagini e video che mostrano con maggior dettaglio le peculiarità ed il funzionamento di un macchinario. Ma non solo. La realtà aumentata viene utilizzata anche per la presentazione al cliente del prodotto o progetto, dove grazie alla possibilità di visualizzare il macchinario in 3D contestualizzato al proprio ambiente si possono verificare la rispondenza ai requisiti e eventuali modifiche da effettuare.