
Il passaggio generazionale è uno dei temi di maggiore attualità per le imprese italiane, che sono costituite nell’85% dei casi da aziende familiari secondo quanto rilevato da Aidaf – Italian Family Business. A questo si aggiunga il fatto che il 50% di queste oggi è guidato da una persona di oltre 60 anni (dati dell’Osservatorio AUB, istituito da Aidaf, UniCredit e Bocconi, ndr), il che rende particolarmente urgente affrontare il problema della successione o comunque delle modalità per garantire la continuità aziendale.
Una letteratura di esempi virtuosi ai quali ispirarsi è quella nata dall’esperienza del premio Di padre in figlio – il gusto di fare impresa, iniziativa nata nel 2008, promossa da Credem Euromobiliare Private Banking, Eos Management Consulting – Glasford International Italy e patrocinata da Unioncamere e dall’Associazione laureati di Ca’ Foscari.
Giunto alla XIII edizione, da alcuni anni il Premio gode del supporto scientifico della LIUC Business School tramite il Family Business Lab (Fabula), diretto da Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, come partner scientifico dell’iniziativa. In proposito, Fabula mette a disposizione gli strumenti di raccolta e interpretazione dei dati – si legge in una nota diffusa dagli organizzatori –, fondamentali per analizzare profondamente e in modo quanto più possibile oggettivo le aziende partecipanti.
Al premio possono candidarsi le imprese familiari che abbiano realizzato nel 2022 un fatturato superiore ai 10 milioni di euro e che abbiano all’interno almeno un rappresentante della famiglia fondatrice dalla seconda generazione in poi. Otto le categorie in gara: apertura del capitale e/o della governance; donne al comando; fratelli al comando; giovani imprenditori; innovazione; internazionalizzazione; piccole imprese; storia e tradizione.
A valutare le aziende, scegliere i vincitori per ciascuna categoria e decretare il vincitore assoluto sarà una giuria presieduta dal direttore de Il Sole24 Ore Fabio Tamburini e composta dai seguenti membri: Anna Gervasoni, ordinario di Economia e gestione delle imprese, membro del Consiglio Accademico e prorettore LIUC – Università Cattaneo; Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI e FeBAF; Giovanni Brugnoli, vice presidente Confindustria con delega al Capitale umano; Massimo Carrara, Cavaliere del Lavoro e presidente Cartiere Carrara; Paolo Gibello Ribatto, dottore commercialista e revisore contabile e amministratore Indipendente; Giulio Canale, amministratore esecutivo e componente del Cda di SAES Getters Spa; Fabio Storchi, Cavaliere del lavoro, presidente e Ad di Finregg Spa e Leo De Rosa, fondatore e managing partner dello Studio Russo De Rosa Associati.
Le iscrizioni si chiudono il 15 dicembre.
Il regolamento e il form per candidarsi online sono disponibili sul sito www.premiodipadreinfiglio.it.