In tempi completamente differenti rispetto agli anni in cui venne pensata da due giovani innamorati a 360 gradi della loro Sardegna, Ilisso Edizioni – un milione e duecentomila euro di fatturato nel 2022 a fronte di 20 dipendenti – continua a pubblicare volumi di arte, archeologia, linguistica mentre si occupa di cultura materiale, artigianato e design, storia, fotografia e narrativa, organizzando anche mostre d’arte per documentare, raccontare la storia e la cultura dell’isola tra tradizione e contemporaneità. Trentotto anni non sempre facili, vissuti con l’orgoglio di portare avanti un grande lavoro sul campo per favorire il “disseppellimento e la successiva ricucitura della storia dell’arte locale”, come ama dire Vanna Fois (nella foto in alto), amministratore unico del progetto editoriale nuorese.
“Assieme a Sebastiano Congiu siamo stati sostanzialmente autodidatti che al tempo intuirono il vuoto che c’era in questo settore, andando a misurarsi da quasi incoscienti con un ambito sconosciuto – sottolinea Fois –. Volevamo dare voce alla voglia di riscatto culturale di una generazione che partiva e poi non tornava più indietro, alle potenzialità di una Sardegna depositaria di una identità piuttosto specifica e perciò originale, contribuendo a restituire in termini economici, emotivi a territori che avevano un grande bisogno di accrescere l’autostima”.
Un lavoro tanto certosino quanto appassionato per dare ulteriore forza al concetto che la terra sarda non può essere identificata solo con il proprio, indubbiamente splendido, mare. “È un impegno costante, reso tangibile da un catalogo che comprende oltre 600 titoli, 18 collane dedicate, libri in grado di aprire una finestra su una varietà di contenuti che solitamente sorprendono chi ha piacere di andare più in profondità nella conoscenza di un’isola che è un universo caleidoscopico di emozioni. I sardi hanno infatti continuato a declinare negli anni la capacità innata di sapersi guardare attorno, osservando e poi offrendo al lettore le sfumature di vita regalate, tra le altre cose, da natura e quotidiano”.
Contributo non certo indifferente all’arricchimento del patrimonio culturale italiano che, soprattutto nei primi del ‘900, è stato reso possibile con l’aiuto di svariati quanto qualificati “testimonial” sardi di quel frangente storico. “Si è trattato di una serie di circostanze capaci di far venire alla luce veri talenti nello stesso periodo, una concentrazione straordinaria di personaggi assolutamente degni di nota e nettamente sopra la media appartenenti a più ambiti culturali – spiega la cofondatrice della casa editrice nuorese –. Tra loro scultori, pittori, musicisti, fotografi e scrittori come Grazia Deledda, unica donna italiana ad aver meritato il premio Nobel per la letteratura”.
Un’eredità artistica che l’intraprendente realtà editoriale sarda cerca di conservare e portare a conoscenza di più persone possibile anche attraverso Spazio Ilisso, centro espositivo oltre che di produzione e promozione artistica e culturale inaugurato nel dicembre 2019 con l’obiettivo di riuscire a condividere con il territorio le esperienze fatte in 38 anni di ricerca, produzione editoriale e mostre d’arte. “È uno spazio a gestione privata, nato con questa triplice vocazione ed anche con la volontà di rendere fruibile la più significativa collezione di scultura e ceramica sarda del ‘900. Proviamo a coinvolgere gli amanti della cultura, ma debbo dire che il nostro non è un compito agevole considerata le difficoltà dei collegamenti attraverso un trasporto pubblico che opera con pochi mezzi e ha una frequenza che finisce per scoraggiare in partenza chi vorrebbe raggiungerci”.
Le note dolenti purtroppo non si esauriscono qui, visto che i problemi investono pure la sfera economica. L’essere all’estrema periferia della Sardegna non contribuisce di certo a facilitare l’impegno giornaliero di Ilisso Edizioni. “Reperire risorse, per esempio, per tradurre i libri in altre lingue non è sicuramente agevole soprattutto di questi tempi – chiarisce Fois –. Con poche certezze e spesso lavorando in sostanziale solitudine siamo costretti a fare i conti con disallineamenti e con l’ampliamento del divario dei costi esistente rispetto ad altre zone italiane e pure della regione. E se non si farà qualcosa riducendo il gap le cose andranno, se possibile, ancora peggio”.
Nonostante tutto questo, Ilisso Edizioni non ha alcuna intenzione di mollare la presa e anzi ha in serbo molti altri progetti per dare continuità alla propria missione culturale. “L’idea è quella di provare ad approfondire ulteriormente nel solco delle collane storiche come attraverso volumi in ambito naturalistico. A breve uscirà infatti un libro vademecum su oasi, luoghi belli e che hanno anche storie da far conoscere. Un tour della Sardegna in otto tappe alla scoperta di giardini come il parco inglese di Villa Percy a Bolotana, per citare il più vicino a noi, oppure il parco di Monserrato a Sassari, l’orto botanico a Cagliari e il giardino di Garibaldi a Caprera”, conclude Vanna Fois.