“Nel contesto di sfide geopolitiche, economiche, sociali e tecnologiche senza precedenti, occorre garantire in via prioritaria la competitività e la sicurezza economica dell’Ue”. Con queste parole Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha commentato l’ultimo Programma di lavoro dell’esecutivo che guiderà fino all’autunno del prossimo anno. Il Programma è stato pubblicato la scorsa settimana e presentato ad un evento da Maroš Šefčovič, vice presidente esecutivo della Commissione per il Green Deal europeo, le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche.
Proprio a causa della scadenza ormai imminente del mandato della Commissione, le nuove proposte e le iniziative sono molto poche e le forze del Berlaymont nei prossimi mesi saranno concentrate soprattutto nel supporto al Parlamento e al Consiglio per chiudere quelle ancora in sospeso. Tuttavia, è rimarcabile che l’attenzione della Commissione in questa fase sia principalmente rivolta alla sicurezza economica e alla competitività, con un posto speciale riservato alle piccole medie imprese, come del resto aveva già annunciato durante il suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione.
A riprova di ciò, la Commissione ha intenzione di continuare il suo lavoro con l’obiettivo di ridurre del 25% gli oneri alle imprese in ambito di obblighi di comunicazione e rendicontazione. Per realizzare questo obiettivo, nel corso del 2023 erano già state adottate 15 proposte finalizzate a semplificare e razionalizzare i requisiti di rendicontazione, tra cui la riforma del Codice doganale dell’Unione e la revisione del Regolamento sulle statistiche europee.
Con il Programma di lavoro per il 2024, vengono presentate ulteriori 26 proposte di razionalizzazione. Queste misure sono mirate a ridurre l’onere amministrativo senza compromettere gli standard sociali, di sicurezza, di protezione dei consumatori, ambientali o economici. Tra queste proposte vi è il rinvio della scadenza per l’adozione degli European Sustainability Reporting Standards, la modifica delle soglie della Direttiva sulla contabilità per beneficiare di riduzioni negli adempimenti dichiarativi da parte di un numero maggiore di aziende e la revisione del Regolamento sui benchmark, inclusa l’esenzione per gli amministratori di benchmark più piccoli, pur garantendo un elevato grado di tutela per consumatori e investitori.
Inoltre, la Commissione mira a promuovere l’adozione diffusa di un formato elettronico comune per le dichiarazioni dei lavoratori distaccati, consentendo alle aziende di presentare tali dichiarazioni in formato digitale nella propria lingua. Più in generale, la Commissione intende affrontare i requisiti di rendicontazione identificati con piani su misura per il 2024 e oltre, con un monitoraggio dei progressi attraverso indagini annuali sugli oneri.
Per quanto riguarda il Green Deal Europeo e il NextGenerationEU, le iniziative principali portate avanti dalla squadra di Ursula von der Leyen durante il suo mandato, rimane una priorità completarne la cornice di governance economica, attraverso la chiusura delle proposte aperte, rafforzando la sostenibilità del debito e promuovendo una crescita sostenibile e inclusiva. Rimane inoltre centrale, ancora più dell’anno scorso, la necessità di lavorare all’autonomia energetica, non solo nel contesto della transizione energetica, ma anche in quello delle frequenti emergenze in questo ambito, come quella legata alla guerra russa in Ucraina e ad altre tensioni geopolitiche come il recente attacco di Hamas ad Israele.
Sul tema del dialogo sociale, la Commissione presenterà nel 2024 un’iniziativa non legislativa come risposta al report d’iniziativa parlamentare sugli European Work Councils (Comitati aziendali europei). Si tratta di organismi che facilitano l’informazione e la consultazione dei lavoratori con particolare attenzione alle questioni transnazionali, lavorando con imprese e parti sociali per rendere il mercato del lavoro più pronto alle evoluzioni del futuro, sia demografiche che tecnologiche. Inoltre, la Commissione ha annunciato la volontà di organizzare assieme alla presidenza belga, l’ultima di questa legislatura, un summit con le parti sociali in Val Duchesse, per discutere delle sfide del mercato del lavoro anche relativamente agli sviluppi dell’intelligenza artificiale.
Ancora sul fronte della competitività, la Commissione adotterà inoltre un piano sui materiali avanzati per la leadership industriale che, insieme agli Stati membri, mira ad accelerare lo sviluppo di materiali avanzati sicuri, sostenibili e la loro adozione industriale a vantaggio della transizione verde e digitale.
Infine, uno dei lasciti più duraturi e ragguardevoli della presidenza von der Leyen potrebbe riguardare l’istruzione superiore. La Commissione intende infatti presentare un progetto per una futura laurea comune europea, per contribuire alla creazione dello Spazio europeo dell’istruzione, con un focus sulla qualità dell’apprendimento e l’attrattività delle carriere accademiche.
(Nella foto in alto, Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea – Credits EC – Audiovisual Service)