“La nostra filosofia di fondo è utilizzare il know how acquisito in oltre 50 anni di attività in Italia e all’estero per creare nuove opportunità. Ci occupiamo di progetti di hospitality e residenziali, arredamento contract, progetti turn key e custom collection, private label per i nostri clienti”. A parlare è Robertino Vissani (nella foto in alto), Ceo di Villa Spada, una divisione di Vissani Casa, storica azienda con base nelle Marche, in uno dei più importanti distretti industriali del mobile, attiva nel settore dell’arredamento con proposte di ogni tipologia e budget per soddisfare anche i clienti più esigenti in ogni parte del mondo.
Lavorando molto all’estero che tipo di organizzazione è necessaria?
Per essere estremamente competitivi sui mercati internazionali e confrontarsi con Cina, Turchia e altri paesi – spiega l’imprenditore –, la struttura aziendale di Villa Spada è volutamente molto leggera. Ci organizziamo di volta in volta in base al progetto e ciò proprio per essere più performanti. In generale, comunque, la la nostra struttura può contare su circa 20 addetti stabili, che lavorano anche per altre società del gruppo con attività complementari.
Come fatturato diretto siamo intorno ai due milioni di euro ma, lavorando su progetti abbastanza importanti e con arco temporale medio-lungo, il dato risulta variabile. Va inoltre considerato che parte del fatturato viene generato indirettamente attraverso i nostri partner produttivi, in base a come viene impostato ed organizzato il progetto.
In quali paesi mediorientali e africani operate?
Nel corso degli anni abbiamo operato in quasi tutti i paesi dell’Estremo Oriente, Medio Oriente e ultimamente siamo anche in Africa. Dopo la pandemia, il lavoro è ora concentrato in Medio Oriente – Dubai e Paesi del Golfo – e in Africa con progetti in Rwanda, Nigeria e Costa d’Avorio.
Ci racconta più nello specifico?
In Rwanda abbiamo arredato un hotel/residence nella capitale Kigali e la struttura ad oggi è una delle più belle della città: questo progetto è stato fatto durante la pandemia ed è stato seguito interamente online, senza particolari criticità. Il cliente è diventato un nostro partner e ora stiamo seguendo altri progetti insieme.
In Nigeria, in una zona abbastanza remota, stiamo lavorando ad alcuni progetti per arredare residenze private e un hotel di lusso. Il progetto va avanti da circa quattro anni e al momento siamo alle finiture degli interni.
In Costa d’Avorio stiamo arredando un hotel di lusso e un residence gestiti da un gruppo internazionale per un totale di oltre 300 stanze, più varie aree comuni. Siamo lì da circa due anni e la struttura aprirà a gennaio 2024, in occasione della Coppa d’Africa. In questo momento siamo alla fase di montaggio e installazione degli arredi; nel caso specifico gli ordini sono stati confermati molto in ritardo, dopo una fase decisionale piuttosto travagliata dovuta alla molteplicità degli attori. È stato importante, quindi, avere dei partner produttivi flessibili e reattivi, cosa non sempre facile da trovare in Italia nel settore dell’arredamento.
Per lavorare a questo tipo di progetti occorrono esperienza e competenze non indifferenti, relazioni consolidate e anche l’abilità di sfruttare opportunità che si possono creare in determinate occasioni. Il tutto unito allo spirito di sacrificio di viaggiare e lavorare, all’occorrenza, in luoghi a volte ostili e poco comodi.
Quali sono i principali trend nel settore dell’ospitalità in questi paesi?
Il Medio Oriente è un mercato maturo estremamente competitivo e governato da importanti gruppi locali che hanno anche una notevole professionalità, a volte anche superiore alle aziende italiane di piccola e media dimensione, con le quali fanno spesso fatica a interfacciarsi.
L’Africa è molto più indietro e quindi presenta sicuramente grandi opportunità, ma richiede grandi sforzi di comprensione e adattamento per lavorare in condizioni dove non ci sono professionalià, infrastrutture e spesso neanche sicurezza.
A quali target guardate in queste regioni?
Ogni progetto è una storia a sé, il nostro lavoro all’estero è basato su relazioni consolidate per cui affidabilità e serietà sono essenziali. Poter proporre prodotti di qualità ad un prezzo concorrenziale è quasi sempre il denominatore comune e spesso non è un lavoro facile. Se la qualità non è in genere un problema, fare offerte a prezzi competitivi può risultare molto laborioso, considerato il panorama produttivo italiano. Sia che si tratti di un hotel di lusso, un progetto residenziale oppure una collazione private label, bisogna essere consapevoli che nel mercato globale è fondamentale essere competitivi e che alla fine i numeri sono sempre importanti. Bisogna tenerne conto.
In genere lavoriamo con grandi gruppi oppure importanti developer locali, che sono a loro volta coinvolti in molteplici progetti a volte anche molto diversi far di loro.
Come integrate la tradizione artigianale italiana nella produzione di arredi per i progetti in Africa e Medio Oriente?
Questa è un po’ la nostra peculiarità. Avendo accumulato una notevole esperienza internazionale e nello stesso tempo essendo basati in un distretto industriale importante e di eccellenza (Poltrona Frau, Lube, Giessegi e così via), siamo in grado di dialogare con tutte le parti in causa – clienti da un lato e realtà produttive dall’altro –, supportando sia il partner produttivo che il cliente all’estero con competenze specifiche in tutte le fasi del processo.
Per il futuro stiamo intensificando le nostre attività in Africa centro meridionale e riteniamo che il supporto di Confindustria Assafrica & Mediterraneo possa essere molto importante, essendo dotata di un know now specifico su questa regione.
(Prossima uscita il 24 novembre)
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Martini (Studio Martini Ingegneria): “In Africa e Medio Oriente il mercato c’è”
D’Alessandro (Eemaxx Innovation): “In Africa l’Italia sia paese capofila per l’energia”
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Biglieri (Blend Plants): “L’Africa sarà il futuro dell’Europa”
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Sorrentino (LAS Euroservice): “In Africa ci sono grandi potenzialità”
Aluisio (Venicecom): “In Africa servono umiltà e un approccio win-win”
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