
La storia aziendale di Predict – 5,5 milioni di euro di fatturato nel 2022 a fronte di 15 dipendenti –, realtà barese che si muove sviluppando tecnologie innovative nel settore dell’assistenza sanitaria, si è arricchita strada facendo anche con la commercializzazione di sistemi ecografici e radiologici di imaging diagnostico. Un progetto che ha potuto prendere corpo dalla strettissima collaborazione con General Electric Healthcare, multinazionale in cui il fondatore della Pmi pugliese Angelo Gigante (nella foto in alto) ha affinato le proprie conoscenze prima di decidere di lanciarsi in prima persona in questa avventura imprenditoriale.
“Definito il tipo di percorso che speravamo di fare, ci siamo rimboccati le maniche e, attraverso vari passaggi come distribuzione, assistenza e vendita delle attrezzature medicali siamo arrivati nel 2014 ad uno dei momenti fondanti della nostra storia – spiega Angelo Gigante, presidente del consiglio di amministrazione di Predict –. Anno in cui ci ha cercato l’Università di Bari, impegnata in studi sull’analisi del respiro che avevano dimostrato una correlazione stretta tra composti organici volatili e pazienti con cancro al colon retto. Accettata la loro proposta di collaborazione, una partnership privata che portasse alla costruzione di un medical device, abbiamo trasformato questa ricerca in una soluzione tecnica da portare sul mercato”.

MISTRAL, L’APPARECCHIO DIAGNOSTICO PER L’ANALISI DEL RESPIRO
In questo modo, siamo nel 2016, Predict inizia a costruire Mistral, la prima apparecchiatura diagnostica basata sulla “breath analysis”, la scienza che analizza le molecole presenti nel respiro. “Sull’analisi del respiro, in cui possiamo proporre un sistema facile da usare, non abbiamo di fatto competitor in Italia, mentre in Europa siamo soltanto in due, tre. Stesso discorso si può fare sulla telecografia, dove ogni tanto si affacciano sul mercato aziende informatiche di settori contigui, ma non con competenze specifiche come noi. Situazioni diverse, invece, le viviamo nel settore della telemedicina, campo piuttosto affollato che ci ha consigliato la scelta di verticalizzare nella specializzazione, portando l’eccellenza in sala operatoria”.
Sempre in quegli anni, Predict si mette alla ricerca del modo di erogare assistenza, per esempio, ad un lontano cliente australiano. Domanda a cui la Pmi pugliese – che ha il proprio quartier generale all’interno della Fiera del Levante di Bari – è riuscita a dare una risposta tanto innovativa quanto apprezzata dal mercato. “I visori usati nel settore della realtà aumentata hanno brillantemente risolto il problema, permettendoci di trasferire competenze a distanza senza troppe difficoltà. Passo ulteriore che ci ha consentito successivamente di pensare ad Optip, piattaforma capace di rendere possibile uno scambio di competenze sempre a distanza, riparazioni e un’assistenza tecnica puntuale, oltre che l’utilizzo per surgery e telecografie”, chiarisce Gigante.

APHEL, LA PIATTAFORMA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE USA ROBOT UMANOIDI
Il terzo progetto portato a termine negli stabilimenti dell’impresa barese è stato poi Aphel, piattaforma di intelligenza artificiale che integra robot umanoidi per supportare pazienti e personale sanitario nelle attività di reparto. Grazie alle nuove tecnologie implementate, i robot possono cooperare attivamente per migliorare la qualità dei servizi erogati e trasformare l’ospedale in uno spazio 4.0. “Un’idea nata dopo un viaggio in Cina originato da un bando della regione Puglia: lì abbiamo incontrato un’azienda che produceva robot umanoidi e abbiamo subito pensato di portarli nelle corsie d’ospedale italiane. Ma in una maniera diversa rispetto all’interventistica, visto che, tra le altre cose, li facciamo entrare in pediatria per interagire con i bambini riducendo così il loro carico d’ansia. Ce li chiedono ormai anche per l’autismo oppure per la gestione delle persone anziane, soprattutto nel trattamento delle malattie neurovegetative”.
Per quanto riguarda il rapporto instaurato nel tempo con i medici, interazione che consente non raramente di avere feedback in grado di migliorare l’utilizzo di uno specifico macchinario, il vertice aziendale di Predict si reputa molto soddisfatto da questi costanti scambi di indicazioni e punti di vista. “Che siano oncologi, radiologi, pediatri o ecografisti, posso tranquillamente dire che la classe medica italiana è ricca di innovatori. Visionari che hanno voglia e competenze pure per osare, per spingersi progressivamente più in là e con cui abbiamo un ottimo rapporto”, sottolinea Gigante.
Nell’ottica poi di preparare i giovani medici per consolidare il proprio know how all’uscita dalle università, la Pmi di Bari ha creato un’academy in cui si offre loro la possibilità di fare esperienza su macchine super performanti che alle volte neanche sono presenti all’interno degli ospedali. “Guidati da medici senior possono in questo modo allenarsi praticamente nel fare un’ecografia, creando in corso d’opera anche una community. Progetto che serve moltissimo pure a noi per fare palestra e capire le dinamiche che ci serviranno in seguito per fare academy sulle nostre tecnologie, spesso ancora più innovative e che perciò necessitano di spiegazioni più approfondite per chi deve valutare se adottarle o meno”, conclude il presidente del consiglio di amministrazione di Predict.