Le dinamiche occupazionali nel mercato del lavoro europeo e italiano sono oggi strettamente connesse con l’evolversi della strategia orientata alla sostenibilità ambientale, energetica e climatica che l’Unione europea sostiene ormai da un decennio. Con la strategia Fit for 55[1] l’Ue ha infatti identificato le azioni necessarie per ridurre le emissioni europee di gas serra entro il 2030 rispetto, coerentemente con il piano strategico di più lungo periodo (2050) noto come European Green Deal. Se da un lato la neutralità carbonica è l’obiettivo prioritario di queste politiche, l’occupazione, il lavoro e le competenze necessarie per la transizione ecologica costituiscono un tema altrettanto centrale. Il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla strategia energetica e climatica europea modificherà infatti sia i livelli che la struttura dell’occupazione all’interno e tra i diversi settori economici.
Per questo motivo, l’Ue ha sottolineato la necessità di aumentare l’offerta di posti di lavoro con il “giusto” bagaglio di competenze e, d’altro canto, di costruire una strategia trasversale per compensare tutti quei territori e settori che sono maggiormente esposti a potenziali effetti negativi derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica (ad esempio tramite il Fondo per la transizione giusta).
Tra gli strumenti specifici per potenziare tali competenze, l’Agenda europea delle competenze per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza[2] dovrebbe rappresentare la strategia centrale per sviluppare il giusto insieme di competenze necessarie ad assicurare la duplice transizione verde e digitale, e creare opportunità di lavoro soprattutto per i soggetti e i territori che rischiano di subire le conseguenze sperequative (ad esempio, i lavoratori occupati nel settore dell’estrazione del carbone o nell’industria manifatturiera pesante). In questo contesto, sono già stati definiti chiari obiettivi su come migliorare le prospettive occupazionali e le competenze lavorative necessarie per facilitare la transizione digitale (ad esempio, l’obiettivo del 70% di adulti di età compresa tra 16 e 74 anni che abbiano almeno competenze digitali di base entro il 2025).
Al fine di fornire le informazioni necessarie per realizzare strumenti pratici di supporto della transizione ecologica, in un recente articolo[3] è stata proposta un’analisi di previsione sulle occupazioni e competenze sul mercato del lavoro, utile ad assistere la progettazione di misure di sostegno e compensative per le regioni e le occupazioni più vulnerabili alla transizione verde. Lo studio è stato sviluppato a partire dalle previsioni sulle competenze verdi elaborate del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (European Centre for the Development of Vocational Training, CEDEFOP). Tali previsioni forniscono informazioni sulla struttura attuale e sulle tendenze future del mercato del lavoro dell’Ue, tenendo conto dei futuri trend in termini di cambiamenti tecnologici, globalizzazione, il passaggio a economie più basate sui servizi, i cambiamenti demografici come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento del livello di istruzione della popolazione.[4]
Sulla base delle informazioni contenute negli annunci di lavoro pubblicati online, CEDEFOP ha identificato le competenze verdi richieste nelle diverse professioni. In questo modo, le diverse occupazioni possono essere raggruppate in base all’importanza relativa che le competenze verdi rappresentano sul totale delle competenze richieste. Per quanto riguarda l’Italia, nel triennio 2020-2022 la domanda di lavoro si è rapidamente orientata ad un sostanziale aumento delle competenze verdi richieste per le nuove assunzioni, con una qualificazione generale delle competenze in prevalenza alta e medio alta.
Se da un lato è possibile valutare positivamente l’evoluzione della domanda di lavoro dal punto di vista dell’orientamento verso una transizione ecologica, dall’altro anche l’offerta di lavoro nel prossimo decennio dovrà tenere il passo con simili prospettive. Emerge infatti una dinamica contraddittoria in cui vi è una crescente convergenza tra i paesi nell’indirizzarsi verso un aumento della domanda di competenze verdi sul mercato del lavoro, ma una crescente divergenza all’interno dei paesi nella creazione delle competenze necessarie per soddisfare tale domanda. La transizione verde rischia inoltre di allargare il divario tra i lavoratori, dato che più della metà dei lavoratori impiegati con mansioni verdi ha completato l’istruzione superiore, rispetto a circa un terzo di quelli in lavori non verdi, godendo di un premio salariale del 20% rispetto ai lavori non verdi.
In generale, la trasformazione ecologica e digitale della domanda di lavoro da parte delle imprese in Italia rappresenta un elemento chiave della dinamica occupazionale per il prossimo decennio, ma richiede misure strutturali di supporto e accompagnamento per sviluppare competenze adeguate degli occupati.
Sintesi dell’articolo pubblicato su RPE – Giugno 2023. Per scaricare il capitolo integrale cliccare qui
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Nota sugli autori
Il contributo pubblicato sulla Rivista di Politica Economica è stato scritto da:
Valeria Costantini, Università degli Studi RomaTre, Dipartimento di Economia
Giovanni Marin, Università degli Studi di Urbino ‘Carlo Bo’, Dipartimento di Economia, Società, Politica
Joanna Napierala, Cedefop, Commissione europea
Elena Paglialunga, Università degli Studi di Urbino ‘Carlo Bo’, Dipartimento di Economia, Società, Politica
[1] EC (2021) ‘Fit for 55’: delivering the EU’s 2030 Climate Target on the way to climate neutrality. Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions. COM (2021) 550 final, 14.07.2021.
[2] EC (2020). European Skills Agenda for Sustainable Competitiveness, Social Fairness and Resilience. https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=22832&langId=en.
[3] Costantini, V., Marin, G., Napierala, J., Paglialunga, E. (2023) Domanda di competenze e transizione ecologica, Rivista di Politica Economica, 1-2023.
[4] https://www.cedefop.europa.eu/en/projects/skills-forecast.