
La formazione, in particolare quella manageriale, svolge un ruolo importante per contribuire a diffondere una nuova cultura manageriale che ponga al centro e valorizzi i temi della diversità e dell’inclusione, così come peraltro chiedono tutte le principali strategie europee e lo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il “soffitto di cristallo” è, in molti casi, ancora una realtà nel nostro Paese: siamo, infatti, al 16° posto, ben lontani dalla Svezia – prima in classifica – ma anche dietro a Portogallo, Francia, Polonia e Spagna, nel ranking annualmente pubblicato dall’Economist.
E proprio a diminuire lo “spread” che caratterizza la formazione manageriale al femminile è finalizzato il nuovo Avviso 2/2022 di Fondirigenti, che stanzia 1,5 milioni di euro (12.500 euro ad azienda) per interventi formativi rivolti esclusivamente al management femminile, con l’obiettivo di essere uno strumento concreto a supporto della riduzione del gender gap e della crescita della competitività aziendale.

MASSIMO SABATINI
Come spiega il direttore generale del Fondo, Massimo Sabatini “abbiamo scelto di dedicare una specifica linea di finanziamento esclusivamente alla formazione di donne manager, il primo del genere per Fondirigenti, in coerenza con le priorità della Missione 5 del Pnrr – Inclusione e coesione, che va a sostegno della parità di genere e del contrasto alle discriminazioni includendo la formazione tra i ‘fattore abilitanti’ per la crescita. Con questa iniziativa, intendiamo incrementare la partecipazione delle manager alla formazione continua specie in quelle realtà dimensionali e territoriali che ne hanno più bisogno, come le Pmi e nelle regioni del Mezzogiorno, contribuendo così ad aumentare le performance aziendali grazie alla leva formativa”.
La scelta di indirizzare l’Avviso verso questo target specifico è stata determinata da diversi elementi, che comprendono non solo l’analisi dei dati relativi all’accesso alla formazione finanziata dal Fondo da parte delle donne manager, ma anche le evidenze di indagini specifiche promosse da Fondirigenti sul tema. Secondo i dati Inps, le manager sono solo il 19% del totale dei dirigenti, ma l’accesso delle donne ai finanziamenti dedicati alla formazione riguarda una quota ancora inferiore, con divari maggiori rispetto alle medie nazionali nelle imprese di minori dimensioni e nelle aree del Sud Italia.
Sul tema Fondirigenti ha condotto una specifica ricerca, basata sui dati relativi alle imprese aderenti che ha dimostrato, dati alla mano, i positivi effetti della formazione delle donne dirigenti sulla produttività aziendale. Dal punto di vista delle performance, le evidenze dell’indagine dimostrano che la formazione manageriale ha un impatto positivo sulla produttività. In particolare, esiste un gap di produttività tra chi fa formazione solo agli uomini e chi la fa anche alle donne. L’aumento di produttività di chi fa formazione anche alle donne è più alto del 9%.
La lettura dei dati relativi di Fondirigenti conferma sia l’avvio di un processo di progressivo aumento della partecipazione delle donne dirigenti alle attività formative, sia la lentezza con cui tale processo si compie, e la non uniforme diffusione di tali miglioramenti. Nell’ultimo triennio, infatti, il 20,8% dei partecipanti è costituito da donne, sia a valere sul Conto formazione, sia a valere sugli Avvisi del Fondo, contro un 79,2% costituito da uomini. In valori assoluti, sono stati infatti oltre 20mila gli uomini formati, contro le circa 5mila donne, su un totale di poco meno di 80mila dirigenti in servizio. Nelle aziende interessate, i dirigenti formati sono poco più del 40% dei dirigenti in forza: solo 1 su 4 di loro è una donna.
Rispetto alla dimensione aziendale, sono prevalentemente le grandi imprese a favorire la partecipazione delle donne alle attività formative, ma anche in questo caso il percorso è ancora lungo: anche nelle grandi imprese, infatti, solo il 22,2% dei dirigenti formati è donna. Emerge inoltre con chiarezza anche una specifica criticità territoriale: non solo, infatti, il 77% delle imprese aderenti a Fondirigenti è localizzata nel Nord del Paese, il 15% al Centro e solo l’8% al Sud, ma tale percentuale scende ulteriormente al 4% tra le aziende che attivano la formazione avvalendosi del finanziamento di Fondirigenti (contro un 81% al Nord): ma, soprattutto, solo il 28% delle imprese che fa formazione al Sud coinvolge in tale attività le donne dirigenti, contro il 46% del Centro e il 35% del Nord.
L’Avviso in pillole
L’Avviso propone diversi ambiti di intervento focalizzandosi non solo sui temi maggiormente legati a priorità di politica industriale, ma anche sull’investimento nelle competenze manageriali necessarie per supportare le aziende nella gestione del cambiamento organizzativo, produttivo ed economico. Nello specifico, le Aree di intervento riguardano i seguenti temi: Sostenibilità ambientale e sociale, Transizione digitale, Gestione dei rischi e delle crisi, Competenze per il cambiamento, Diversity & Inclusion (donne e giovani). Destinatari dell’iniziativa sono esclusivamente le dirigenti donne occupate presso le aziende aderenti a Fondirigenti. Altre figure manageriali possono essere previste esclusivamente in qualità di uditori: imprenditori, manager, giovani manager.
L’accesso all’Area riservata per la presentazione delle proposte sarà disponibile a partire dalle ore 12 del 14 novembre 2022 fino alle ore 12 del 18 gennaio 2023. Come per i precedenti Avvisi, i piani formativi saranno sottoposti ad una Commissione di valutazione esterna appositamente nominata dal Cda, per premiare la qualità degli interventi, secondo i criteri di valutazione illustrati nel Regolamento, consultabile nella sezione riservata all’Avviso 2/2022 sul portale www.fondirigenti.it.