
L’attenzione per le startup “verdi” è uno dei punti cardine della Fondazione Mai, che anche quest’anno non farà mancare ad Ecomondo, in programma a Rimini dall’8 all’11 novembre, il proprio supporto alle nuove realtà imprenditoriali.
L’istituto, infatti, già nel 2016 si è dimostrato attento alle startup del settore green collaborando al Bando “Start to Be Circular”, promosso dalla Fondazione Bracco, che aveva l’obiettivo di promuovere la transizione verso una crescita sostenibile attraverso iniziative imprenditoriali innovative che impattassero su importanti fasi del ciclo economico-produttivo. La Fondazione ha proseguito nel suo impegno e collabora ormai da diverso tempo con Ecomondo proprio per dare massima visibilità alle startup che operano nella green economy e aiutarle nella loro crescita: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile.
L’attività della Fondazione intende promuovere lo sviluppo di nuove imprese basate sulla ricerca e sviluppo promosse nello specifico da giovani in tutti gli ambiti operativi con particolare riguardo alle principali sfide che siamo chiamati oggi ad affrontare: digitale, salute, ambiente.
L’azione della Fondazione in Ecomondo, fiera specializzata nella green e circular economy nell’area euro-mediterranea giunta quest’anno alla 25esima edizione, è volta prevalentemente nel favorire l’incontro tra le startup green e le altre imprese presenti nazionali e internazionali. Si tratta di un appuntamento consolidato in Europa e nel bacino del Mediterraneo per l’innovazione tecnologica e industriale nell’ambito della transizione ecologica; quest’anno, poi, particolarmente decisa sarà l’impronta europea con un evento che ogni sei vede la presenza della Commissione europea.
Dati recenti mostrano la forte attenzione per il settore: 1 impresa su 3 ha effettuato eco-investimenti, 2 imprese su 5 sono nell’industria manifatturiera. Raccogliere la sfida ambientale richiede sempre innovazione, ricerca e competenze qualificate e aggiornate, per le quali è necessaria una forte azione di formazione continua.
In quest’ambito si segnala l’attività portata avanti da Fondimpresa, che ribadisce la propria attenzione all’ambiente stanziando 20 milioni di euro con l’Avviso 4/2022 a sostegno della formazione nelle aziende che si stanno adeguando alla trasformazione green o all’economia circolare.
L’obiettivo è “costruire” le professionalità che servono a sostenere tutti quei processi e percorsi per la tutela della biodiversità, per l’efficientamento energetico e per il perseguimento della decarbonizzazione, per la riduzione delle emissioni inquinanti nonché per lo sviluppo delle fonti energetiche alternative. Il tutto nell’ottica di un’economia circolare che valorizzi l’intero ciclo di vita dei processi e/o dei prodotti con una visione integrata, dove viene massimizzato il riutilizzo, il riciclo e il ricondizionamento dei materiali e prodotti allo scopo di prevenire e ridurre la formazione di rifiuti. Per generare cultura e consapevolezza del cambiamento, fondamentale è il ruolo della formazione, un supporto importante in particolare per le startup.