Berlino – La competitività dell’industria sia al centro di un’Europa più coesa: è questo il messaggio principale che arriva da Berlino al termine del quinto Business Forum Trilaterale tra Confindustria, Bdi e Medef.
Il 28 e 29 settembre i vertici delle tre principali associazioni industriali europee si sono incontrati per ribadire la loro visione comune sul futuro dell’Europa e della sua economia, raccogliendo le proposte emerse nei due giorni di confronti in una dichiarazione congiunta che traccia la strada da seguire per il prossimo futuro.
Creare il contesto adatto a favorire gli investimenti e la crescita della competitività europea è la prima priorità sulla quale si sono allineati i presidenti Carlo Bonomi (Confindustria), Siegfried Russwurm (Bdi) e Patrick Martin (Medef). Sullo sfondo le grandi sfide tecnologiche con paesi come Stati Uniti, Cina e India, e il compimento della transizione verde e digitale. In tal senso, la necessità condivisa emersa dai colloqui è stata quella di un’Europa più integrata e cooperativa, in grado di dotarsi di un quadro di governance capace di sostenere una vera politica industriale europea. Di conseguenza anche maggiore flessibilità e pragmatismo per i bilanci degli Stati membri, concentrando l’attenzione sulla spesa primaria netta. Regole più semplici, ma condivise da tutti, con percorsi di aggiustamento a medio termine per i singoli paesi al fine di garantire finanze pubbliche sostenibili in tutta l’Ue.
Inoltre, è stata espressa anche l’esigenza di adottare politiche e piani d’azioni a livello europeo basati su adeguate valutazioni dei rischi e stime che ne misurino l’impatto sulla competitività.
Non è mancata una considerazione sulla sicurezza, soprattutto alla luce dell’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e le sue conseguenze sul tessuto economico e sociale dell’Unione europea, come l’inflazione e il prezzo dell’energia. Da qui anche il bisogno di investire di più sull’industria della difesa in ottica comune, come anche di sostenere la ricerca e l’innovazione nella direzione di una maggiore autonomia strategica europea.
Sul piano della sostenibilità, le tre associazioni chiedono una riforma rapida e ambiziosa del design del mercato elettrico dell’Ue per sostenere il nuovo mix di fonti di energia che servirà a decarbonizzare l’Europa.
Sulla dimensione globale che il mercato unico deve mantenere e al fine di assicurare il successo della transizione verde e digitale, le voci imprenditoriali dei tre più grandi paesi manifatturieri d’Europa hanno ribadito l’importanza di stipulare nuovi accordi commerciali e sulle materie prime con America Latina, Asia-Pacifico e Africa, e di rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti.
Semplificare le procedure amministrative per migliorare le competitività delle aziende è stato un altro tema chiave dell’incontro. I dati citati nella dichiarazione congiunta riportano infatti che nell’ultima legislatura l’Unione europea ha imposto alle imprese europee 5.422 pagine di testi aggiuntivi e 850 nuovi obblighi, di fatto rendendo il clima per gli investimenti nell’Ue meno favorevole rispetto ai concorrenti globali.
Infine, in vista delle prossime elezioni europee di primavera, le tre associazioni hanno convenuto su una serie di punti programmatici rivolti ai rispettivi leader politici per affrontare al meglio le sfide europee dei prossimi cinque anni.
- In campo politico, devono essere compiuti tutti i passi necessari per una più profonda integrazione politica, per istituzioni efficaci e per un più forte ricorso al processo decisionale a maggioranza.
- In campo economico, occorre sviluppare e attuare pienamente un approccio strategico all’autonomia e alla sicurezza.
- Nella transizione ecologica, occorre promuovere la leadership e la competitività europea nelle principali tecnologie pulite.
- In campo digitale, occorre promuovere gli investimenti in nuove soluzioni, modelli di business e tecnologie digitali.
- Negli affari internazionali, l’Europa deve impegnarsi per una forte cooperazione transatlantica, lavorare per realizzare accordi commerciali di alto valore e difendere i propri interessi da pratiche distorsive del mercato. L’Europa deve coinvolgere maggiormente i partner democratici di tutto il mondo nel rafforzamento dei suoi legami internazionali e della sua resistenza interna.
“Bdi, Confindustria e Medef invitano i rispettivi leader politici ad affrontare con il massimo impegno la complessa agenda europea e a adoperarsi per un ruolo di primo piano nel garantire la sicurezza, la prosperità e la sovranità dell’Europa. I nostri tre paesi e l’Ue hanno i mezzi, le risorse e le capacità politiche necessarie per perseguire con successo questi obiettivi il cui raggiungimento richiederà decisioni di ampia portata sulla governance e sulle politiche europee”, riporta la dichiarazione congiunta firmata dai presidenti Russwurm, Bonomi e Martin, che ribadisce l’impegno delle tre più grandi industrie europee a collaborare in maniera sempre più proficua e congiunta per il futuro dell’Europa.
(Per le foto copyright Christian Kruppa Photojournalist)