“Ex Africa – storie e identità di un’arte universale” è il titolo della mostra che si tiene a Bologna fino all’8 settembre presso il Museo archeologico. Non si tratta di una mostra etnografica, bensì di un modo per raccontare mille anni di storia dell’arte, un’arte universale, appunto.
I due curatori sono Ezio Bassani e Gigi Pezzoli, con il contributo di studiosi italiani e stranieri. La mostra è stata dedicata alla memoria dello stesso Bassani, scomparso improvvisamente durante i lavori del progetto e figura alla quale si deve la diffusione della conoscenza dell’arte africana nel nostro Paese. Si tratta senz’altro di un imperdibile appuntamento di cultura ma anche di conoscenza del Continente africano, con prestiti eccezionali provenienti dai maggiori musei e collezioni internazionali, che avrà Bologna come unica sede espositiva.
“Ex Africa presenta il valore dell’arte africana, ricostruendone il contesto storico e culturale da cui essa trae origine, giungendo alla eredità e influenza nella pittura europea d’inizio Novecento con il primitivismo e la cosiddetta Art Nègre, fino a toccare gli ambiti dell’arte contemporanea africana” così si legge nella presentazione della mostra.
Una grande esposizione artistica, la più ampia, per la precisione, che sia mai stata realizzata in Italia su questa tematica, il cui scopo è conoscere per riconoscere.
Straordinaria sintesi delle varie correnti artistiche e storiche presenti alla mostra, l’iconica foto in bianco e nero di Man Ray del 1926 è stata scelta come immagine di copertina.