
Arrivata quasi alla soglia dei cento anni d’attività, la Simone Gatto – 29 milioni di euro di fatturato nel 2022 a fronte di 50 dipendenti – dal 1988 ha stabilito il proprio quartier generale in contrada San Biagio a San Pier Niceto, in provincia di Messina, per poi aumentare progressivamente la presenza nel settore della produzione di olio essenziale estratto dagli otricoli presenti nella scorza degli agrumi e in quello dei succhi di frutta. L’olio, usato anche nel campo dell’aromaterapia, viene venduto principalmente a grandi case profumiere e costituisce il core business della Pmi siciliana, giunta alla quinta generazione dopo aver preso origine, tanti anni fa dall’idea imprenditoriale di Salvatore Gatto.
“Il nostro è un impegno commerciale che si divide sostanzialmente in due rami aziendali. Per il 60% forniamo le aziende profumiere, per la maggior parte francesi ma anche multinazionali del settore, mentre il restante fatturato, in ordine di importanza, viene dalla vendita di succo di limone, mandarino, arancia rossa e bionda, bergamotto e pompelmo – spiega Rovena Raymo (nella foto in alto), responsabile del settore vendite e marketing di Simone Gatto –. In particolare, i succhi rimangono all’interno dei confini europei, con buona richiesta pure da Giappone e Australia per un’esportazione complessiva verso 27 paesi del mondo”.

PROCESSO DI SPREMITURA
Per trarre il meglio dagli agrumi coltivati in Sicilia e Calabria – i limoni a Siracusa e Acireale, l’arancia rossa nella zona dell’Etna, mentre il bergamotto solo nei dintorni di Reggio Calabria –, Simone Gatto utilizza macchinari più complessi rispetto alla concorrenza sia locale che internazionale. “Abbiamo insomma più linee di lavorazione, con macchine che spremono, grattano o pungono, come fa quella specifica americana, gli agrumi – sottolinea Raymo –. Vanno ad agire sulla scorza dando una resa differente tra loro e comunque qualitativamente notevole in termini olfattivi: ogni singolo macchinario ha un suo perché, quindi, regalando al processo produttivo e al prodotto finito quella diversificazione che ci ha fatto apprezzare dalla nostra clientela in tutti questi anni di attività”.
Molto attento anche alla sostenibilità ambientale, il team familiare che guida Simone Gatto ha ottenuto importanti certificazioni (tra cui l’FSA) in prima persona, aiutando pure imprese della propria filiera a dotarsi di attestazioni che danno sostanza ed ufficialità ai percorsi di identificazione agricola usati per garantire prodotti d’eccellenza. “Il tutto attraverso un progetto pilota, passaggio in pratica obbligato considerate le richieste spesso stringenti delle multinazionali con cui ci interfacciamo. Stiamo per prendere un’ulteriore certificazione, l’UEBT, simile alla FSA, che ci ha richiesto un marchio primario del mondo dei profumi, mentre abbiamo redatto il primo bilancio di sostenibilità aziendale già nel 2021, analizzando il nostro carbon footprint, come migliorare in un futuro prossimo ed altri aspetti del lavoro quotidiano. Inoltre ci prendiamo cura dell’ambiente con il trattamento delle acque reflue tramite depuratore a fanghi attivi, con l’utilizzo di rifiuti assimilabili a quelli urbani e di fanghi biologici, oltre a poter disporre di un generatore di vapore Gpl a basse emissioni”.
Nell’estate dello scorso anno, poi Simone Gatto ha anche arricchito la propria bacheca con la medaglia d’Oro Ecovadis (una delle più importanti piattaforme internazionali di rating della ecosostenibilità, ndr), altro riconoscimento arrivato nel quartier generale di San Pier Niceto per l’impegno dimostrato dalla Pmi siciliana nel campo della sostenibilità e delle procedure etiche.

I SUCCHI DI FRUTTA
L’ampia offerta messa sul mercato dall’azienda del messinese continua a suscitare interesse in una clientela di vario genere, a partire dal profumiere che apprezza le cosiddette “note di testa” generate dall’olio essenziale degli agrumi, cioè le fragranze e altre caratteristiche che si sprigionano dal prodotto appena viene spruzzato. “Nel portafoglio clienti di Simone Gatto c’è pure il gelataio che usa i nostri succhi per dare un sapore unico ai propri lavorati, il bar che se ne serve per arricchire di sfumature i cocktail e da circa tre anni abbiamo la gamma completa dei succhi freschi venduta nel circuito della Gdo”.
Ormai prossima ad un compleanno non certo banale, considerato che l’impresa siciliana ha visto la luce nel lontano 1926, la Simone Gatto si appresta a festeggiare come si conviene l’appuntamento centenario. “Negli ultimi tempi tra Covid-19, il fatto che nostro padre non è stato troppo bene, le ricorrenze in famiglia sono state celebrate in maniera abbastanza contenuta e ridimensionata – chiarisce Raymo –. Quindi abbiamo voglia di rifarci e avremo modo di organizzare tutto come merita”.
Intanto, nella sede della Pmi, si stanno pianificando anche progetti a più breve termine e, tra questi, ne spiccano alcuni legati alla cura dell’ambiente. “Stiamo per installare pannelli solari che ci daranno un raggio di manovra energeticamente più ampio e aiuteranno anche a ridurre i consumi, mentre ci serviremo di nuovi macchinari per migliorare l’efficienza e la performance degli impianti, magari provando ad aumentare pure la gamma dei prodotti”, conclude Rovena Raymo.