Negli ultimi anni la pandemia prima e il conflitto russo-ucraino poi hanno inciso profondamente sul sistema economico mondiale, portando cambiamenti strutturali che hanno finito per agire da acceleratore sulle trasformazioni in atto all’interno delle filiere e delle catene globali del valore. Abbiamo assistito a un riassetto dei rapporti economici tra le diverse aree geografiche del pianeta, con risvolti di carattere geopolitico che stanno orientando le politiche industriali dei governi, generando ancora più incertezza nelle strategie di crescita e di sviluppo delle imprese. Per un Paese esportatore come il nostro, con una manifattura così profondamente innestata nelle filiere globali, è fondamentale saper intercettare i cambiamenti, cogliendone tutte le opportunità.
L’economia mondiale sta vivendo una nuova fase: come mutano le geografie di filiera e le politiche di acquisto e approvvigionamento delle grandi industrie manifatturiere? Quali opportunità si aprono per le Pmi italiane e come coglierle?
Per provare a rispondere a queste domande “Piccola Industria Confindustria ha deciso di organizzare – ci spiega il vice presidente per l’Internazionalizzazione, Gian Luigi Zaina – un incontro (il primo di un ciclo di 3, ndr) a Bologna il prossimo 7 settembre. Vogliamo avviare un confronto con i vertici del procurement dei grandi gruppi che appartengono alle principali economie e operano nei settori di esportazione delle Pmi italiane. Come Piccola Industria – prosegue Zaina – riteniamo indispensabile capire come la riconfigurazione delle catene globali di fornitura incida sulle politiche di acquisto dei grandi player mondiali e, di conseguenza, quali sfide e opportunità si aprono per le nostre Pmi. Per questo abbiamo deciso di organizzare, in collaborazione con AHK Camera di Commercio Italo-Germanica e Fondirigenti, il primo incontro proprio con il principale partner commerciale italiano, la Germania”.
Nel 2022 i rapporti economici bilaterali tra i nostri due paesi sono cresciuti del 18,2% per un valore di circa 168,5 Mld/€, numeri che rappresentano un nuovo record rispetto a quello registrato nel 2021 pari a 144 Mld/€. Mentre, però, la Germania è il primo mercato di esportazione del nostro Paese (77,5 Mld/€), l’Italia si posiziona solo al sesto posto tra i fornitori e i mercati di destinazione dell’export tedesco. “Nei prossimi anni – conclude Zaina – dovremo lavorare tutti insieme per colmare questo gap: l’incontro di Bologna sarà un primo importante passo per capire come dovranno agire in futuro le nostre imprese”.
L’evento si svolgerà nell’ambito della decima edizione di Farete, la manifestazione per le imprese organizzata da Confindustria Emilia. Per iscriversi cliccare qui.