Accade in terra scaligera, a Verona, dove, grazie all’accordo siglato tra Cartiere Saci Spa e Contarina Spa (Lovadina di Spresiano, in provincia di Treviso), i pannolini vengono raccolti e trattati ottenendo tre distinte materie prime: cellulosa, plastica e polimero super assorbente, pronti per essere riutilizzati. I pannolini, raccolti a Km 0 in appositi contenitori dalle famiglie aderenti al progetto, arrivano a Contarina Spa dove vengono trattati e sterilizzati, con tecnologia FaterSmart, in un impianto, unico al mondo, di trattamento e recupero dei materiali componenti i prodotti assorbenti per la persona.
Un progetto pilota che ad oggi ha visto l’adesione di oltre 300 famiglie che hanno raccolto 60 tonnellate di pannolini, in sette mesi, dalle quali sono state estratte nove tonnellate di cellulosa sterilizzata (150 kg/ton) che ha potuto divenire nuova carta grazie a Cartiere Saci, leader europeo nella produzione di carta da imballaggio a partire da materia prima 100% riciclata.
Con 120mila tonnellate di carta da imballaggio all’anno, prodotte in due stabilimenti (Verona e Carmignano di Brenta) grazie a un team di 150 dipendenti che operano su tre macchine continue (PM Paper Mill), Cartiere Saci realizza carte per imballaggio flessibile, sacchetti, carta per onda per diversi settori merceologici.
Al timone dell’impresa vi è Lorenzo Poli che, nel 2000, ne assume la direzione con la carica di Ceo, succedendo al padre Mario Poli, fondatore dell’azienda nel 1959, al quale è intitolato l’omonimo premio per promuovere e favorire la formazione dei giovani nell’industria cartaria. Passione e impegno per la formazione dei giovani “cartai” trasmessa al figlio Lorenzo che dal 2017 è presidente di AFC – Associazione per la promozione della formazione cartaria – e dal giugno scorso è anche presidente di Assocarta (Confindustria).
Di Mario Poli, negli anni ‘70, l’intuizione portata avanti dal figlio “che un domani l’ecologia e il rispetto dell’ambiente avrebbero dominato sull’evoluzione industriale del sistema”. Parole di attenzione al capitale naturale che ci circonda, che risuonano più che mai attuali in questo periodo. “La cartiera – spiega Lorenzo Poli – è parte attiva di un ecosistema essenziale e circolare, che in una fase straordinaria come questa ha saputo continuare a svolgere i suoi tanti mestieri: la produzione di molteplici tipologie di carte, dall’imballaggio all’alimentare, dall’igiene all’informazione, continuando nel suo ruolo chiave di riciclatore nell’ambito del sistema dell’economia circolare nazionale”.
Cartiere Saci pone massima attenzione al risparmio di risorse primarie come acqua, energia e materie prime. Grazie all’utilizzo combinato di un impianto di depurazione anaerobico e aerobico, l’azienda è in grado di garantire il rispetto delle più severe leggi ambientali nel campo del trattamento delle acque, auto-depurando completamente l’acqua consumata. Massima è l’attenzione al risparmio energetico grazie ai due cogeneratori ad alto rendimento, a una caldaia e turbina a contropressione e ai pannelli fotovoltaici, che consentono così di produrre una parte di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Le diverse certificazioni di prodotto, oltre alla ISO 14001, mostrano come le emissioni in atmosfera siano costantemente monitorate. L’azienda opera sotto Emission Trading System (ETS) e con certificazione Carbon Trust Standard. Il nuovo “record” di risparmio energetico misurato nel 2020 corrisponde a un risparmio di 1.000 tonnellate di CO2 emessa e 1.100 MW/h di elettricità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La produzione di carte 100% riciclate permette il riutilizzo della carta da macero. La selezione delle tipologie e delle caratteristiche delle materie prime e il know how nella lavorazione delle fibre portano Cartiere Saci ad essere tra le aziende leader nel recupero e riciclo della carta, garantendo prodotti di elevata qualità.
Cartiere Saci, infine, ha effettuato importanti investimenti per la riduzione degli scarti. Possiede infatti un impianto unico in Europa per il trattamento della plastica presente nelle carte da macero, che permette il riuso della stessa per la produzione di manufatti o altre applicazioni, evitandone così lo smaltimento. Un’ulteriore opportunità di salvaguardare l’ambiente.