Le imprese a gestione familiare generano l’80% del Pil e rappresentano l’85% della realtà imprenditoriali del Paese. È quanto afferma l’Aidaf, ovvero l’associazione italiana delle aziende familiari, che sottolinea come le stesse debbano adeguarsi ai cambiamenti del mercato e della società, adottando processi di innovazione e managerializzazione, aprendo il capitale e investendo con costanza in ricerca e sviluppo. C’è un dato che tuttavia preoccupa ed è il fatto che, secondo l’Osservatorio Aub (Aidaf, Unicredit e Bocconi) in Italia le aziende guidate da imprenditori con più di 70 anni è pari al 27%. Un numero che deve far riflettere e comprendere come il passaggio generazionale sia un tema prioritario.
A tenere alta l’attenzione su questo aspetto contribuisce da anni il Premio “Di padre in figlio”, un’iniziativa realizzata con il supporto scientifico della Liuc Business School – attraverso il Family Business Lab diretto dai docenti Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti – e che quest’anno è promosso da Credem Euromobiliare Private Banking e da Pirola Corporate Finance, con il patrocinio di Unioncamere e di Ca’ Foscari Alumni, una tra le maggiori associazioni di laureati tra gli atenei europei.
Per la XIV edizione presidente di giuria sarà l’imprenditrice Marina Salamon, che spiega: “È certamente importante accendere un faro come il ‘Premio di padre in figlio’ sul grande tema del passaggio generazionale nel sistema della Pmi. Per questo sono onorata di essere stata chiamata a presiedere la giuria di questa nuova edizione, che offrirà un nuovo spaccato della realtà imprenditoriale italiana”.
Assieme a lei vi saranno autorevoli esponenti del panorama economico, finanziario, accademico e istituzionale – si legge nella nota stampa – ai quali spetterà il compito di valutare le candidature e decretare i vincitori per ciascuna delle otto categorie, ovvero: Apertura del capitale e/o della governance; Donne al comando; Fratelli al comando; Giovani imprenditori; Innovazione; Internazionalizzazione; Piccole imprese; Storia e tradizione.
Sono candidabili imprenditori di società, almeno alla seconda generazione, con sede legale in Italia e che abbiano un fatturato uguale o superiore ai 10 milioni di euro.
Per informazioni e per compilare il form, visitare il sito www.premiodipadreinfiglio.it