Sono istantanee, spesso emozionanti per la semplice, immediata carica di suggestioni che portano con loro, le immagini che stanno a poco a poco arricchendo l’Archivio della vacanza italiana, progetto promosso da Federturismo Confindustria e Artix, con la curatela di Marco Panella. Un piacevolissimo viaggio all’indietro fino ai primi del Novecento, che permette di ripercorrere, con l’aiuto di memorie fotografiche familiari e d’impresa, la trasformazione del Paese verso il digitale. Ricerca che può contare anche sul supporto di un immaginario popolare alimentato da rotocalchi, cinema e musica.
“È un vero piacere – ha detto la vicepresidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – poter ripercorrere insieme, grazie a queste belle immagini, quasi cent’anni di vacanze e di viaggi degli italiani, fatti di mete, mezzi di trasporto ed emozioni. Immenso patrimonio che va valorizzato e messo a frutto, uno spaccato di vita che ci aiuta a riflettere sulla nostra storia e sulla strada fatta assieme. Per andare oltre, come imprese e come Paese”.
L’obiettivo di chi ha pensato di rendere fruibile a tutti l’Archivio della vacanza italiana è principalmente quello di proporlo come asset culturale intangibile del Paese, valorizzando iconografia, estetica, design e immaginario regalateci nel tempo da viaggi e vacanze. Solo nel 2018, l’Italia ha registrato 62 milioni di ingressi (per diverse motivazioni di viaggio) nel proprio territorio, un grande flusso che incide sul Pil per circa il 13%, oltre a costituire un modello culturale di bellezza, ricco di storia, arte, paesaggi e buon cibo.
“Con il gruppo tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria abbiamo deciso di aderire alI’iniziativa consapevoli che, attraverso il linguaggio universale delle immagini, si potranno ripercorrere pezzi inediti di storia e di tradizioni del nostro Paese – ha sottolineato Renzo lorio, presidente del gruppo tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria –. Da un lato contribuiremo alla campagna di promozione all’interno del sistema associativo affinché questa, per le imprese sia I’occasione per far vivere, in forme nuove, il proprio patrimonio documentale, dall’altro supporteremo il progetto come efficace operazione di storytelling nazionale”.
L’archivio della vacanza italiana si propone di rendere fruibile l’immenso e, per la maggior parte, inesplorato giacimento culturale delle fotografie familiari – dal turismo d’élite sino alla villeggiatura di massa degli anni Sessanta, ma anche weekend e soggiorni brevi –, dando visibilità pure all’iconografia sociale d’impresa. Quel welfare aziendale ante litteram che si basava su colonie estive e dopolavoro.
“Nel gennaio prossimo, sui social e tramite i nostri media partner, rivolgeremo agli italiani la prima Call for Memory – ha spiegato Marco Panella –, un canale di collaborazione che rimarrà aperto fino ad aprile. In questo modo si andrà a costituire il primo nucleo deIl’Archivio della vacanza italiana, che contiamo di mettere online nel giugno del 2020”.