
Andare all’università per fare impresa e innovazione in Africa. Mondi apparentemente lontani che dialogano insieme per fare e dare formazione imprenditoriale, aprendo la strada ad una next generation di imprenditori per fare business in Africa e con l’Africa. L’Università di Bologna, le imprese, le istituzioni, i tutor e gli startupper si mettono insieme per fotografare l’Africa che cambia, con una visione coerente con i trend 2021 e gli effettivi bisogni dei 54 paesi del continente, aggregando dati e informazioni utili e necessari per il lavoro degli startupper.
È l’obiettivo dell’incontro “Alma Mater con l’Africa – progetti e partnership per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile” che si svolge da Bologna il 27 novembre alle ore 18.00 nell’ambito della Notte europea dei ricercatori 2020, dedicata quest’anno alle soluzioni che la ricerca può fornire come risposta ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un talk a più voci sul continente dove tutto è smisurato, dalla demografia alle città, dalla sua estensione geografica agli 80mila km di confini commerciali che cadranno a partire dal 1° gennaio 2021 con l’entrata in vigore della Zona continentale africana di libero scambio.
Sul versante della formazione in particolare, l’Alma Mater, insieme ad altri cinque prestigiosi atenei italiani fa parte della “Fondazione Italian Higher Education with Africa” per promuovere l’internazionalizzazione degli atenei africani. Ma i legami dell’Università di Bologna con l’Africa e la sua azione per lo sviluppo del continente vengono da lontano, con una presenza ormai costante di oltre 900 studenti provenienti da diversi paesi africani iscritti ai corsi dell’Alma Mater e consolidate relazioni con più di 50 università ed enti di 15 stati africani.
L’incontro è costruito in due parti, la prima di quadro istituzionale-economico e la seconda più focalizzata sui temi della ricerca e del ruolo dell’università rispetto alle varie possibilità di interazione in Africa e con l’Africa.
Sarà Giovanni Ottati, presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, ad esprimere la visione delle imprese che da tempo hanno scelto, con convinzione, di lavorare in Africa, portando anche la visione di una business community che da tempo ragiona in controtendenza agli stereotipi della narrativa italiana sull’Africa, diventando così di fatto brand ambassador dell’Italia industriale in Africa.
Alla fine dell’incontro è prevista la consegna alla startup Bioverse Srl del Prize 2019, assegnato nell’ambito del progetto StudENT for Africa, il programma dell’Alma Mater per lo sviluppo dell’imprenditorialità studentesca che sostiene la realizzazione di idee imprenditoriali innovative per creare sviluppo economico e sociale nei paesi africani.
Per partecipare ci si può iscrivere fino alle ore 12 del 27 novembre sul sito dell’incontro, al link https://eventi.unibo.it/almamater-con-africa-2020/iscrizioni.
È possibile accedere anche dalla piattaforma della “Notte dei Ricercatori” al link https://notte-dei-ricercatori.sharevent.it/it-IT . Basterà poi cliccare sulla voce “Stand Virtuali” e selezionare quello di “Alma Mater con l’Africa” per il link diretto al webinar.