
Il divario tra l’offerta e la domanda di lavoro in Italia è stimato intorno al 45% (Sistema informativo Excelsior, 2022). Colmare questo gap sembra essere la missione assunta dagli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), istituiti nel 2019, con il fine di promuovere l’occupazione, in particolare giovanile, e di rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza che, a partire dalle esigenze di innovazione e sviluppo del sistema di istruzione e ricerca, sia in grado di far fronte ai processi di innovazione tecnologica in atto, e recentemente oggetto di riforma (Legge 15 luglio 2022, n. 99[1]).
Indire già da molti anni contribuisce, con dati e testimonianze raccolte sul campo, ad analizzarne il funzionamento, le diverse innovazioni di tipo organizzativo, didattico, tecnologico messe in atto dalle Fondazioni ITS, definirne le componenti del modello di gestione, innovazione e sviluppo del sistema terziario professionalizzante degli ITS Academy, sostenendo il sistema nel rispondere alle sfide in atto.
L’ultimo monitoraggio nazionale[2], realizzato da INDIRE su committenza del ministero dell’Istruzione e del merito, presenta risultati significativi sia sul dato dell’occupazione che del successo formativo: l’86,5% dei diplomati, di cui il 93,6% in coerenza con il percorso di studi, ha trovato occupazione ad un anno dal diploma. Una crescita esponenziale, dal 2013, dei diplomati, anno in cui gli occupati erano 860, ma con un tasso di occupazione che non è mai sceso oltre il 78% (tabella1).
TABELLA 1 – DIPLOMATI E TASSO DI OCCUPATI A UN ANNO DAL DIPLOMA DEI PERCORSI MONITORATI NEGLI ANNI 2015 – 2023 (VALORE ASSOLUTI E % OCCUPATI)

FONTE: INDIRE, BANCA DATI NAZIONALE ITS ACADEMY
Gli ITS Academy propongono oggi un modello organizzativo e didattico basato su tre parole chiave: flessibilità didattica, agilità ed autonomia[3]. Un modello che, pur operando, ancora in contesti numerici contenuti, prende in carico lo sviluppo di competenze tecniche e di natura più estesa (soft) richieste dalle diverse filiere produttive.
Nel monitoraggio dei percorsi terminati nel 2021 le ore medie di stage svolte dagli ITS Academy sono il 42,8% (a oggi è obbligatorio svolgerne almeno il 30%)[4] del monte ore complessivo (figura 1). Le ore di teoria comprendono un numero di ore di attività in laboratorio e di insegnamenti in modalità di apprendimento di tipo laboratoriale che emulano o simulano i processi di lavoro (per il 28,2% in laboratori di imprese), trattando applicazioni di nuove tecnologie digitali: nel 70,5% dei percorsi sono state utilizzate tecnologie abilitanti 4.0. Con un trend in crescita significativa, dal 2017 al 2022, dal 18,0% al 70,5%.
I dati sull’uso e la funzionalità delle tecnologie abilitanti 4.0, le ore di formazione dedicate ad una didattica esperienziale o ancor più operativa con la centralità di stage e laboratori, più in generale il complesso adattamento e ricorso ai bisogni delle imprese con la provenienza dei docenti e in generale la relazione con le imprese, ricercando sinergie con imprese meglio strutturate, permettono di mantenere negli anni valori significativi nelle performance di valutazione.
FIGURA 1– ORE DI STAGE, ORE DI TEORIA IN LABORATORI DI IMPRESE E DI RICERCA, ORE DEI DOCENTI DAL MONDO DEL LAVORO PERCORSI TERMINATI NEGLI ANNI 2015 – 2023 (VALORE ASSOLUTI E % OCCUPATI)

FONTE: INDIRE, BANCA DATI NAZIONALE ITS ACADEMY
Si tratta di elementi che configurano gli ITS Academy come un sistema distintivo nell’intercettare l’innovazione nel campo delle tecnologie digitali e delle metodologie di apprendimento e di sviluppo di competenze per il lavoro e che risultano tutti reciprocamente funzionali e interdipendenti rispetto al criterio ordinatore del compito che gli ITS Academy devono assolvere: la buona occupazione.
All’interno di questo possibile modello permangono, comunque, alcune attenzioni che i monitoraggi e le ricerche più a carattere qualitativo hanno posto come prioritarie per l’evoluzione del modello stesso. In particolare, il monitoraggio 2023[5] evidenzia la necessità di ripensare l’assetto societario iniziale delle Fondazioni ITS mirate a svolgere una “determinata funzione sociale (…)” (P. Druker) e non a rendere le partnership fini per esempio a sé stesse.
FIGURA 2 – IL MODELLO FORMATIVO DEGLI ITS ACADEMY

FONTE: INDIRE
Sintesi dell’articolo pubblicato su RPE – Giugno 2023. Per scaricare il capitolo integrale cliccare qui
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Nota sull’autrice:

ANTONELLA ZUCCARO
Antonella Zuccaro, primo ricercatore INDIRE, è responsabile della struttura di ricerca dedicata alla formazione terziaria professionalizzante e dei modelli di sviluppo delle competenze per il mondo del lavoro.
[1] Pubblicato su G.U. 26 luglio 2022, n. 173.
[2] Zuccaro, A. (a cura di), Istituti Tecnologici Superiori – Monitoraggio nazionale 2023, INDIRE, Firenze, 2023.
[3] Nel rispetto degli standard minimi.
[4] Standard minimo previsto dalla normativa precedente. La legge n.59 indica 35% per lo stage e per ≥60% del monte orario docenti del mondo del lavoro.
[5] Zuccaro, A. (a cura di), Istituti Tecnologici Superiori – Monitoraggio nazionale 2023, INDIRE, Firenze, 2023.