
La diversificazione economica è al centro della vostra azione politica. Quale tipo di competenza possono offrire le imprese italiane?

KHALID AL RUMAIHI
Il Bahrain sta perseguendo da oltre quarant’anni un programma di diversificazione economica di lungo periodo: siamo stati il primo paese del Golfo a scoprire il petrolio e anche il primo a voler intraprendere la strada della diversificazione. Il comparto non-oil, che ha registrato un incremento annuo del 4,7% nella prima metà del 2017, attualmente traina la crescita complessiva dell’economia del nostro Regno, insieme a grandi piani di investimento e importanti riforme normative. Stiamo continuando a percorrere questa strada e quindi sappiamo di dover attrarre competenze da tutto il mondo.
L’Economic Development Board ritiene che via sia un grande potenziale per l’Italia industriale e opportunità in una ampia gamma di settori quali manifatturiero, logistica, turismo, Ict e servizi finanziari. L’Italia è famosa per la sua industria manifatturiera e vorremmo portare l’esperienza italiana nei beni di consumo, food, moda e design nei paesi del Golfo attraverso il Bahrain, ponte naturale verso l’area Mena (Medio Oriente e Nord Africa, ndr). Le imprese italiane possono contare al nostro interno su un country manager specificatamente assegnato.
Quale può essere l’interesse a investire da voi? Quali le opportunità per le Pmi?
La regione del Golfo è in una fase di trasformazione economica che sta creando un ampio ventaglio di opportunità per il business di tutto il mondo. Il Bahrain si trova strategicamente al centro di questo mercato, collegata con un ponte con l’Arabia Saudita, ed è quindi un punto di ingresso privilegiato per accedervi.
Grazie a bassi costi di insediamento e di operatività, l’intera proprietà estera in molti settori, una manodopera bilingue altamente formata, per la maggior parte impiegata nel settore privato, il Bahrain offre un ambiente legale e normativo che soddisfa le necessità del business internazionale.
E poi?
Quello che contraddistingue il Bahrain è l’importanza attribuita agli imprenditori e la necessità di alimentare e sostenerne le iniziative in tutte le tappe del loro percorso. Il risultato è che il settore pubblico e privato hanno lavorato insieme per realizzare un ecosistema di supporto, a normativa flessibile, che permette agli imprenditori di testare le loro idee in un mercato omogeneo.
Recentemente, per esempio, abbiamo realizzato un “perimetro normativo protetto” per incoraggiare le imprese del settore fintech a testare le loro soluzioni innovative prima di iniziare la loro attività. Da poco abbiamo lanciato “Bahrain Fin Tech Bay”, il più grande hub del settore nell’area. Il nostro paese è il luogo ideale per le startup locali e internazionali che vogliono sviluppare le loro idee nella regione del Golfo.