Sono 1.171 i piani formativi presentati per l’Avviso 1/2022 di Fondirigenti, per un totale di 14 milioni di euro, pari al doppio delle risorse stanziate. Sul piatto le risorse per supportare la “transizione resiliente”, con l’obiettivo di rafforzare le skill necessarie ai manager per affrontare le grandi transizioni in atto e supportare la competitività aziendale. L’elevata partecipazione testimonia che, in questa fase di profonda incertezza, le imprese sentono innanzitutto il bisogno di rafforzare le proprie dotazioni di competenze manageriali, e che i temi proposti dall’Avviso erano pienamente sintonizzati sulle loro esigenze.
Rispetto agli ambiti di azione proposti dall’Avviso, le imprese mettono in cima alla classifica l’acquisizione di competenze per la gestione del cambiamento (45%). Seguono le competenze per la trasformazione digitale, la gestione dei rischi e delle crisi e la sostenibilità. Significativa anche l’attenzione alla formazione delle nuove generazioni di leader, segno che l’inserimento di giovani talenti in azienda è sempre più considerato un elemento fondamentale di competitività e sviluppo. La richiesta media di finanziamento è stata pari a 11.900 euro rispetto alla soglia massima di 12.500 euro prevista dall’Avviso, mentre le ore complessive di formazione saranno 143.160 per 2.858 dirigenti.
La graduatoria dei piani formativi approvati sarà pubblicata alla fine di settembre sul sito di Fondirigenti.
“L’obiettivo di questo Avviso è fornire ai manager gli strumenti giusti per guidare le imprese, anche e soprattutto le Pmi, verso il cambiamento – spiega il direttore generale Massimo Sabatini – attraverso la definizione di strategie innovative capaci insieme di rafforzare la resilienza e favorire la trasformazione digitale e sostenibile delle imprese stesse. Un compito complesso, per il quale servono competenze trasversali, in termini di responsabilità organizzative, che consentano di interpretare nuovi trend e contesti in continua evoluzione: manager all’altezza di questi tempi così incerti, eppure così carichi di opportunità”.
A livello territoriale, il Nord Est ha fatto registrare i migliori risultati (al primo posto l’Emilia Romagna, seguita dal Veneto e dalla Lombardia). Buoni i risultati del Sud (prima regione la Campania) che, dal 7% dell’ultimo Avviso nazionale 1/21, sale all’11%.
Per la prima volta in tutte le regioni è presente la candidatura di almeno un piano formativo, un risultato reso possibile anche dalla costante azione di promozione e diffusione realizzata da Fondirigenti in questi mesi.
Buona la partecipazione delle Pmi, anche se sono soprattutto le grandi imprese a fare la parte del leone. E ottima la risposta in termini di piani formativi aggregati, opportunità messa a disposizione dal Fondo dopo la positiva esperienza dell’avviso settoriale dell’autunno 2021. Sono stati, infatti, ben 128 i piani aggregati presentati, con il coinvolgimento di 509 imprese, pari a poco meno della metà dei piani presentati. Una modalità particolarmente apprezzata e capace di intercettare le molteplici modalità di collaborazione esistenti tra le imprese, se è vero che buona parte di tali aggregazioni supera i confini regionali, lasciando intravedere filiere lunghe e collaborazioni complesse, che fanno la ricchezza del tessuto produttivo del nostro Paese.