
Nel 1992, quando un gruppo di dipendenti di un’azienda del settore decide di mettersi in proprio, licenziandosi, nasce la MEM Informatica con l’obiettivo di fornire soluzioni e servizi innovativi. Vent’anni fa, quando il binomio hardware-software è ancora imprescindibile, MEM decide di guardare lontano e scommettere sulla specializzazione del servizio software dove contano competenze e cultura tecnica personale. “Questa è stata l’idea che ci ha permesso di crescere e distinguerci sul mercato”, ci racconta Massimo Zara (in foto), amministratore e responsabile commerciale.

MASSIMO ZARA
Incontrate ostacoli operando in territorio sardo? L’azienda ha avuto contraccolpi durante questo anno di pandemia?
MEM Informatica ha avuto una buona crescita negli ultimi due anni, raggiungendo oltre 700 clienti, grazie alla scelta di espansione sul mercato sardo dei professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro e aziende) e degli enti pubblici.
È stata una scelta premiante. L’attività, inoltre, non ha subìto gravi contraccolpi dovuti alla pandemia. La nostra organizzazione aziendale prevede che tutti i dati siano sul cloud e questo permette a tecnici e addetti commerciali di lavorare indistintamente a prescindere dal luogo fisico in cui si opera.
Qual è il vostro progetto di punta per la Pubblica amministrazione?
DomosWeb.PA è il primo progetto in Italia interamente scritto sulla base delle normative legate all’accessibilità dei siti web per la Pubblica amministrazione. Non è un sito web classico, ma è una vera e propria procedura software che elabora le informazioni ricevute e le restituisce secondo gli obblighi normativi e le direttive AGID.
Inoltre, è supportato da una “Rete Domos”, che permette al cliente di ricevere newsletter informative, porre quesiti normativi, usufruire di corsi operativi pratici e tanti altri servizi. Il servizio è fornito “chiavi in mano”, e consente alla Pubblica amministrazione di liberarsi dalla gestione diretta di tanti aspetti tecnici come il rinnovo del dominio, il backup dei dati, le problematiche di disaster recovery, la gestione delle caselle e-mail, la sicurezza contro attacchi esterni e l’aggiornamento del codice sorgente sempre per garantire la sicurezza dei dati.
Al sito istituzionale, negli ultimi anni si è aggiunta DomoApp.PA, l’App istituzionale che, strettamente connessa al sito, si autoalimenta leggendone le informazioni e pubblicandole automaticamente nelle sue varie sezioni.
Le aziende e le pubbliche amministrazioni hanno dovuto affrontare in pochi mesi di pandemia importanti trasformazioni in termini di digitalizzazione. Quanta strada c’è ancora da fare e il digitale quanto può ancora sostenere il processo di semplificazione delle amministrazioni pubbliche?
Se partiamo dal concetto che, a livello europeo, con l’espressione “e-government”, ovvero amministrazione digitale, si è voluto identificare il processo di informatizzazione della Pa che la Commissione europea ha definito (“l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, coniugato a modifiche organizzative ed all’acquisizione di nuove competenze al fine di migliorare i servizi pubblici ed i processi democratici e di rafforzare il sostegno alle politiche pubbliche”, ndr), possiamo rispondere che il digitale, unito ad una forte attività di formazione per l’acquisizione di nuove competenze, è la strada maestra per la semplificazione della Pubblica amministrazione.