“L’innovazione fa parte del Dna dell’azienda ed è uno dei motivi alla base della nostra crescita costante. Ai clienti offriamo principalmente soluzioni, cerchiamo di dare loro quello a cui gli altri player sul mercato non hanno ancora pensato. Un processo continuo e impegnativo sul quale ogni anno investiamo molte risorse”. Parole, quelle dell’amministratore delegato di Osai Automation Systems Fabio Benetti, che fotografano il modus operandi dell’impresa di Parella, in provincia di Torino, impegnata su larga scala nel settore dei sistemi per l’automazione industriale.
Offerta “non da catalogo”, come ama sottolineare Benetti, in grado di soddisfare ad ampio spettro i fruitori del lavoro dell’azienda canavese – che nel 2020 ha ricavato 31,94 milioni di euro dalle vendite, a fronte di 190 dipendenti –. “Andiamo dalla componentistica di alto contenuto tecnologico per l’automazione nel mercato automotive, come anche quella nel campo dell’elettronica, dei semiconduttori, giroscopi e sensori in particolare, e poi ci occupiamo di trovare soluzioni pure per il mondo delle auto elettriche. Un settore in rapido divenire a cui garantiamo il portafoglio tecnologico necessario per automatizzare quel tipo processo produttivo”.
Questo impegno all’Osai è valso, tra le altre cose, l’inserimento tra le 400 aziende italiane che, negli ultimi tre anni, hanno registrato la maggiore espansione economica. Un riconoscimento, quello di “Campione della crescita 2021” – premio promosso da Repubblica Affari e Finanza in collaborazione con l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (ente indipendente leader in Europa nelle indagini di qualità) – che riconosce alla Pmi canavese una crescita di fatturato del 16,1% nel triennio 2017-19. “Questi numeri ci hanno permesso di entrare a pieno titolo nella classifica, spingendoci anche a fare un ulteriore passo verso la quotazione in Borsa – spiega Benetti –. Scelta concretizzatasi lo scorso anno ma che parte da lontano, dalla strutturazione di Osai attraverso la diversificazione delle fonti di finanziamento. Nel 2020 abbiamo infine pensato fosse il momento giusto per entrare in Borsa: il Covid-19 ci ha creato problemi permettendoci, però, allo stesso tempo di concentrarci al meglio su questa attività parecchio impegnativa”.
Passaggio fondamentale e delicato per il futuro della Osai Automation Systems, che si è comunque rivelato un grande successo. “Avevamo un’ottima storia da raccontare ai mercati e la risposta della Borsa lo ha confermato. Abbiamo infatti avuto richieste cinque volte superiori al disponibile, oltre ad aver registrato l’importante crescita di un titolo passato dagli 1,5 euro degli esordi agli oltre 5 euro attuali. Gli investitori, insomma, continuano a scommettere su di noi”.
Un successo, anche a livello commerciale, che la pandemia non è riuscito a rallentare troppo, come chiarisce Fabio Benetti. “Lavorando molto con l’estero, ed in particolare nel Far East, già a gennaio 2020 conoscevamo i problemi che stava vivendo la nostra filiale cinese e ci siamo preparati per mettere a punto procedure che ci proteggessero dal Covid-19. Muoverci in anticipo ci ha portato a febbraio a mettere la maggior parte dei nostri dipendenti in smart working, garantendo la progettazione e, in parte, anche il livello produttivo. Sul piano commerciale la clientela ha continuato a sceglierci nonostante la situazione nel nostro Paese fosse precipitata, consentendo ad Osai di mettere assieme un primo semestre positivo dal punto di vista degli ordini”.
Nel frattempo, la Pmi piemontese porta avanti anche la missione dell’onlus “Carlo Ferrero”, associazione nata in nome del fondatore di Osai, scomparso nel 2015 all’età di 46 anni, e che opera in molteplici settori. Tra questi, attività di beneficenza, istruzione, formazione, sport dilettantistico, ricerca scientifica, oltre ad essere impegnata nella promozione di arte e cultura. “Assieme a Mirella Ferrero, sorella di Carlo e nostro presidente, abbiamo deciso di creare una onlus che potesse fare attività sociale sul territorio, mantenendo allo stesso tempo vivo il ricordo di una persona alla quale eravamo tutti molto legati. E tra le varie iniziative voglio ricordare ‘Spazio Blu’, luogo di incontro per le famiglie che hanno al proprio interno ragazzi autistici”, dice l’ad di Osai.
Nell’immediato futuro, invece, l’azienda canavese continuerà a concentrarsi sul progetto su cui investe già dall’anno appena trascorso. “Seguendo i canoni di un’economia il più possibile circolare stiamo realizzando un impianto automatico per il recupero dei componenti delle schede elettroniche in disuso. Metalli preziosi e rari se pensiamo al mondo legato, per esempio, alla produzione delle batterie per le auto elettriche”.