Abbiamo chiesto a Diana Bracco, Commissario Generale Padiglione Italia per Expo 2015 e presidente di Expo SpA, di fare per i lettori de L’Imprenditore un preconsuntivo della manifestazione.
È bello poter ripensare con soddisfazione a quanta strada si è percorsa e alle tante scelte fatte. Scelte che si sono rivelate giuste e lungimiranti.
L’Expo che oggi tutto il mondo ammira, è frutto di un lungo e faticoso lavoro preparatorio svolto insieme a tanti attori.
Già in fase di candidatura Camera di Commercio e Assolombarda, di cui ero presidente, avevano compreso che sul tema di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, si innestavano perfettamente le eccellenze del nostro sistema imprenditoriale nei settori dell’agroalimentare e dello sviluppo sostenibile e che la manifestazione avrebbe potuto essere un grande volano di crescita per tutta l’economia italiana. Con Carlo Sangalli ed Emma Marcegaglia avevamo capito che solo attraverso un impegno congiunto, e soprattutto mettendo in rete le nostre eccellenze, avremmo potuto non sprecare l’occasione che la vittoria del sindaco di Milano Letizia Moratti aveva messo a disposizione dell’intero paese. E così abbiamo fatto. Con una mole di lavoro e uno sforzo progettuale straordinario, realizzato anche in collaborazione con le imprese, il Sistema delle Camere di commercio, le Fiere, gli Operatori della mobilità e tutte le grandi confederazioni dell’agricoltura italiana, a iniziare da Coldiretti. Ricordo alcune iniziative che hanno affiancato i tavoli tematici di cui parliamo oggi: il Progetto Speciale Expo 2015 di Confindustria, cui hanno partecipato più di 300 aziende e associazioni; il Progetto Ict E015 lanciato con Assolombarda, Cciaa di Milano, Confcommercio e Unione del commercio, che sarà un lascito importante di Expo; il Roadshow “Expo Incontra le Imprese”, che ha avuto uno straordinario successo e che ha fatto tappa in tante città italiane, facilitando la conoscenza dell’evento sul territorio nazionale e diffondendo le opportunità per le imprese.
Oggi possiamo dire che quel lavoro ha pagato. Collaborando insieme, abbiamo davvero favorito la ripartenza dell’economia italiana.
È bello leggere sui giornali che il Fondo monetario internazionale parla di “sorpresa positiva dell’Italia”. In effetti da luglio il nostro paese è tornato a crescere mentre tutti gli altri hanno rallentato. Milano si è trasformata in un market place globale che sta offrendo la più ampia visibilità internazionale alle imprese che hanno deciso di partecipare.
In questi mesi abbiamo avuto centinaia di visite di cariche istituzionali a Palazzo Italia con oltre 60 Capi di Stato, circa 200 delegazioni business, migliaia di aziende registrate alla piattaforma online della Camera di commercio “Expo business matching”, centinaia di meeting bilaterali tra aziende italiane e straniere di tutti i settori produttivi in Fiera Milano, 500 incontri grazie al progetto Ice “Expo is Now” portato avanti in collaborazione con Confindustria e Assolombarda.
L’Expo ha funzionato come una gigantesca piattaforma per i rapporti di business e si è dimostrata un’occasione imperdibile per avviare relazioni d’affari che speriamo si prolunghino negli anni, con benefici per il sistema paese e per le nostre esportazioni. Inoltre abbiamo avuto la soddisfazione che tantissimi paesi espositori hanno scelto i propri fornitori pescando nell’elenco delle imprese italiane. Complessivamente l’Italia ha saputo cogliere appieno questa opportunità raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo dati: rilanciare l’immagine del nostro paese, accelerare l’internazionalizzazione delle nostre imprese, sostenere l’export e il turismo, dare opportunità ai giovani. Le statistiche ci dicono che, ad esempio, le filiere agroalimentari hanno fatto registrare un balzo in avanti nelle loro esportazioni. Fenomeno che fa il paio con i dati di questi mesi sul turismo. Secondo il Comune di Milano, da maggio a settembre i turisti in città sono aumentati del 20% (il 49% solo ad agosto), con un indotto di circa un miliardo di euro.
Gli alberghi registrano un +41% di ricavi. Secondo Visa, in questi mesi c’è stato un incremento di spese degli stranieri di circa il 30% a Milano e di oltre il 13% su tutto il territorio nazionale. I soli turisti cinesi tra luglio e agosto hanno speso qui 21,4 milioni di euro. Insomma, oltre la soddisfazione tangibile dei visitatori, gli elogi internazionali e i contenuti di alto livello, anche i “freddi” numeri ci dicono che stiamo facendo centro. Grazie al lavoro di tutti, stiamo trasformando l’Expo da “mission impossible” a “missione compiuta”!
Il forte apprezzamento di questa Expo si registra a livello mondiale se si pensa ai leader globali che hanno visitato la Mostra delle Identità Italiane – da Cameron a Hollande, da Michelle Obama alla Regina Letizia di Spagna, da Netanyahu ad Angela Merkel – entusiasti della metafora delle “potenze” italiane e dalle riflessioni sullo spreco alimentare o sulla sicurezza del cibo.
In questi mesi si può dire che i contenuti sono stati i grandi protagonisti, sia del palinsesto eventi di Padiglione Italia, che declina il tema dell’Expo con il contributo di tutti i territori nazionali che hanno collaborato, che del programma di “Vivaio Ricerca” denso di eventi scientifici.
L’edizione italiana dell’Esposizione universale è stata una piattaforma d’idee capace di creare una consapevolezza diffusa tra cittadini di tutto il mondo sulle grandi sfide presenti e future. Le tecnologie e le conoscenze per trovare soluzioni ai problemi ci sono: ora la politica deve prendere il testimone facendo la sua parte per garantire un futuro di pace e sostenibilità al pianeta.