
FONDAZIONE DYNAMO
La responsabilità sociale d’impresa è tornata al centro dell’attenzione, nell’ambito del più ampio dibattito sulla sostenibilità. Quali benefici ricava un’azienda da questo tipo di impegno?

SERENA PORCARI
Si tratta di una scelta strategica. Se l’azienda crea rapporti positivi e contribuisce al benessere della comunità all’interno della quale opera, si possono creare le condizioni favorevoli perché essa stessa sia sostenibile sul lungo periodo. Dynamo Academy è nata per sensibilizzare e guidare le imprese verso la filantropia e per supportarle nell’avere un impatto sul bene comune. Con la sua attività e come impresa sociale sostiene, inoltre, Dynamo Camp, la struttura creata dalla Fondazione Dynamo per offrire gratuitamente programmi di terapia ricreativa a bambini affetti da malattie gravi e croniche e situata a Limestre, nel pistoiese.
Quali sono le attività dell’Academy?
Operiamo in tre direzioni: corporate engagement, organizzando attività pensate per rafforzare il legame tra collaboratori, manager, impiegati e stakeholder: l’aumento della fiducia nell’impresa spesso genera un incremento delle performance e una maggiore disponibilità all’innovazione. Negli anni abbiamo visto crescere l’interesse verso questo tipo di progetti. La seconda attività è la formazione sui temi della filantropia di impresa e del terzo settore con corsi executive per più imprese e progetti costruiti in modo personalizzato sulla base delle esigenze della singola azienda. Infine, offriamo consulenza nella realizzazione di progetti per istituzioni e fondazioni. Dynamo Academy è anche l’unica authority italiana del Cecp (Committee Encouraging Corporate Philantrophy, ndr), il Comitato americano per incoraggiare la filantropia aziendale fondato nel 1999 da Paul Newman, che riunisce un network di imprese nazionali e internazionali con le loro best practice.
Il vostro target è composto prevalente- mente da grandi imprese?
Non solo. Le aziende maggiori hanno già maturato policy interne rispetto a questi temi e con alcune operiamo con approccio di vera e propria partnership. Lavoriamo anche con medie imprese a conduzione familiare che desiderano conoscere il campo della filantropia d’impresa. Sempre più spesso osserviamo che anche coloro che non hanno l’obbligo di rendicontazione non finanziaria si rivolgono a Dynamo Academy come opportunità di apprendimento e confronto con aziende di altri settori e dimensioni. E il trend è in crescita. Lavoriamo inoltre con le principali associazioni imprenditoriali, quali Confindustria e Aidaf.
Chi fa il primo passo, voi o l’azienda?
Il tutto deve partire dall’impresa. Di solito sono i vertici oppure le aree Csr e risorse umane a contattarci e come prima cosa li invitiamo a visitare il Dynamo Camp. Abbiamo circa 850 volontari all’anno. Molti sono soci, manager o dipendenti di un’impresa, per cui una nuova collaborazione spesso si attiva anche grazie alla loro testimonianza.
A giugno si è tenuta la prima edizione della Executive School in collaborazione con la Fondazione Olivetti. Di che si tratta?
Dynamo Academy e la Fondazione Adriano Olivetti, benché abbiano origini differenti, hanno valori e cultura comuni: sono entrambe organizzazioni attente ai territori e alle comunità e nel tempo hanno creato una vera e propria economia sociale. Ci è sembrato naturale mettere insieme forze e competenze per un progetto comune. L’Executive School consiste in un corso full time di nove giorni sui fondamenti dell’impresa responsabile destinato a imprenditori, amministratori e manager di aziende di ogni settore, sia pubbliche che private. Quest’anno hanno aderito 20 partecipanti e si è trattato di un’esperienza davvero immersiva perché le attività, sia in aula che all’aperto, si sono svolte nel sito di Ivrea e in quello di Limestre, sedi delle rispettive imprese sociali. Replicheremo l’anno prossimo.
Prossimi impegni?
Il 7 ottobre terremo l’Open Day di Dynamo Camp, durante il quale tutti gli interessati potranno visitare la struttura e se desiderano potranno essere informati anche sui progetti di Dynamo Academy. Nella seconda metà di novembre, a Milano, presenteremo i risultati di “Giving in Italy”, ricerca condotta insieme alla Sda Bocconi, che misura l’impegno delle aziende nel sociale. Siamo alla seconda edizione e si tratta di uno strumento per capire a che punto si trovano le imprese e quali sono i trend nell’ambito della filantropia d’impresa.