Per rendere la presenza italiana nell’Est Europa più integrata ed efficace, Confindustria sta lanciando il progetto Neg-Net East Gate, azione concreta per un ulteriore miglioramento dei nostri rapporti commerciali in quell’area. Zona in cui il ruolo di supporto alle nostre imprese è garantito da Confindustria Est Europa, presieduta da Luca Serena, pronta a mettere a disposizione delle aziende italiane il proprio bagaglio di conoscenze non solo in campo economico, ma anche offrendo loro indicazioni che vanno dal sociale ad un attento punto di vista su aspetti legati alla cultura di quei paesi.
“Con una rete di rappresentanze internazionali presente in 11 paesi – spiega Serena – le imprese italiane possono avvalersi, oggi, di una network in grado di evidenziare ai decisori locali le capacità e le competenze del nostro sistema industriale. Puntiamo ad avvicinare il sistema delle imprese nazionali di Confindustria ad un’area economica che, in contesto internazionale sempre più incerto, continua a crescere e a offrire opportunità diversificate”.
Con il progetto Neg-Net East Gate, dunque, Confindustria Est Europa garantirà alle imprese un approccio nuovo, un focus capillare su quest’area geografica così strategica. Di questo tema si parlerà oggi a Napoli (ore 14, Sala Cenzato-Unione Industriali) e domani a Bari (ore 9.30, Confindustria Bari Bat) nel corso degli incontri inseriti nel roadshow “Lavorare in Est Europa: le rappresentanze locali di Confindustria a sostegno delle imprese”.
Aderendo al progetto Neg-Net East Gate – curato per Confindustria Est Europa da Rocco Ferri – le imprese italiane avranno, in particolare, l’opportunità di entrare in diretto contatto con i direttori acquisti delle catene commerciali locali, aspetto non di poco conto soprattutto per quelle Pmi che magari producono beni di nicchia. Potendo contare sulla rete, sulla base sicura delle Confindustrie estere, si potranno anche avere a disposizione servizi fondamentali per facilitare la commercializzazione dei propri prodotti. Come la semplificazione dei rapporti con le dogane extra Ue, ma pure un aiuto per non andare in difficoltà di fronte a incertezze e dubbi su trasporti, logistica e ad altre variabili generate dalla catena commerciale estera. Nessun problema, per esempio, se si avrà la necessità di etichettare la merce nella lingua locale, chiudere un contratto internazionale o avere delucidazioni su normative e regolamentazioni specifiche, ad esempio, della Romania o del Montenegro.
A Napoli, nel ruolo di padrone di casa, non mancherà il presidente dell’Unione Industriali Vito Grassi, che, presentando l’incontro, si è voluto soffermare anche sull’importanza per le nostre aziende di poter contare sul lavoro di Confindustria Est Europa.
“La Campania, anche dall’ultimo rapporto Sace Simest, si conferma prima regione esportatrice del Mezzogiorno, con incrementi nel 2019 di oltre il 6% rispetto all’anno precedente, nettamente superiori rispetto ad altre aree del paese, escluso il Centro Italia. Come sistema confindustriale locale siamo impegnati a favorire questo processo, sia sostenendo le nostre imprese attraverso i servizi associativi, sia dialogando e interagendo con le istituzioni per superare criticità e cogliere opportunità. Crediamo che Confindustria Est Europa possa fornire un grande contributo all’estensione dei traffici commerciali e delle stesse iniziative produttive delle imprese napoletane e campane anche nei paesi dell’est”.
Nella tappa pugliese del roadshow ad aprire i lavori sarà invece Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari e Bat e Confindustria Albania. “Le associazioni del sistema internazionale di Confindustria, oltre alle ambasciate e all’Agenzia Ice rappresentano un imprescindibile punto di riferimento per gli imprenditori italiani che si avvicinano ad un mercato estero – sottolinea Fontana –. Nelle Confindustrie estere gli imprenditori trovano un tramite diretto sia con le istituzioni di quei paesi sia con altri imprenditori con cui possono scambiarsi informazioni preziose ed esperienze dirette sui vantaggi o sulle criticità del mercato in cui operano”. “La Confindustria Est Europa – conclude – è una organizzazione ormai consolidata, che oggi si è arricchita anche di ulteriori nuove associazioni molto efficienti che saranno presenti anche a Bari per incontrare le imprese di quel territorio”.