Mancano pochi giorni per aderire alla selezione della Capitale della Cultura d’Impresa 2022. L’iniziativa, nata nel 2019, è alla sua seconda edizione, dopo Genova, che ne è stata il progetto pilota, e Alba (nella foto), nella quale è tuttora in corso la programmazione di questo anno speciale da capitale.
Per individuare la prossima Capitale della Cultura d’Impresa di Confindustria, il Gruppo Tecnico Cultura, cabina di regia dell’iniziativa, ha messo a punto il nuovo regolamento di partecipazione, contenente alcune conferme e diverse importanti novità. Resta ferma l’attenzione al network locale, la ricerca del dialogo tra mondo imprenditoriale e culturale e la salvaguardia di attività specifiche dedicate ai giovani e alle scuole.
Le novità riguardano la volontà di costituire, attraverso le associazioni del sistema e le loro imprese, delle ambasciate di cultura d’impresa, ovvero presìdi permanenti di diffusione e promozione della cultura e della cultura d’impresa. Viene, inoltre, riconosciuto un ruolo maggiore alla progettazione multidisciplinare e integrata per un dialogo costruttivo tra settori diversi e per potenziare il target a cui si rivolge questa progettazione industriale-culturale.
Un’altra importante novità è l’invito alla coprogettazione con le associazioni del territorio per potenziare l’offerta di partenariati disponibili e incentivare la relazione con le categorie.
L’obiettivo finale è immutato anche per questa edizione: realizzare un programma annuale di attività, iniziative, incontri, occasioni di scambio e confronto con cui far conoscere meglio, e più da vicino, le realtà produttive locali in un dialogo costante con le istituzioni locali, il mondo della cultura e dell’arte.
Possono presentare domanda di partecipazione unicamente le associazioni del sistema e il termine scade il 30 settembre. A partire da tale data, la Commissione di valutazione avvierà la fase istruttoria delle candidature e darà comunicazione dell’esito del bando nel mese di novembre, nell’ambito di una iniziativa preposta allo scopo.
La Capitale della Cultura d’Impresa sarà soltanto una, ma in ogni caso anche per le associazioni che non supereranno la selezione non si tratterà di un’occasione persa. Le associazioni possono difatti candidarsi per tre volte consecutive e avranno ugualmente la possibilità di inserirsi in un network, curato e coordinato da Confindustria, per accedere ad un’ampia rosa di iniziative nazionali con le quali si contribuisce, sia dentro che fuori il sistema, alla conoscenza dell’identità culturale manifatturiera e ad affiancare il dialogo impresa e cultura in tutte le sue più recenti evoluzioni e sperimentazioni.
Per maggiori informazioni scrivere a [email protected] oppure chiamare lo 06 5903419.