
Nel settore del supporto alla telefonia mobile, la Technacy di Cervia, in provincia di Ravenna, sta gradatamente guadagnando un raggio d’azione sempre più ampio. Questo perché nel decennio trascorso dalla discesa in campo dell’azienda romagnola – che nel 2020 ha raggiunto un fatturato pari a 2,9 milioni di euro a fronte di 15 dipendenti –, i grandi player del ramo hanno compreso i possibili sviluppi generati dalle proposte innovative pensate da Technacy, dando così fiducia alla Pmi cervese. “Per la verità al momento abbiamo solo due committenti, Tim e Vodafone, che però rivendono il prodotto ai loro tanti clienti – sottolinea Vittorio Foschi (in foto), cofondatore e amministratore delegato –. In realtà, perciò, dietro a questi grandi operatori della telefonia ci sono 2.000-2.500 acquirenti che usufruiscono della nostra piattaforma, un aspetto che ci ha consentito di crescere, non solo da un punto di vista commerciale, nel corso degli anni”.
Il successo è andato di pari passo con l’apprezzamento da parte del mercato di Netmon, sistema che permette alle imprese di avere pieno controllo sulla spesa del traffico telefonico su Internet e voce generato anche oltre i confini nazionali. Risparmio che si ottiene attraverso una tecnologia avanzata in grado di agire sulle singole Sim, allertando, tra l’altro il possessore del telefono quando ha superato le soglie di traffico definite. “In Italia non ci sono aziende capaci di fare quello che siamo riusciti a realizzare noi, migliorando continuamente la piattaforma per essere sempre all’avanguardia sulle problematiche legate ai costi – chiarisce l’ad di Technacy –. Diamo insomma ai clienti la garanzia che non vengano sforati i limiti da loro predefiniti, aspetto non trascurabile nella gestione di una impresa dei giorni nostri”.
Netmon ha visto crescere la fiducia da parte dei suoi fruitori in modo progressivo, dopo un avvio che non aveva dato risultati immediati. “Si, c’è voluto un po’ di tempo per ottenere numeri interessanti. Ha avuto successo negli anni perché, quando abbiamo iniziato al lavorare su questi argomenti, pur registrando interesse da parte dei potenziali committenti, la risposta era ancora molto lontana dall’attuale. Poi, probabilmente, i problemi collegati alle comunicazioni telefoniche durante i viaggi sono aumentati e così la nostra piattaforma ha cominciato ad assicurarci quote di mercato sempre più consistenti”.
E mentre la Pmi romagnola faceva passi importanti sulla strada di un’ulteriore evoluzione sia tecnologica che commerciale all’interno dei confini italiani, il progetto di internazionalizzare restava comunque ben presente nelle valutazioni dei vertici di Technacy. “Abbiamo studiato quale avrebbe potuto essere il mercato estero più adatto ai nostri prodotti e la scelta è caduta sulla Spagna – spiega Foschi –. Siamo in trattativa, piuttosto avanzata, per sbarcare anche lì e credo che il 2022 possa essere l’anno giusto per far partire questa operazione alla quale teniamo molto. Una sfida potenzialmente replicabile pure in paesi meno vicini, considerata la trasversalità di ciò che possiamo offrire”.
Oltre che nel campo della telefonia, Technacy si muove anche in quello della cybersecurity, divenuta fondamentale e primaria nell’agenda dell’azienda di Cervia. “Un problema a mio parere sottovalutato, perché non da tutte le imprese viene affrontato nella maniera giusta. Ci sono tante aziende che spendono centinaia di migliaia di euro per proteggere la propria rete aziendale, ma poi lasciano i loro dispositivi mobili senza controllo. Il tutto mentre alcuni studi confermano che la quantità di traffico generato da questi ultimi ha ormai superato quello dei pc aziendali. Per evitare sorprese, perciò, quanto è legato alla connettività andrebbe sempre monitorato per bene”.
A breve, infine, la Pmi cervese inizierà pure corsi di formazione studiati per accrescere le competenze dei dipendenti. Investimento che, come fa capire Foschi, dovrebbe preludere all’ingresso di altro personale in vista di nuovi traguardi da raggiungere. In più, sono in cantiere collaborazioni con imprese italiane e olandesi per la creazione di nuovi moduli applicativi fondamentali per la funzionalità della piattaforma di Technacy.