IX edizione per il premio all’imprenditoria immigrata. Piccola Industria partner da sempre.
È giunto quest’anno alla sua IX edizione il Moneygram Awards, riconoscimento alle eccellenze dell’imprenditoria immigrata in Italia. Una iniziativa alla quale Piccola Industria di Confindustria ha partecipato sin dalla prima edizione del 2009, ponendo particolare attenzione alle storie dei protagonisti e alle loro doti imprenditoriali, nella consapevolezza di alcuni tratti di dna che accomunano chi sceglie di fare impresa come progetto di vita.
In quasi un decennio il Moneygram Awards, ideato e promosso dall’omonima società di money transfer, è cresciuto in popolarità e prestigio. È passato dall’essere una novità, quasi un’eccezione, ad essere oggi un appuntamento tradizionale e atteso, apprezzato non solo dalle comunità straniere. Anche attraverso questa iniziativa passa la crescita della consapevolezza del ruolo che hanno nella nostra società e nella nostra economia le realtà imprenditoriali fondate o gestite da cittadini immigrati. Si tratta nel complesso di circa 550mila aziende che producono un giro d’affari di circa 96 miliardi di euro all’anno, intorno al 6,7% del nostro Pil nazionale.
Al di là dei numeri, il fascino della cerimonia porta con sé il racconto delle tante storie che ogni anno vengono selezionate tra i finalisti, storie di orgoglio, di sacrificio, di riscatto. È il fascino di sentire raccontare dai protagonisti la voglia di farcela, di vedere negli occhi la passione e la determinazione per raggiungere un obiettivo importante, spesso il sogno di una vita. È il bello di sentir raccontare l’impresa, indipendentemente dal passaporto di chi la crea, di chi la fa crescere o di chi la gestisce. E poi c’è l’attaccamento all’Italia, paese che è stato scelto per tanti motivi diversi, partendo da situazioni ed esperienze anch’esse molto diverse.
Nel 2017 il Premio al miglior imprenditore immigrato dell’anno è andato a Yafreisy Berenice Brown Omage, giovane imprenditrice della repubblica domenicana, che ha ricevuto il riconoscimento direttamente dalla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. Nell’occasione la presidente ha sottolineato il valore, sociale prima ancora che economico, di questa integrazione, evidenziando anche la significativa presenza di imprenditoria femminile tra le aziende finaliste di questa edizione.
Emma Bonino, ospite d’onore dell’evento, ha invece ribadito l’importanza del racconto, di sentire le storie dei diversi protagonisti. Per Maria Cristina Bertellini, che ha partecipato per Piccola Industria alla giuria del premio, va sottolineato il contributo dell’imprenditoria immigrata alla creazione di nuovi posti di lavoro, che rappresenta un’ulteriore spinta al processo di integrazione tra le comunità del territorio.
Oltre alla vincitrice assoluta, che ha ottenuto il riconoscimento anche nella categoria “Imprenditoria giovanile”, sono state consegnate le distinzioni anche ai vincitori di altre quattro categorie. A Leart Dhrami, imprenditore di origini albanesi con attività nel settore alimentare a Roma, è andato il premio per “Crescita del profitto”; a Costantino Fidanza, brasiliano che da oltre 25 anni lavora con la sua impresa a Pescara nel settore dell’industria grafica, il riconoscimento per la “Crescita dell’occupazione”; a Imad El Kanj, giovane imprenditore libanese con una laurea a Milano, il premio per l’innovazione; a Nelly Roxana Rondan Lira, ristoratrice peruviana il premio “Responsabilità sociale”.
Una festa fatta di tante bandiere e tante storie, tutte protagoniste della nostra storia e del nostro tempo.
IX edizione per il premio all’imprenditoria immigrata. Piccola Industria partner da sempre.È giunto quest’anno alla sua IX edizione il Moneygram Awards, riconoscimento alle eccellenze dell’imprenditoria immigrata in Italia.