
Con il nome di “Art’in Fabbrica”, infatti, la città ha voluto unire la parte più giovane, libera e creativa del territorio alla sua parte produttiva. Oltre alla sede dell’associazione, sono state coinvolte le aziende Telpress Italia, Lombardini Kohler Engines e Tecnolegno. Direttamente fra le linee di produzione e nelle zone uffici, transito, riposo e socializzazione, sono stati esposti gli elaborati di giovani artisti neodiplomati o comunque impegnati a costruirsi una propria visibilità artistica.
“Art’in Fabbrica” sarà ripetuta il prossimo novembre e sono stati già attivati diversi canali volti anche al recupero economico di aree industriali poco utilizzate. Esistono, infatti, sul territorio alcune strutture non del tutto operative, che sono state giudicate ottime per ospitare atelier di giovani artisti, in abbinamento ad attività imprenditoriali legate a scuola d’arte e che potrebbero sfociare anche in attività di vendita delle opere prodotte.
Dalla Settimana della Cultura di Impresa nascerà a Rieti una sperimentazione per la valorizzazione di strutture inattive e per restituire, per l’appunto, valore economico alle imprese che vi aderiscono. In questo percorso la città di Rieti, in accordo con le rappresentanze imprenditoriali, si pone come vero centro di sperimentazione per rivitalizzare un territorio che negli anni ha visto assottigliarsi il numero delle grandi imprese presenti, ma che nonostante ciò conserva una grande cultura industriale.