PREMIO BIELLA LETTERATURA E INDUSTRIA 2018
“Gettare un ponte tra il mondo della cultura e quello delle imprese”. Questo l’obiettivo del gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese promuovendo nel 1990 un concorso riservato agli studenti delle scuole superiori biellesi sul tema “Letteratura e impresa”. Sarà seme che troverà terreno fertile nell’anno 2001 con il Premio Biella Letteratura e Industria istituito da Città Studi Biella e dedicato ad “opere che descrivano momenti e modelli di trasformazione della società italiana con riferimento generale alla realtà socioeconomica e specifico alla cultura industriale”.
Era il primo, e sinora unico, premio nel panorama sconfinato dei premi letterari italiani volto a interrogare più a fondo i collegamenti fra il mondo della letteratura e quello dell’economia, verificare gli stimoli reciproci che i due mondi possono darsi e accostare i giovani, quali destinatari privilegiati, ai temi e ai dibattiti della società contemporanea.
Da allora ad oggi è stato un percorso lungo 17 anni contrassegnato da molteplici tappe ricche dell’apporto di fertili collaborazioni e animate da ininterrotta e multiforme serie di iniziative quali conferenze, incontri, presentazioni, dibattiti e spettacoli. Nel 2007 il premio è stato suddiviso, con cadenza biennale alternativa, nei due settori di narrativa e di saggistica, mentre, quello stesso anno veniva costituita una giuria di lettori che assegna a uno dei cinque autori finalisti il Premio dei Lettori oltre a realizzare mensilmente incontri con critici e autori; si aggiungerà, dal 2011 al 2016, il Premio Casa Circondariale di Biella con giuria composta dai detenuti delle carceri cittadine.
Ancora nel 2007, il gruppo Giovani Imprenditori bandirà un concorso riservato alle scuole superiori, dal 2015 esteso dal Biellese a tutto il Piemonte e Valle d’Aosta.
Nel 2010, il Premio Biella Letteratura e Industria allargherà i suoi orizzonti con il Premio Opera Straniera destinato alle opere straniere pubblicate in Italia.
Risale all’anno 2015, la collaborazione con la Società Dante Alighieri che promuove fra i suoi associati le informazioni relative agli eventi del nostro premio. Nel 2016 è stata, inoltre stipulata una convenzione triennale con i Rotary biellesi che prevede la partecipazione dei rotariani alle attività del Premio Biella attraverso iniziative congiunte.
Nell’anno 2017, Confindustria Piemonte ha istituito il Premio Confindustria Piemonte che seleziona il suo vincitore fra le opere finaliste del Premio Biella attraverso una giuria composta dai presidenti delle sedi provinciali.
Nello stesso anno ha avuto inizio la collaborazione con la rivista “L’Imprenditore” che riserva due pagine di ciascun numero ai temi letterari in collaborazione con il premio.
Preziose e ambite collaborazioni attivamente presenti in questa edizione 2018 dedicata alla saggistica con opere che evidenziano gli aspetti innovativi e propositivi del mondo del lavoro e la sua forza propulsiva nei confronti della società.
I finalisti di quest’anno paiono siglare il termine di un’era: quella in cui il mondo della produzione economica veniva considerato in contrapposizione a quello della produzione intellettuale. Una contrapposizione, questa, che il Premio Biella Letteratura e Industria, già nel suo titolo e nel bando, e ancora più nei suoi diciassette anni di vita, ha inteso ricucire.
I finalisti 2018
Capire l’economia in sette passi
Persone, mercati e benessere
di Leonardo Becchetti
minimum fax
pp. 132 – € 13
Lo scrittore ci accompagna in un mondo affascinante e complesso, illustrando i principi che sono alla base dell’infrastruttura sociale del nostro sistema, quell’intreccio di persone e mercati che raramente si palesa agli occhi dei comuni cittadini. E ci ricorda quanto l’economia serva a preservare e promuovere valori fondamentali quali libertà, giustizia ed equità.
Storia economica della felicitàL’età del disordine
Storia del mondo attuale 1968-2017
di Tommaso Detti, Giovanni Gozzini
Laterza
pp. 210 – € 20
C’è una relazione fra sviluppo economico e felicità? L’autore ripercorre l’intera storia dell’umanità, dalla comparsa dei primi ominidi fino ai nostri giorni. Oggi nel “villaggio globale” si confrontano due idee della felicità: una fondata sul piacere, l’altra etica. Sembrano contrapposte, ma non sono inconciliabili e forse una sintesi è possibile.
L’età del disordine
Storia del mondo attuale 1968-2017
di Tommaso Detti, Giovanni Gozzini
Laterza
pp. 210 – € 20
I grandi mutamenti della nuova era e la globalizzazione incutono paura e ci sembra di vivere in balia del caos. Ma anche cento anni fa migranti, capitali, merci e informazioni si spostavano in misure paragonabili a quelle odierne. Gli studiosi ci invitano a considerare una nuova politica che sappia elevarsi al livello planetario delle sfide: migrazioni, finanza, povertà ed ineguaglianza, clima.
Non ti riconosco
Un viaggio eretico nell’Italia che cambia
di Marco Revelli
Einaudi
pp. 250 – € 20
Un viaggio in Italia, da Torino a Lampedusa, sulle tracce di città e territori conosciuti, luoghi dell’esperienza e della memoria che mutano nel tempo e nelle stagioni fino a “non riconoscerli più”, ma di cui non puoi fare a meno. Paesaggi familiari che stupiscono, disorientano e promettono nuove frontiere. Senza trascurare industria, economia, politica, ambiente e umanità.
La sindrome di Eustachio
Storia italiana delle scoperte dimenticate
di Massimo Sideri
Bompiani
pp. 170 – € 11
L’innovazione è stata a lungo italiana e lo è ancora ma ce ne siamo dimenticati o forse non l’abbiamo mai saputo. Lo scrittore sfoglia il passato isolando una serie di cortocircuiti scientifici e tecnici che sono da attribuire a uomini di genio italiani e che curiosamente sono poco noti.
Premio speciale della Giuria
Poteri forti (o quasi)
di Ferruccio de Bortoli
La nave di Teseo
pp. 319 – € 19
Il diario, anche autocritico, dell’ex direttore del “Corriere della Sera” e del “Sole 24 Ore”. Un libro molto atteso che ripercorre oltre quarant’anni di storia del nostro paese e del mondo vissuti da uno speciale punto di osservazione. Scena e retroscena del potere in Italia, dalla finanza alla
politica e alle imprese, dai media alla magistratura, con i ritratti dei protagonisti, il ricordo di tanti colleghi, episodi inediti, incontri, segreti e battaglie condotte sempre personalmente. Ferruccio de Bortoli, riferimento autorevole del giornalismo internazionale, racconta e si racconta. Con molte sorprese.