La Settimana della Cultura d’impresa è un appuntamento che si rinnova ogni anno ma mai uguale a se stesso. Cambia il tema portante, cambiano le iniziative nazionali e quelle locali, cambia il periodo di riferimento. Qualcosa, però, resta immutato negli anni: l’impegno, la volontà, l’entusiasmo che anima e unisce l’intero sistema associativo durante i giorni della manifestazione nel raccontare la fabbrica, la sua evoluzione nel tempo e l’impegno dell’impresa per la diffusione della cultura.
Il sistema produttivo ha subìto significativi cambiamenti e con esso il tessuto geosociale: dalla polarizzazione attorno a grandi impianti manifatturieri si è giunti oggi a una dimensione più aperta e interconnessa, nella quale impresa e comunità territoriali sono chiamate ad affrontare le stesse sfide. Lontana da un modello di fabbrica chiusa in se stessa, l’impresa è oggi un soggetto dinamico che interagisce con il territorio circostante, in un rapporto di reciproco scambio e comune arricchimento.
A partire da queste considerazioni, la Settimana della Cultura – giunta alla 15esima edizione e svoltasi quest’anno dal 10 al 24 novembre – è stata dedicata a “Fabbrica bella: cultura, creatività, sostenibilità”. Il tema ha permesso di indagare l’insieme delle relazioni che unisce l’impresa al territorio, contribuendo, nel rispetto dell’ecosistema circostante, al suo progresso economico e culturale.
Questa è stata anche la Settimana promossa nell’ambito del nuovo Gruppo tecnico cultura e sviluppo che, guidato da Renzo Iorio, ha un faro puntato sulla cultura, considerata un fattore trasversale di competitività che più di altri potrà contribuire alla crescita delle nostre imprese e, quindi, allo sviluppo economico e al progresso del paese. Inoltre, con numeri sempre crescenti di incontri promossi dal sistema associativo, la Settimana della Cultura si è confermata l’appuntamento più importante di Confindustria per promuovere e valorizzare la cultura di impresa.
Nello specifico, sono state oltre duecento le iniziative che hanno arricchito il calendario delle attività durante le giornate. A livello nazionale, si è puntato sui “Corporate Art Awards”, organizzati da PPT Art, agenzia di comunicazione che opera esclusivamente in campo artistico, con la collaborazione di Confindustria e Luiss Business School. Si tratta di premi pensati per identificare, valorizzare e promuovere le eccellenze nelle collaborazioni tra il mondo del business e quello dell’arte a livello internazionale. A partecipare sono state 80 aziende provenienti da oltre 22 nazioni.
La premiazione si è svolta il 23 novembre a Roma, presso il ministero dei Beni e delle Attività culturali, e vi ha preso parte, per il Gruppo tecnico cultura e sviluppo, Giuseppina Amarelli, presidente della Amarelli, la quale ha ricordato come l’impresa sia essa stessa cultura, portatrice di valori economici e sociali e spinta di cambiamento per l’intera società. A conferma dell’impegno di Confindustria per la cultura, il ministro Dario Franceschini ha voluto ricordare la propria partecipazione – prima volta nella storia dell’associazione – all’assemblea pubblica di maggio e l’importanza di stimolare sempre più la partecipazione dei privati in campo culturale.
Anche i Giovani Imprenditori di Confindustria, fortemente impegnati nella promozione della cultura d’impresa, hanno partecipato con entusiasmo alla XV Settimana con “Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia. Colpevoli o innocenti”. L’evento, svoltosi a Roma il 14 novembre presso il Teatro Parioli Peppino De Filippo, è stata l’occasione per approfondire la figura di Adriano Olivetti, padre di un modello aziendale che ancora oggi è d’ispirazione per le imprese che credono nell’etica, nell’innovazione e, come diceva Olivetti stesso, nel “restituire ciò che si prende in prestito dalla società”.
Numerosi anche gli eventi organizzati dalle associazioni territoriali, che hanno stimolato l’incontro tra mondo dell’arte e impresa: presentazioni di libri in azienda, spettacoli teatrali, mostre e premiazioni che hanno richiamato l’attenzione di un pubblico attratto da nuovi modi di proporre la relazione fra manifattura e cultura.
La partecipazione alla Settimana della Cultura è stata stimolata anche dalle due iniziative gemellate, il Pmi Day (si veda articolo a pag. 28)
e Orientagiovani, le cui Giornate nazionali ricadono all’interno della Settimana.
Come ogni anno Orientagiovani offre a migliaia di ragazze e ragazzi la possibilità di confrontarsi con gli imprenditori e progettare il proprio futuro con le competenze più adatte alle esigenze delle imprese. Tra le iniziative più longeve di Confindustria, il 10 novembre Orientagiovani ha raggiunto la ventitreesima edizione, che è stata dedicata a “Industry 4.C: Connessi, Creativi, Competenti e Competitivi. Pronti alla Sfida”. Ad ospitarla la città di Bolzano, che ha registrato un altissimo tasso di partecipazione da tutto il paese. Oltre 90 associazioni industriali, in collaborazione con scuole, centri formativi e università, hanno programmato interessanti occasioni di orientamento per i giovani.
Altro partner storico per il successo della Settimana della Cultura è Museimpresa, che ogni anno, attraverso aperture straordinarie e visite guidate, apre le porte degli archivi e dei musei d’impresa più belli d’Italia. Oltre 50 le iniziative organizzate per raccontare la storia produttiva, culturale e progettuale del nostro paese e delle sue eccellenze. Da segnalare, ad esempio, a Milano la rassegna sul cinema industriale al Museo nazionale della scienza e della tecnologia, così come il Bike tour dal Pirellone alla Bicocca, ovvero un tour guidato in bicicletta alla scoperta di un’altra Milano, quella industriale; in Calabria, invece, a Rossano il Museo della Liquirizia si è raccontato attraverso oggetti, documenti, immagini e video.
Infine, è opportuno richiamare anche i risultati positivi raggiunti da una collaborazione inedita tra Confindustria e l’Associazione Italiana Editori, che si inserisce nella programmazione delle attività per la promozione del valore cultura attraverso lo strumento più evocativo e affascinante, la lettura.
Con #ioleggoperché, infatti, gli imprenditori sono stati coinvolti all’interno di un circuito virtuoso tra biblioteche scolastiche e comunali, al quale hanno contribuito con l’acquisto di libri per le scuole e\o il rafforzamento delle proprie biblioteche aziendali. Circa quaranta aziende hanno risposto a questo appello, acquistando libri e affidando al “social wall” del portale il proprio messaggio di partecipazione. Un bel segnale a suggellare un’intesa altrettanto bella tra impresa e cultura.