
Quando un imprenditore ha piacere di condividere emozioni con il territorio in cui opera da sempre, quando gli stessi vertici aziendali capiscono l’importanza di riuscire a legare in modo naturale e in un’unica iniziativa arte e cura dell’ambiente, beh, a quel punto la riuscita finale è praticamente garantita. Un’idea, anzi due, quelle venute alla famiglia Sebaste, titolare del marchio Golosità dal 1885 – 16,5 milioni di euro di fatturato nel 2022 a fronte di 53 dipendenti –, che hanno finito per arricchire di ulteriori significati il potere evocativo delle colline presenti intorno alla loro sede di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo.
Specializzata nella produzione di dolci a base di nocciola, tra cui spiccano il torrone bianco, il cioccolato gianduia, mentre anche i tartufi stanno registrando una rapida ascesa nel gradimento generale negli ultimi dieci anni, l’azienda piemontese, ad un certo punto della propria traiettoria commerciale, ha pensato di poter offrire ancora di più a chi arriva a visitare questa zona delle Langhe. “Il triangolo di terra non coltivata in cui noi della famiglia passavamo tempo a guardare il paesaggio sottostante si è infatti trasformato nel Belvedere di PePè, in nome di chi ha dato il via, poco meno di 150 anni fa, alla storia dei Sebaste – spiega Matteo Rossi Sebaste (nella foto in alto), amministratore delegato della Pmi del cuneese –. Progetto che ha viaggiato parallelamente a quello de ‘La Nocciola’, opera dell’artista Samuel Di Blasi, scultura di ben 3,5 metri di altezza voluta per celebrare sia la bellezza dei luoghi che fanno da cornice allo storico noccioleto di famiglia che per mettere in luce l’indubbia e internazionalmente riconosciuta qualità delle nocciole piemontesi”.

LA NOCCIOLA – OPERA DI SAMUEL DI BLASI
Il lavoro di Di Blasi ha regalato ai tanti visitatori (e non solo) che in tutte le stagioni vengono a conoscere i tanti punti di forza del territorio con al centro il castello di Grinzane Cavour un’opera unica nel suo genere. Utilizzando una combinazione di acciaio inossidabile e corten, l’artista nato ad Alba ha dato vita ad una versione “stropicciata” dell’inox che consente, alla luce, all’aria e anche agli sguardi di chi verrà ad ammirarlo, di attraversare la grande e stilizzata nocciola assicurando quel contatto con la natura circostante che era uno dei principali obiettivi già nella fase iniziale del progetto.
“Appena conosciuto Samuel abbiamo immediatamente capito che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ha potuto così plasmare il luogo dell’istallazione e creare onde che ricordano le colate del torrone. Materiche, calde e accoglienti. In questo modo ti puoi godere il panorama avendo alle spalle una nocciola la cui grandezza, assieme agli scambi di idee sui materiali da usare, è stata argomento principe delle molte riunioni che hanno preceduto il lavoro di Di Blasi. Volevamo essere certi di riuscire ad integrare al meglio la nocciola in un paesaggio a cui, come si può intuire, teniamo particolarmente”.
Mecenatismo culturale che sta contribuendo a mettere ancor più i riflettori su questa parte di Langhe, salita progressivamente nel gradimento dei turisti già pre Covid-19 e ora testimone di una crescita esponenziale di presenze. “Ci vengono a trovare di sicuro per i prodotti tipici del luogo, ma anche per la bellezza che questi territori sono in grado di dispensare a piene mani – conferma Rossi Sebaste -. È un turismo diverso dal recente passato e che ha tanta voglia di conoscerci a 360 gradi. Un interesse forte che passa pure dal successo dei nostri due marchi, il Sebaste, attivo nella grande distribuzione e l’altro, Antica Torroneria Piemontese, che si muove gli ambiti retail ed estero”.

LA PRODUZIONE DEL TORRONE
Un mercato internazionale da sempre parecchio attento ai prodotti a base di nocciola – che sono tutt’ora il core business di Golosità dal 1885 – e che ultimamente ha dimostrato un rinnovato interesse per tutto ciò che ruota attorno al cioccolato. “È un mondo in forte espansione quello del cioccolato – sottolinea l’ad dell’azienda di base a Grinzane Cavour -. C’è stata infatti una sua più marcata scoperta in Asia come nel Nord Africa. Anche i paesi del Golfo hanno mostrato di gradire molto questi prodotti e a poco a poco ne stanno diventando grandi consumatori. L’estero, insomma, sta premiando gli sforzi fatti per far conoscere prodotti come i tartufi dolci, mentre il torrone resta invece molto legato alla tradizione locale, generando sicuramente minor fatturato”.
L’offerta di Golosità dal 1885, inoltre, si sta indirizzando verso il lancio sul mercato di prodotti qualitativamente sempre più avanzati, capaci di abbinare gusto alla tutela della salute. “Stiamo mettendo un particolare focus sul riuscire a creare qualcosa di ulteriore pure in termini salutistici. Nella grande maggioranza delle nostre ricette, per esempio, lo zucchero non supera il 5% e la nocciola si conferma regina visto che è contenuta in una quantità che va dal 30 fino al 50% in quello che produciamo”, conclude Matteo Rossi Sebaste.