
Nella conferenza stampa di presentazione della prima edizione del Premio Film Impresa la parola che ricorre più spesso è raccontare. Si avverte il desiderio di colmare un vuoto, un’assenza che nel tempo ha provocato distanza, o quanto meno scarsa conoscenza reciproca fra imprese e territori, mentre invece questo è proprio il tempo di unire perché le sfide che le comunità si trovano – e troveranno in futuro – ad affrontare saranno sempre più impegnative, a partire da quella ambientale.
L’obiettivo della manifestazione ideata e realizzata da Unindustria e presentata il 21 marzo a Roma, presso il restaurato Cinema Barberini, è dunque ambizioso: valorizzare, esaltare e comunicare i valori dell’impresa e dei suoi lavoratori. A questo scopo si è avvalsa del Gruppo tecnico Cultura, Turismo e Grandi eventi e del supporto di Confindustria. Patrocinata da Regione Lazio, Roma Capitale e Camera di Commercio di Roma, il Premio Film Impresa può contare inoltre sulla collaborazione di Anica, Ice, Una, Archivio nazionale Cinema Impresa e della Fondazione Cinema per Roma.
“L’iniziativa nasce dalla constatazione che le imprese realizzano abitualmente contenuti audiovisivi con una struttura narrativa, che spesso però restano sconosciuti e non vengono messi in luce come andrebbe fatto – ha spiegato Giampaolo Letta, presidente del Premio –. E spesso la parte positiva viene raccontata poco o per niente”.
“Il racconto d’impresa è uno strumento fondamentale – ha sottolineato il presidente di Unindustria Angelo Camilli – necessario per sviluppare nel Paese una maggiore consapevolezza industriale. E consentirebbe di ridurre l’approccio ideologico che a volte riscontriamo”. Nel dare il via a questa prima edizione, che si svolgerà il 12 e 13 aprile nella Casa del Cinema a Villa Borghese, Camilli ha evidenziato come questa iniziativa non poteva che nascere a Roma e più in generale nel Lazio, regione che con oltre 32mila addetti, pari al 14% di tutti quelli impiegati a livello nazionale, è in grado di esprimere una leadership nel settore dell’audiovisivo. Un’iniziativa che il presidente Camilli si augura possa rappresentare anche un piccolo tassello a supporto della candidatura italiana ad Expo 2030.
“C’era bisogno di raccontare il nostro mondo attraverso l’audiovisivo, che è lo strumento che colpisce di più ed è in grado di trasmettere messaggi importanti – ha sottolineato Antonio Alunni, presidente del Gruppo tecnico Cultura di Confindustria –. Il nostro Paese si regge sull’industria e della distanza che percepiamo siamo anche noi responsabili perché vuol dire che non raccontiamo bene il nostro mondo”. “Parlare di impresa – ha poi aggiunto Alunni – vuol dire parlare di futuro e uno dei valori di questa rassegna che dobbiamo trasmettere è proprio la fiducia”.
Nel corso della presentazione è intervenuto anche il direttore artistico Mario Sesti: “Il cinema mette a disposizione delle imprese una lingua ricca e versatile. C’è il documentario, c’è l’animazione in 3D, c’è il prodotto di autore e così via. Le imprese attingono alla lingua del cinema per raccontarsi e per conoscere sé stesse”. Volendo individuare un fil rouge tra le opere in concorso, i temi che più spesso ricorrono sono quelli legati all’ambiente e al territorio – “le imprese si chiedono come andrà a finire” ha spiegato Sesti – e quelli che riguardano il processo creativo che c’è dietro un prodotto – “la voglia di conoscenza, di scoperta” –.
In concorso saranno dunque poco più di una ventina di opere, tra film, cortometraggi e mediometraggi, suddivise nelle seguenti categorie (Area documentaria, Area narrativa, Innovazione Image & Sound e Premio speciale creatività). Le proiezioni si alterneranno a incontri e dibattiti e nel corso della due-giorni saranno assegnati Premi speciali a personalità che hanno saputo raccontare ed esplorare il mondo del lavoro e dell’impresa. In particolare, il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore riceverà il Premio speciale consegnato dal Vice Presidente Alberto Marenghi di Confindustria, mentre l’attrice Paola Cortellesi e il regista Riccardo Milani riceveranno un altro Premio speciale consegnato dal Presidente di Unindustria Angelo Camilli. Invece, il regista Yuri Ancarani riceverà il Premio Olmi, promosso da Edison e Fondazione Eos – Edison Orizzonte Sociale, per la ricerca espressiva di nuove forme estetiche e modalità di racconto nei film d’impresa.
A decretare i vincitori della prima edizione del Premio Film Impresa sarà la giuria presieduta dal regista Paolo Genovese e composta dai già citati Angelo Camilli e Antonio Alunni, e da Esmeralda Calabria, regista e montatrice, Wilma Labate, regista, Luca Lucini, regista, Giovanna Melandri, manager culturale e ambientalista e Luisa Ranieri, attrice.
(nella foto in alto, da sinistra: Antonio Alunni, Angelo Camilli, Giampaolo Letta e Mario Sesti)