Cinquantasei imprese nella Rete nel 2019. La rete è quella WHP, una sigla che sta per “Workplace Health Promotion” e descrive un progetto avviato nel 2013 con uno scopo chiaro: promuovere il ben-essere di impresa. Nessun errore di battitura, ben-essere, stare bene in azienda o nel luogo di lavoro in generale è l’obiettivo di una iniziativa nata dalla collaborazione fra l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, l’Agenzia di tutela della salute dell’Insubria e i responsabili dei Dipartimenti Salute e Sicurezza di Cgil, Cisl e Uil.
Di cosa si tratta? Partiamo dall’inizio: la Rete WHP Lombardia è un programma regionale di promozione della salute, finalizzato alla prevenzione delle malattie cronico degenerative dovute a stili di vita non salutari. In pratica, è la promozione della salute nei luoghi di lavoro attraverso l’impegno congiunto di imprenditori e dipendenti e il miglioramento dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro. In concreto, si basa sul coinvolgimento del maggior numero possibile di imprese del territorio in attività in grado di modificare comportamenti e migliorare le abitudini di vita delle persone in tema di alimentazione, attività fisica, lotta al fumo e alle dipendenze in genere (comprese quelle digitali e il gioco d’azzardo), conciliazione vita e lavoro, mobilità sostenibile e sicurezza stradale. Niente “fumo” dunque – per restare in tema – ma azioni concrete, efficaci e validate, portate avanti con la consulenza tecnica dell’associazione e del sistema sanitario, con la massima aderenza alle singole necessità e creatività delle aziende.
“Noi ad esempio avevamo riscontrato un problema di comunicazione interno – spiega Alessandra Caraffini della Ilma Plastica di Gavirate, che si occupa di stampi a iniezione. – È ovvio che questo non possa generare benessere. Era necessario risolvere questo gap, capendone le cause e facendo uscire le persone dalla loro zona di comfort. Abbiamo, quindi, avviato un percorso su misura, guidati da uno psicologo e strutturato con molte attività di tipo diverso, partendo curiosamente da una sorta di show cooking con i dipendenti. Ci sono state conseguenze positive e sorprendenti: crediamo molto in questo percorso che continua a dare i suoi frutti. È sempre costante poi l’attenzione alle diversità e a superare le barriere: tutte le persone da noi sono ugualmente importanti in azienda. La positività è alla base di ogni nostra iniziativa”.
Proprio per questo cresce di anno in anno la partecipazione e l’entusiasmo del sistema produttivo ed economico del Varesotto. Al progetto per il 2019 sono stati 56 i premiati con il riconoscimento di “Luogo di lavoro che promuove salute” e anche per il 2020 le iniziative delle imprese, coordinate dall’associazione, non mancano.
Per molte, anzi, questo diventa un vero e proprio stile di vita. Così lo racconta Mauro Vitiello ai ragazzi del Pmi Day in visita alla sua azienda, la Copying di Caronno Pertusella, che fornisce servizi di digitalizzazione alle imprese. “Lo stare bene parte da un insieme di piccoli passi che possono fare la differenza sia nell’economia di un’azienda sia per la sostenibilità ambientale; nel nostro piccolo cerchiamo di farlo: si va dalla scelta delle auto elettriche a una sede rivestita completamente in legno e alimentata grazie ai pannelli solari, dai gadget eco, all’impegno a stampare di meno, dal giardino verticale a scrivanie realizzate con il materiale di scarto della costruzione della sede. Ma non solo. L’attenzione al benessere all’equilibrio tra vita professionale e vita privata dei collaboratori è massima. Tra le altre cose, organizziamo attività sportive per favorire spirito di squadra, creatività e resilienza. Con originalità: abbiamo smesso di andare in bici con la bella stagione, altrimenti è troppo facile. Il bello è farlo in inverno!”.
Un impegno volontario notevole quello delle aziende coinvolte, grandi e piccole, che va ben oltre gli obblighi di legge relativi alla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. “Sono ormai quattro anni che la nostra azienda ha aderito al programma WHP – racconta Guglielmo Comerio della Comerio Ercole di Busto Arsizio che realizza macchine e impianti per l’industria. – “Abbiamo affrontato un percorso per il contrasto della dipendenza dal fumo e uno per la corretta alimentazione con un intervento specifico sulla mensa interna sia per quanto riguarda il menù sia per gli ingredienti”. “Altro discorso per lo sport – aggiunge. – Abbiamo creato un gruppo bici e un gruppo running, persino uno “spartan”. Indubbiamente abbiamo avuto dei benefici in termini di benessere: da un parte un miglioramento del rapporto tra vita privata e lavorativa e, persino, una riduzione delle assenze e malattie; dall’altro queste attività hanno migliorato di molto la collaborazione in azienda non solo tra colleghi dello stesso ufficio, ma anche tra chi opera in settori diversi”.
Per informazioni sul progetto www.promozionesalute.regione.lombardia.it