Cosa prevede in concreto l’intesa firmata con la Pcei e quali vantaggi potrebbe portare alle imprese italiane?
L’accordo, come tutte le partnership che abbiamo siglato negli anni, mira a supportare l’espansione delle fiere italiane in mercati strategici oltre che a portare operatori stranieri alle manifestazioni che si svolgono nel nostro Paese. L’internazionalizzazione, parte integrante dell’attività di Aefi, è ormai una scelta imprescindibile e un’opportunità a cui il settore fieristico non può rinunciare in quanto leva fondamentale per sostenere la crescita delle imprese italiane in uno scenario mondiale in continuo mutamento.
Con questa intesa abbiamo voluto formalizzare il reciproco interesse di sviluppo, oltre i confini nazionali, dei due sistemi fieristici, in virtù dei comuni obiettivi di crescita e di rafforzamento commerciale. Il memorandum rappresenta un impegno per la collaborazione e lo scambio di informazioni sulla situazione dei due sistemi economici e sulle politiche fieristiche dei due paesi. Conferma la volontà delle parti di promuovere le iniziative fieristiche del paese partner, di favorire la diffusione dei prodotti dei due paesi nel mondo, oltre che di aggiornare sulle opportunità di investimenti e joint venture. Per questo, nei prossimi mesi, organizzeremo una missione di una nostra delegazione con seminari volti a facilitare l’attività di networking.
Quali sono i principali appuntamenti fieristici in Polonia e quali settori coinvolgono?
I fondi europei e gli investimenti sul settore hanno dato un impulso all’attività fieristica in Polonia, in particolare negli ultimi anni. Analizzando i dati di Centrex, l’organismo di certificazione dei dati fieristici dell’Est Europa con cui collaboriamo dal 2017, emergono numeri interessanti relativi alle fiere polacche: lo scorso anno si sono tenute oltre 200 manifestazioni certificate che hanno occupato più di 880mila mq, coinvolgendo oltre 28mila espositori e 1 milione e 600mila visitatori professionali.
Tra i quartieri più attivi e all’avanguardia rientrano Poznan International Fair, che ospita la più importante manifestazione polacca della meccanica agricola; Kielce Fair, situata in una posizione strategica nel centro del paese, richiama numerosi espositori e visitatori internazionali in particolare per Agrotech, la Fiera Internazionale delle tecnologie agricole, e Targi w Krakowie molto attiva anche sul fronte congressuale.
Inoltre, recentemente è stato aperto a Varsavia il centro fieristico e congressuale Ptak Expo, che sicuramente contribuirà a dare ulteriore slancio all’attività fieristica del paese.
La Polonia è un paese in forte crescita. Come stanno cambiando i consumi e che spazi ci sono per il made in Italy?
Il made in Italy piace in tutto il mondo e la Polonia è una grande opportunità per molte aziende e prodotti italiani. Grazie allo sviluppo degli ultimi anni, sta recuperando costantemente il ritardo rispetto all’Europa occidentale ed è diventata la settima economia dell’Ue con un Pil totale di 524 miliardi di euro. Il suo vivace panorama imprenditoriale costituito da piccole e medie imprese, che beneficiano di un ampio mercato interno e di forti vantaggi competitivi nei paesi vicini – ha una posizione strategica nel cuore dell’Europa – è un importante fonte di crescita che caratterizza l’economia del Paese. E il potere d’acquisto dei polacchi, cresciuto notevolmente negli ultimi tempi, li porta ad apprezzare tutto ciò che riguarda l’Italia, con un’attenzione particolare agli aspetti culturali e ai prodotti enogastronomici.
Il nostro Paese è riconosciuto per storia, cultura e arte, per la sua meccanica straordinaria, per i beni di lusso per la persona e la casa, per l’agroalimentare unico al mondo. È su queste eccellenze che come associazione puntiamo per stimolare la crescita: sulla manifattura, sull’economia reale del Made in Italy e sul suo appeal nel mondo.