Con questa consapevolezza Confindustria e Protezione Civile lavorano insieme nelle zone del Centro-Italia colpite dal sisma attraverso il Programma Gestione Emergenze (PGE) – riconosciuto “caso di eccellenza” dall’Onu – e hanno voluto istituzionalizzare la loro collaborazione con un Protocollo d’Intesa firmato lo scorso 7 dicembre. Al centro dell’accordo c’è la costruzione di una cultura diffusa della prevenzione, la definizione di linee guida a misura d’impresa per la gestione delle emergenze, fino ad arrivare all’organizzazione delle risposte operative sul campo. L’idea è che la continuità o la ripresa tempestiva delle attività produttive sia fondamentale per un vero ritorno alla normalità sia per le aziende che per chi ci lavora.
Confindustria ha voluto esprimere la vicinanza e il sostegno alle imprese colpite dal terremoto attraverso due recenti visite sui territori del presidente Vincenzo Boccia e del presidente della Piccola Industria Alberto Baban, anche all’interno delle zone rosse ancora travolte dalle macerie.
Baban ha percorso un itinerario simbolico, da Accumoli a Pescara del Tronto fino a San Benedetto del Tronto, incontrando autorità locali, imprenditori e responsabili della Protezione Civile sul territorio che lavorano a stretto contatto con la task force del PGE.
Il presidente Boccia ha visitato la zona di Visso e il maceratese e, in occasione di un vertice istituzionale sul terremoto a Fermo, ha lanciato il nuovo fondo di solidarietà di Confindustria “Imprese che aiutano le imprese”: una raccolta facoltativa per sostenere il tessuto imprenditoriale dei territori in difficoltà. Un “salvadanaio” interno in cui le imprese associate aiutano quelle colpite da eventi naturali, oggi nelle Marche, in Abruzzo, Lazio e Umbria. L’approccio scelto è stato quello della “corresponsabilità”: l’80% del plafond è a sostegno delle imprese, ma il resto andrà a scuola, università (10%) e società civile (10%).
Il nostro viaggio per le imprese continua.