MCE 4X4 2018: Nemesys è una delle startup selezionate all’evento milanese
Nemesys, startup con sede a Sesto Fiorentino e che opera nei laboratori dell’incubatore tecnologico Pon-Tech area Piaggio a Pontedera, in provincia di Pisa, è stata fra le 16 startup selezionate di MCE4X4 2018, “Muoversi nel futuro con le startup”, nell’ambito della Mobility Conference Exhibition, svoltasi a marzo scorso a Milano. Abbiamo intervistato Marco Matteini, Amministratore unico della startup.
Quale è la vostra innovazione?
Dopo anni di ricerca e sperimentazioni sul campo, ci siamo focalizzati sulle criticità che, allo stato attuale, frenano la diffusione della mobilità elettrica a batterie o fuel cell. In particolare, se nel caso delle batterie i problemi sono imputabili ai lunghi tempi di ricarica, pesi eccessivi e scarsa autonomia, nel caso delle fuel cell i problemi sono legati alle altissime pressioni a cui deve essere stoccato l’idrogeno per essere utilizzato come combustibile e quindi ai costi nettamente superiori delle infrastrutture necessarie per i rifornimenti, rispetto alla semplicità delle colonnine di ricarica elettrica. Alla fine del 2015 abbiamo fondato Nemesys, che quattro mesi dopo ha depositato il brevetto per la produzione di una nuova tipologia di accumulatori di energia per la mobilità sostenibile e lo storage massivo, ricaricabili sia tramite l’energia elettrica, sia attraverso l’iniezione diretta d’idrogeno a bassa pressione.
Come funziona?
L’accumulatore di Nemesys è il risultato dell’integrazione di tre dispositivi diversi, ovvero un elettrolizzatore, in grado di produrre idrogeno dall’acqua se alimentato con energia elettrica, una fuel cell, in grado di produrre energia elettrica se alimentata da idrogeno e ossigeno prelevabile dall’aria, e un dispositivo per lo stoccaggio di grandi quantità di idrogeno a bassa pressione, grazie a una miscela di idruri metallici contenuta al suo interno, che funge da “spugna” per l’idrogeno. In questo modo abbiamo superato sia i limiti delle attuali batterie tradizionali, che quelli delle fuel cell, sommandone i pregi. Inoltre, risalendo idealmente la catena di produzione, anche lo stesso idrogeno può essere prodotto, ad esempio, tramite postazioni private e con pannelli fotovoltaici, in modo conveniente, sostenibile e pulito.
Vi rivolgete anche ad altri mercati oltre a quello della mobilità sostenibile?
La nostra tecnologia può essere usata in tutte le applicazioni mobili dove occorre un’alimentazione elettrica, dai piccoli dispositivi come i cellulari, fino ai grandi mezzi di trasporto quali treni, navi o aerei. Se consideriamo il numero e la diversità delle batterie che adoperiamo ogni giorno, ci rendiamo conto che è una tecnologia dalle innumerevoli applicazioni.