
Ne parliamo con il vice presidente Piccola Industria Bruno Scuotto, promotore dell’iniziativa insieme al vice presidente Stefano Zapponini nell’ambito del progetto Industriamoci.

BRUNO SCUOTTO
La legge sulla “buona scuola” rafforza l’alternanza scuola–lavoro. Qual è il valore di questo strumento?Il primo valore da evidenziare è di carattere culturale. Si diffonde, con questo istituto, la cultura della contaminazione tra formazione e lavoro già in età scolastica.
Mai come in questo momento il nostro paese aveva bisogno di una tale svolta che potrà agire nella direzione della diminuzione della disoccupazione giovanile, vera e propria zavorra al nostro sistema economico con importanti ed evidenti ripercussioni anche sul piano sociale.
La fotografia attuale che vede appena il 9% dei nostri giovani impegnati in percorsi di alternanza ci dice che per ottenere risultati migliori basterà un piccolo sforzo, ma per diffondere pratiche che diventino sistema, cultura e attività continua, servirà l’apporto di tutti gli attori interessati.
In particolare quale sarà il ruolo delle imprese?
L’aumento delle ore obbligatorie da dedicare all’alternanza richiederà un coinvolgimento ampio delle imprese che, come è noto, nel nostro paese sono per la quasi totalità Pmi.
Più che di ruolo dunque parlerei di vera e propria missione che le piccole imprese hanno nell’aprire le proprie porte ai giovani e far conoscere loro attività, dinamiche, sistemi organizzativi e competenze che difficilmente potranno leggere sui libri. Le imprese infatti sono veri e propri laboratori, necessariamente al passo con i tempi e con le richieste del mercato. Un bene prezioso da far vivere ai nostri ragazzi e di cui potranno beneficiare prima nei loro studi e poi nella vita lavorativa.
Come si svolgerà l’incontro di Piccola Industria in Expo?
L’iniziativa avrà un taglio dinamico e informale. Ascolteremo la voce delle scuole sulle esperienze realizzate con le aziende coinvolte che, a loro volta, potranno descrivere le opportunità dell’alternanza ma anche le difficoltà che incontrano in questo percorso. Proprio sul ruolo delle imprese avremo il contributo del vice presidente di Confindustria per l’Education Ivan Lo Bello. Abbiamo poi voluto coinvolgere il Miur e il Ministero del lavoro, poiché riteniamo che solo con un confronto attivo tra tutti gli attori del processo è possibile un dialogo costruttivo e il successo dell’alternanza scuola-lavoro. I relatori saranno pubblico e viceversa, in uno scambio virtuoso che speriamo continuerà anche in futuro.