La dichiarazione ribadisce il pieno sostegno della comunità imprenditoriale all’Unione europea. A seguire pubblichiamo il testo integrale.
Noi Presidenti delle principali associazioni imprenditoriali nazionali in Europa,
in occasione di un incontro a Roma promosso dalle associazioni dei paesi fondatori, dichiariamo solennemente il nostro totale sostegno all’Unione europea e il nostro impegno a continuare a contribuire al successo di tale progetto, così come a un’Europa unita e in grado di portare risultati concreti.
I progressi economici e sociali raggiunti negli ultimi 60 anni sono senza precedenti. Innegabilmente, l’Unione europea è la forza che si cela dietro questo successo. Siamo, quindi, orgogliosi dei risultati raggiunti fino a oggi.
Nel ricordare questa data storica, è importante fermarsi per un momento, fare un respiro profondo e guardare al quadro generale. Stiamo attraversando tempi difficili, segnati dall’euroscetticismo e da politiche protezioniste, con importanti sfide che dovranno essere affrontate. Tuttavia, l’Unione europea rimane il progetto politico di maggiore successo dei tempi moderni. Ha portato la pace nel nostro continente ed è costruito su valori fondamentali, quali democrazia, pace, diritti umani, libertà e uguaglianza, che devono essere rispettati e tutelati.
L’Unione europea ha raggiunto risultati considerevoli e ne raggiungerà altri, in ambito economico, sociale, ambientale e tecnologico. È, quindi, tempo di riacquistare fiducia, di supportare tale progetto e di difendere quanto abbiamo costruito.
BusinessEurope è stata uno dei principali sostenitori del progetto europeo fin dai tempi del Trattato di Roma. Nonostante nel corso degli anni siano stati commessi degli errori, è indubbio che il successo dell’integrazione e i vantaggi di essere membri dell’Ue siano di gran lunga superiori. L’Europa rimane uno dei migliori posti al mondo in cui vivere. Ma il nostro stile di vita può essere difeso solo se agiamo insieme per realizzare un’Europa più forte e competitiva.
Vogliamo un’ Europa unita, che dia risposte comuni a sfide comuni, poiché esse non possono essere risolte dai singoli Stati membri, un’Europa in cui i paesi siano uniti, responsabili e solidali tra di loro.
Vogliamo un’ Europa che fornisca beni pubblici europei, che sia vicina ai suoi cittadini e alle sue imprese, che dia benefici concreti e che ne protegga lo stile di vita, che contribuisca a una crescita sostenibile, inclusiva e bilanciata, alla creazione di posti di lavoro e agli investimenti.
Vogliamo un’ Europa che sviluppi appieno il potenziale inutilizzato del suo mercato unico, che rappresenta la sua più grande forza, e che abbatta le barriere esistenti e la frammentazione con una migliore regolamentazione, creando un’area stabile politicamente e legalmente, capace di attrarre talenti, imprese e investitori.
Vogliamo un’ Europa che capisca fino in fondo l’importanza delle sue imprese e che ne rafforzi la capacità di creare crescita e posti di lavoro, di guidare l’innovazione e di offrire soluzioni alle sfide sociali e ambientali e, quindi, che lavori per promuovere la propria competitività a livello globale, creando un’area in cui sia facile fare impresa e in cui le imprese possano prosperare.
Vogliamo un’ Europa che promuova le nostre economie sociali di mercato, in cui il successo economico sia la condizione necessaria per un progresso sociale continuo, basato su sistemi sociali riformati, moderni ed effettivi.
Vogliamo un’ Europa che promuova la coesione sociale, radicata nella creazione di posti di lavoro e con una partecipazione attiva nella società, e che affronti l’elevata disoccupazione giovanile nei suoi Stati membri.
Vogliamo un’ Europa che fornisca pace e stabilità, aumentando gli sforzi comuni in materia di sicurezza e difesa e controllando in modo migliore i suoi confini esterni, e che guidi il dibattito nelle sedi internazionali per ristabilire la pace e la stabilità nei paesi vicini.
Vogliamo un’ Europa aperta e che assuma il ruolo che le spetta nel contesto internazionale, che aiuti a trovare soluzioni globali, che non si astenga dalla concorrenza con i paesi terzi ma che difenda e dia priorità agli interessi dei suoi cittadini e delle sue imprese, plasmando la globalizzazione in sintonia con i propri valori e negoziando accordi commerciali moderni che rafforzino la cooperazione internazionale e un sistema di libero scambio liberale ma, allo stesso tempo, basato sulle regole.
Vogliamo un’ Europa che tragga pieno vantaggio dalle opportunità create dall’attuale rivoluzione industriale e che sia pronta a fronteggiare le profonde trasformazioni sociali ed economiche che si presenteranno, modernizzando e adattando la sua politica industriale con investimenti in tecnologia, competenze, infrastrutture digitali e che fornisca energia sicura, pulita e accessibile.
Vogliamo un’ Europa che abbracci l’innovazione, non solo accompagnandola, ma guidandola in un mondo in rapida evoluzione con un chiaro vantaggio competitivo per guidare un progresso tecnologico pionieristico e per essere all’avanguardia nell’era digitale.
La comunità imprenditoriale europea è unita nell’esprimere il proprio supporto all’integrazione europea ed è pronta a contribuire al suo continuo progresso.
In un momento difficile della sua storia, l’Unione europea deve guardare avanti e indicare la strada da seguire. In occasione del 60esimo anniversario dalla firma del Trattato di Roma, i leader europei del mondo politico, imprenditoriale e della società dovranno mostrare che l’Europa è un’ancora di stabilità nel mondo, che la diversità tra le nostre società è un punto di forza e non un pericolo per il nostro stile di vita europeo. Populismi, false notizie o “fatti alternativi” devono essere smentiti e confutati da tutti gli attori responsabili.
Crediamo che il 2017 sia un anno decisivo e, per questo, vogliamo dare tutto il nostro contributo per assicurare un cambio di rotta, dimostrando ancora una volta che il successo politico, economico e sociale del progetto europeo può essere raggiunto solo insieme. È tempo di scegliere: o avere successo insieme, o diventare irrilevanti separatamente.