IL GRUPPO CDP RISPONDE ALLA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ CON UN
INSIEME DI STRUMENTI CHE SPAZIANO DALLA GREEN ECONOMY ALLA
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, ALL’ECONOMIA SOCIALE ALLA FINANZA
PER LO SVILUPPO
di Antonella Baldino, Chief Business Officer Cassa Depositi e Prestiti
Una visione di lungo periodo sull’economia e sulla società richiede un’attenzione crescente e costante alla sostenibilità. Per questo il Sustainable Economy Forum è un appuntamento di primo piano per affrontare un elemento cruciale dell’identità del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e del suo piano industriale 2016-2020.
In coerenza con i Sustainable Development Goals (SDGs), i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dalle Nazioni Unite, l’attenzione per la sostenibilità è oggi uno dei principali pilastri dell’attività del Gruppo Cdp. È il “ponte” che collega il nostro ruolo storico di valorizzazione del risparmio per il supporto dell’economia alle sfide più innovative del presente e del futuro. Per illustrare i nostri impegni, consideriamo tre principali aree di interesse: i cambiamenti climatici e la green economy, l’economia
sociale, la cooperazione internazionale. In un paese come l’Italia, caratterizzato da importanti rischi idrogeologici, da un elevato rischio sismico, da un patrimonio immobiliare in larga parte obsoleto, i rischi legati a cambiamenti climatici sono molto significativi. Inoltre, per effetto della crescente interconnessione che si stabilisce a livello globale sui temi ambientali, l’Italia è vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici che si verificano in altre regioni del pianeta. Si stima che, dal 2008, una media annua di 22,5 milioni di persone sia stata sfollata a livello globale a causa di pericoli legati al clima.
In questo scenario, Cdp partecipa attivamente all’affermazione di un nuovo paradigma: la lotta al cambiamento climatico deve essere interpretata non come un vincolo all’attività economica, ma come un’opportunità per generare crescita e occupazione.
Da questa prospettiva derivano i nostri investimenti per contribuire alla protezione dell’ambiente e a una “rivoluzione verde” dell’economia, catalizzando fondi pubblici e privati. A questi obiettivi sono dedicati strumenti come il “Plafond efficienza energetica”, la Climate Change Investment platform, il fondo Kyoto e il Fondo del ministero dell’Ambiente per incentivare il rinnovo delle autovetture a basso impatto ambientale.
Altrettanta importanza, per la nostra nozione di sostenibilità, hanno gli investimenti nell’economia sociale, un mercato stimato in Italia in 175 miliardi di euro all’anno (più del 10% del Pil) e con forti prospettive di crescita. In questo contesto, Cdp ha già investito oltre un miliardo di euro nel social housing, segmento nel quale giochiamo un ruolo di player di primo piano, oltre che di first mover, riconosciuto a livello internazionale.
Più in generale, il nostro obiettivo è promuovere un approccio strutturato alla finanza sociale, in grado di incidere sulle imprese sociali, sugli attori finanziari attivi nel social finance e sui social impact funds. Un esempio è la prima emissione obbligazionaria “social” di Cdp, effettuata lo scorso novembre per 500 milioni di euro. Si è trattato del primo “social bond” lanciato nel mercato dei capitali internazionale da un emittente italiano, rivolto a Pmi localizzate in aree economicamente depresse o colpite da disastri naturali.
Vi è, infine, un legame stretto tra la nostra identità “sostenibile” e i compiti che svolgiamo in materia di cooperazione internazionale e di development finance. Lo scenario della cooperazione internazionale richiede un’alleanza tra pubblico e privato per rispondere alla scarsità delle risorse pubbliche e per far fronte a nuovi bisogni con progetti efficaci.
Nella nuova normativa italiana, Cassa Depositi e Prestiti è l’istituzione finanziaria per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Dal 2016 Cdp gestisce il Fondo rotativo
cooperazione, con una dotazione di 5,4 miliardi di euro. Dal 2017 è autorizzata a utilizzare risorse proprie fino a un miliardo di euro all’anno per la cooperazione allo sviluppo. Nel sistema della cooperazione italiana, incentrata sugli obiettivi di sradicamento della povertà, tutela dei diritti umani, prevenzione dei conflitti e sostegno ai processi di pacificazione, Cdp introduce quindi la logica dell’addizionalità e del blending, consentendo di ottimizzare i processi, nonché di aumentare l’impatto e la sostenibilità dei progetti. In sintesi, la sostenibilità caratterizza a 360 gradi l’attività di Cassa Depositi e Prestiti. Siamo convinti che la nostra missione di servire lo sviluppo dell’Italia passi, oggi più che mai, per la sfida dello sviluppo sostenibile.