Quali impegni vi attendono nel prossimo futuro?
Il Coordinamento è impegnato a sviluppare il consolidamento dei consorzi sul territorio facendo crescere le professionalità interne e promuovendo momenti formativi sugli argomenti più attuali.
Oltre a seguire attentamente i problemi legati agli oneri di sistema e al gas-assessment, l’attività per il futuro sarà rivolta principalmente all’applicazione del Protocollo di intesa sulla qualità del servizio elettrico, sottoscritto da Confindustria ed e-distribuzione. Al riguardo è stato attivato un portale web per la registrazione delle segnalazioni e stiamo avviando, d’intesa con e-distribuzione, una serie di incontri su tutto il territorio nazionale per spiegare i contenuti del protocollo, illustrare case history e sensibilizzare gli imprenditori per attivare gli interventi che possono rendere i processi produttivi più immuni dai disturbi della rete nei casi in cui questi siano ineliminabili.
E poi?
Altro importante argomento che ci vedrà impegnati è quello della contrattualistica: i consorzi manifestano sempre più l’esigenza di avere linee guida che consentano di valutare le clausole contrattuali proposte dai fornitori per far sì che il rapporto con il cliente/consorzio sia più lineare e trasparente possibile.
Nel recente passato si sono verificati alcuni episodi con diversi fornitori che hanno dichiarato unilateralmente decadute le forniture rendendo difficile per le aziende dei consorzi la ricerca di alternative e non riconoscendo il danno subito.
Lo strumento dei contratti Power purchase agreeement (Ppa) sta agevolando i consorzi?
I contratti Ppa costituiscono sicuramente un argomento di interesse per i consorzi, anche se complesso. È necessario tuttavia instaurare un dialogo costruttivo con tutte le parti interessate e quindi anche i consumatori industriali devono essere coinvolti. Infatti anche questi ultimi possono contribuire allo sforzo di raggiungere gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili, ma questo deve trovare svolgimento in un quadro di regole certe e non discriminatorio, favorendo la partecipazione di tutti ed evitando che si creino posizioni dominanti.
È importante comunque che tutti i meccanismi individuati per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili portino a un abbattimento dei costi dell’energia, che già penalizzano oltremodo le aziende italiane rispetto ai competitor europei.