
Un pomeriggio ricco di emozioni, di storie, di valori. Nella sede di Confindustria Marche e in diretta streaming il 21 gennaio si è tenuto l’evento finale del progetto ideato da Confindustria Marche con l’obiettivo di sostenere, diffondere e valorizzare la cultura della comunicazione dei valori aziendali nel mondo delle imprese. Il progetto ha potuto contare sul supporto di Audi Domina, Banca Generali Private e PWC; media partner L’imprenditore.
Protagoniste le aziende marchigiane che hanno vinto il Premio Parola d’Impresa, i rappresentanti di Confindustria, esperti di comunicazione come Antonio Fazzari, general manager di Fater, manager d’eccellenza come Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia e Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria Confindustria e ceo del Gruppo Ebano, holding che opera in campo editoriale.
Seguendo il fil rouge dell’importanza di comunicare oggi, durante il pomeriggio si è parlato di brand identity, strategie di marketing, opportunità offerte dalle nuove tecnologie, nonché di crescita e resilienza. “Con questo progetto – ha spiegato Diego Mingarelli, vice presidente di Piccola Industria e promotore dell’iniziativa – abbiamo voluto far capire che la comunicazione è alla portata di tutti e può rappresentare uno straordinario asset di crescita. Per questo abbiamo raccolto tante storie di imprese piccole e medie, familiari e non, impegnate in diversi settori produttivi, dall’alimentare alla moda, dal mobile ai servizi, che competono sui mercati globali e assumono il ruolo di ambasciatrici delle Marche nel mondo”.
Gli ospiti dell’evento
Particolarmente stimolante ed emozionante l’intervento di Antonio Fazzari, che nel raccontare come i grandi brand hanno approcciato il tema della comunicazione ha voluto lanciare un messaggio forte alle piccole imprese: “È chiaro che le realtà più piccole non hanno le stesse possibilità economiche dei grandi, ma possono comunque essere efficaci. Come? Differenziandosi prima di tutto, facendo capire cosa distingue dagli altri. Innovare non solo il prodotto ma anche il business model, utilizzando le potenzialità offerte dal digitale, affrontando nuovi mercati. E non ultimo essere veri, genuini, credibili”.

FABRIZIO LONGO
Concetto ripreso anche da Fabrizio Longo quando ha affermato che “la coerenza tra i valori dichiarati e quelli effettivamente restituiti sarà la discriminante per i brand di successo”, aggiungendo inoltre come nel territorio marchigiano la vicinanza tra aziende di diverse dimensioni sia “un veicolo di scambio molto potente”.
Di quanto sia importante creare una cultura della comunicazione ha parlato Carlo Robiglio: “Stiamo cercando di fare in modo che il piccolo imprenditore guardi alla comunicazione come un percorso di crescita: per fare questo deve cambiare il modo di fare le cose, mettersi in discussione, affidarsi a persone competenti. La comunicazione è essenziale, se non si comunica si è destinati a perdere mercati e posizioni competitive”.
I premiati

LUIGI PAPARONI
È stato Luigi Paparoni, direttore Brand Identity Confindustria e presidente della giuria – composta da Paolo Errico, Ceo di Maxfone, Federica Pascucci dell’Università Politecnica delle Marche e Susanna Revoltella dell’Università di Milano – ad introdurre i vincitori: “Tutte le campagne che sono state presentate ci hanno generato un’emozione e questo è già un bel segnale. Ma non solo: abbiamo rilevato un grande orgoglio verso la regione di appartenenza, il territorio, le persone, le atmosfere di un’area geografica bellissima dalla quale tutti hanno tratto ispirazione”.
Tre le categorie del Premio: per “Forme di comunicazione tradizionali” il primo classificato è stato Fileni Alimentari, con sede a Cingoli, in provincia di Macerata, terzo player nazionale nel settore delle carni avicole e leader in Italia nelle carni bianche da agricoltura biologica.
Racconta Roberta Fileni, membro del Cda Fileni Alimentare: “Parola d’impresa è un progetto che mi è piaciuto da subito perché dà alle azinde la possibilità di farsi conoscere non solo dal punto di vista dei numeri, ma con l’occhio del racconto. Un progetto che ho sentito nelle mie corde e in quelle della mia impresa”. Considerazioni alle quali l’imprenditrice ha aggiunto uno sguardo più generale: “Oggi le imprese marchigiane hanno un grande bisogno di raccontare, parlare, comunicare. E oggi più che mai è importante dare messaggi positivi e di resistenza: tutto questo passerà e ci farà essere più forti di prima”.

FOTO DI GRUPPO DEI VINCITORI
Nella categoria “Forme di comunicazione digitale” ad aggiudicarsi il primo posto è stato Giocamondo, azienda con sede ad Ascoli Piceno, nata nel 2004 e leader italiana nel settore delle vacanze per ragazzi e Senior e di servizi turistici d’eccellenza. “Siamo molto onorati, è un gran piacere per un imprenditore essere premiato, cosa che non accade spesso”, ha affermato il Ceo Stefano De Angelis, sottolineando quanto la comunicazione sia essenziale per l’azienda. “Le persone ci affidano i loro figli ovvero il loro bene più prezioso – ha spiegato. – Noi comunichiamo solo online ed ecco perché i messaggi che mandiamo devono essere rassicuranti e fondati su valori forti”.
Nella categoria “Nuove forme di comunicazione” il primo posto è stato assegnato a Garofoli, impresa con sede a Castelfidardo, nella provincia di Ancona, tra i leader mondiali nella progettazione, produzione e commercializzazione di porte, con particolare specializzazione per le porte in legno massiccio.
Come ha raccontato Leonardo Filippetti, marketing manager di Garofoli Group: “Il nostro gruppo è famoso per le porte, ma di recente abbiamo ampliato la gamma dei prodotti con parquet, boiserie, cabine armadio e altri elementi per realizzare un vero e proprio total look Garofoli. Per farci conoscere – ha aggiunto – abbiamo costruito una grande villa virtuale il cui interior design è stato completamente realizzato con i nostri prodotti. La realtà virtuale in sé non è una novità tecnologica, ma è ancora molto poco utilizzata nella progettazione di interni e noi siamo i primi del nostro settore”.
Lo Special Prize
Uno riconoscimento speciale è stato dedicato ai migliori progetti di comunicazione realizzati durante l’emergenza sanitaria e nella fase della ripartenza: premio per chi è riuscito, seppure in un momento di grande difficoltà, a non rinunciare a comunicare i valori della propria azienda e a scoprirne di nuovi, a tenere viva la relazione con i clienti e i fornitori, o addirittura a cambiare il modo di porsi verso l’esterno.
A vincere sono stati Karman, azienda con sede a Fossombrone, nel pesarese, che opera nel settore dell’illuminazione ed è esempio di made in Italy, e Trevalli Cooperlat, società cooperativa agroalimentare tra i primi gruppi lattiero-caseari italiani con sede a Jesi, in provincia di Ancona.