La sostenibilità come impegno quotidiano e parte integrante dell’attività aziendale. È il comportamento virtuoso messo in atto dalle 12 Pmi che hanno vinto la prima edizione del Premio Impresa Sostenibile, promosso e organizzato dal Sole 24 ore e la Santa Sede con il Patrocinio della Pontificia Accademia per la Vita, in collaborazione con la Piccola Industria di Confindustria e con Banco BPM in qualità di main partner.
La premiazione è avvenuta a Roma, il 26 ottobre, durante seconda edizione del “Forum Sostenibilità”, evento dedicato al confronto tra gli esperti, aziende e istituzioni su come trovare i giusti equilibri tra impresa, sviluppo, innovazione, strategia e responsabilità (nella foto in alto, un momento della cerimonia).
Il riconoscimento, che ha visto arrivare quasi 300 candidature in poco più di tre mesi, è nato per dare risalto a storie di Pmi che hanno fatto della sostenibilità una chiave fondamentale per affrontare e superare le crisi di questi ultimi anni. L’obiettivo è fare sì che il loro percorso possa fungere da stimolo ed esempio per altre realtà, al fine da contribuire al rilancio del sistema economico e sociale.
Lanciato a Trento al “Festival dell’Economia”, organizzato quest’anno per la prima volta dal Sole 24 Ore, il premio è particolarmente significativo perché pone l’accento sulle Pmi per le quali, al contrario delle aziende di maggiori dimensioni, le scelte improntate alla sostenibilità sono spesso considerate in termini di maggiori costi e non di opportunità.
Dodici i premi assegnati, tre per ognuna delle quattro categorie.
Nella categoria “Sostenibilità ambientale”, che comprende l’insieme di tutte le innovazioni e i processi virtuosi che l’azienda ha sviluppato al fine di evidenziare una ricaduta positiva sull’ambiente, sono state premiate la casa editrice milanese Iperborea, la Xera di Pescara, che si occupa di recupero e riciclo materiali presenti nei dispositivi hardware, e la SICIT di Vicenza, specializzata nella produzione di biostimolanti in agricoltura.
Nella categoria “Sostenibilità digitale”, che considera l’insieme di tutte le innovazioni e le nuove tecnologie da utilizzare per migliorare l’ambiente, l’economia e la società in generale, sono state premiate: la startup trentina di abbigliamento sostenibile Atotus, e le milanesi AWorld, che si occupa di sviluppare app e piattaforme informatiche, e Connexia, che opera nel marketing e nella comunicazione.
Nella categoria “Sostenibilità sociale”, che vede l’insieme di tutte le azioni e innovazioni poste in essere dall’azienda, finalizzate al raggiungimento dell’equità nella società (a tal fine, la sostenibilità sociale implica una diversità di azioni che incidono soprattutto a livello giuridico, economico e culturale), hanno vinto la torinese Homes4all, che si occupa di housing sociale, la bresciana OMB Saleri, impegnata nel settore meccanico, e la Princes Industrie Alimentari, che opera nella lavorazione del pomodoro nel foggiano.
La categoria “Resilienza”, che premia l’insieme di tutte le innovazioni e i processi virtuosi che l’azienda ha sviluppato e introdotto al fine di affrontare la crisi innescata dalla diffusione del virus Covid-19, dimostrando capacità di affrontare il cambiamento in maniera costruttiva, ha visto prevalere l’impresa culturale Accademia di Musica Arte Teatro – AMAT di Siena, il Pellicano Coop. Sociale di Bologna, impegnata nei servizi all’infanzia, e la romana High Quality Food, azienda del settore agroindustriale.
A scegliere i vincitori è stata la giuria composta da Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria Confindustria, Marina Brogi, Dipartimento di Management, Facoltà di Economia Università di Roma “La Sapienza”, Edoardo Garrone, presidente Gruppo 24 Ore, Mons. Renzo Pegoraro, cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita, Fabio Tamburini, direttore Il Sole 24 Ore, Massimo Tononi, presidente Banco BPM e Mons. Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia e delle Scienze Sociali.
Alle Pmi è stata consegnata una targa e sarà dedicata una pagina celebrativa sul Sole 24 Ore.